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«ADERISCO A ITALIA VIVA, ECCO PERCHÈ»

L’intervista dopo una lunga militanza nel Pd, la vicesindaca di Tramutola va con Renzi

Continuano le adesioni sul territorio a Italia Viva. Lo annuncia a Cronache Anna Maria Grieco di Tramutola, attuale vicesindaco con delega assessorile alla Cultura, Bilancio, Politiche del lavoro, Artigianato e Commercio che è stata anche assessore dal 2016 e consigliera comunale alla fine degli anni ’90. Impegnata da sempre nel mondo dell’associazionismo Anna Maria Grieco unisce alla professione di consulente del Lavoro la passione della poesia ricevendo numerosi premi per le sue opere. Con entusiasmo spiega le ragioni del suo passaggio dal Partito democratico a Italia viva

Senza troppi giri di parole, ha deciso di aderire a Italia Viva, partito di Renzi. Perché e perché oggi?

«La mia è stata una scelta ponderata, né dettata dall’impulsività e né dal momento. Nel tempo mi sono resa conto, sempre più, che il mio pensiero si rispecchiava in Italia Viva, perché un partito è un insieme di idee nelle quali ti ci devi ritrovare e come un abito, ti deve vestire a pennello, non puoi starci né stretta, né larga. Ed Italia viva è della mia taglia giusta»

Non è la prima e probabilmente non sarà l’ultima a lasciare il Pd in questa fase. Quali le ragioni di questa scelta considerando che lei ha una lunga militanza nel Pd?

«Nel Partito democratico non mi ci ritrovo più, non condivido le azioni messe in campo già da un po’. Prima di uscire ho temporeggiato nella speranza che ci fosse un ritorno a quegli ideali che sono stati, in passato, il motivo della mia scelta politica ma ciò non è accaduto, anzi, è andata sempre peggio. Per poter ben operare, per il bene della comunità, bisogna sentire di fare parte di una squadra con la quale collaborare e che non si ricordi di te solo nei momenti in cui puoi essergli utile. L’aria che si respira in Italia Viva è quella di una grande famiglia, dove tutti lavorano per un unico obbiettivo e nessuno è considerato meno di un altro»

Insomma l’hanno convinta le idee e il poter essere protagonista in una nuova squadra. Ma quanto hanno contato anche le relazioni con i dirigenti locali considerando che Tramutola già contava su renziani doc tra cui il presidente del Consiglio comunale. Michele Di Mauro?

«Le mie scelte non sono mai condizionate dagli altri e così anche questa. Ho scelto Italia viva perché credo in questo partito per ciò che rappresenta e non per emulare scelte altrui»

A livello regionale Italia viva si contraddistingue per una linea politica di opposizione ma senza polemiche e senza “urla”. Lei è sulla stessa linea?

«Certo, se si vuole essere costruttivi. Le polemiche, fatte solo perché ci si trova dall’altro lato del banco, possono risultare deleterie. La critica, come si sa, deve essere costruttiva e non distruttiva, specie se si ha l’amore per il buon governo»

Sul piano strettamente politico, oggi cosa cambia a livello di sue prospettive personali?

«Questo è un partito che, per chi volesse, da grandi possibilità di formazione politica e di crescita individuale e ciò potrebbe aprire lo scenario a prospettive personali che porterebbero buone possibili- tà di mettersi in gioco»

Per concludere, Renzi era già il suo segretario prima di fondare Italia Viva. Quando lo vedrà cosa gli dirà?

«Semplicemente che finalmente ho il piacere di conoscerla. Poi, il resto della conversazione, verrebbe man mano. Con una persona di una tale caratura politica ci sarebbe tanto da ascoltare e, di conseguenza, da imparare»

Di Giovanna Possidente

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