LA BASILICATA SENZA TURN OVER

Non c’è bisogno di scomodare il padre della meccanica statistica per sapere che senza ricambi non si canta messa. Ora fuor di metafora i pezzi di ricambio di cui ha urgente necessità la nostra povera regione si chiamano giovani, quelli di cui i patrioti goderecci del presente dovrebbero avere l’assillo per mettere garanzie sul futuro della Basilicata, sempre più insidiata dall’inverno demografico che svuota paesi e città di talenti e competenze. Eppure nonostante il sistema Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, ci dia brutte avvisaglie sul ricambio generazionale attestando il secondo valore più basso d’Italia nella forbice temporale 2023-2027 c’è ancora gente come l’assessore Galella che continua ad appiccicarsi medagliette d’ogni tipo, in una guerra miserabile e partigiana ora con la Merra ora con Casino, sebbene abbia di suo d’aver dormito proprio sul turn over e abbia fatto colpevolmente mancare l’aiuto alle imprese nell’accesso al credito, ormai a rischio grave d’insolvenza per via del balzo vertiginoso dei tassi d’interesse. Canta Enrico Ruggeri:“Un gesto di uguaglianza. Di mobile alternanza. Di complice attenzione a tutto il mondo che avanza. Turnover”.