AttualitàBasilicata

PRESENTATO A ANZI “PIC-I FILI DELLA MEMORIA”

Graziadei: «Un mix di tradizione e innovazione per abiti realizzati dalle ragazze con materiali ecosostenibili»

 

È stato presentato alla presenza di un pubblico attento nell’atrio del Palazzo comunale di Anzi, il progetto “Pic ter Calvello -Anzi-Laurenzana- I fili della memoria (i ricami di Anzi) «che valorizza la creatività e manualità del popolo anzese ed in particolare l’arte del ricamo, della sartoria e delle tecniche affini di produzione di accessori – asserisce a latere della presentazione il Sindaco Filomena Graziadei-Un mix di tradizione e innovazione che ha portato alla creazione di abiti con materiali ecosostenibili indossati per l’occasione dalle stesse ragazze che li hanno realizzati, sotto la guida delle artigiane locali e di professioniste esperte nel confezionamento di prodotti di abbigliamento con tali materiali».

Per l’occasione sono stati proiettati i due video promozionali sia dell’attività artigianale svolta che del patrimonio storico ed artistico di Anzi , visionabili in rete e nel Palazzo Comunale insieme al
all’abito da sposa realizzato oltre 100 anni fa da ricamatrici di Anzi» spiega il Primo cittadino.
Ci eravamo occupati del Piano Integrato della Cultura di Anzi già nel mese di maggio, con una anticipazione del progetto.

Il comune lucano già celebre per le sue artigiane e ricamatrici e poi per la realizzazione della nota “borsa baguette” di Fendi che ha portato nel mondo questa arte manuale preziosa, ora coniuga l’artigianalità con l’innovazione e lo fa tramite il Piano Integrato della Cultura.

Graziadei raggiunta da Cronache spiegava già che «in collaborazione con l’Amministrazione comunale si è inteso anche realizzare un laboratorio formativo di fashion design rivolto ai giovani, mirando a valorizzare le competenze delle artigiane e delle sarte presenti ad Anzi che già da anni operano nel settore della moda e del tessile-abbigliamento, cercando di trasferire le loro competenze alle nuove generazioni». L’intento è anche quello di «ridurre il gap professionale esistente, immettendo nella mercato del lavoro figure professionali capaci di offrire immediate prestazioni dotate di alto livello e promuovere lo sviluppo di ipotesi di autoimprenditorialità tra gli allievi partecipanti, garantendo anche l’assistenza tecnica allo start up da parte di professionisti qualificati».

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