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GALELLA SU VITIVINICOLTURA IN BASILICATA

“Investiremo, così, in un incremento dei livelli occupazionali nel comparto agricolo”, ha detto l’assessore

Un progetto all’avanguardia, una pietra miliare su cui costruire il futuro della vitivinicoltura in Basilicata. Per ora, la ricerca ha interessato l’Aglianico del Vulture e il Primitivo, i vitigni più importanti per la Basilicata e il Sud Italia, per essere in futuro estesa all’intero comparto lucano”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Alessandro Galella, concludendo la presentazione sui risultati del progetto Inviniveritas, (Innovare la vitivinicoltura lucana: verso la rigenerazione varietale, la selezione dei vitigni locali e le proprietà ossidanti dei vini), che sostiene le buone pratiche nel campo dell’innovazione e della cooperazione in agricoltura e che consegue anche obiettivi di trasferimento delle innovazioni in agricoltura.

La crisi del comparto generata dalla peronospora con i danni incalcolabili procurati ai nostri vigneti – ha sottolineato Galella – ci impone di impiegare strategie innovative di difesa dall’agente patogeno, riducendo i trattamenti fitosanitari come ci richiede la stessa Unione Europea. Il progetto ha grandi ambizioni future e potrebbe evolversi in futuro sul potenziamento della divulgazione e della disseminazione dei risultati a tutti i portatori di interesse del comparto vitivinicolo lucano. Tutto ciò contribuirà positivamente alla sostenibilità economica e ambientale della viticoltura lucana con ricadute anche in ambito sociale legate a un potenziale incremento dei livelli occupazionali nel comparto agricolo”.

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