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RIONE LUCANIA, L’APPELLO DEL COMITATO E LE INCOGNITE SULLA SICUREZZA STRADALE

A pochi giorni dal tragico incidente di Evelina, il sopralluogo dell’assessore alla viabilità per installare paletti contro la sosta selvaggia, il no però dei dissuasori

A pochi giorni dal tragico episodio della piccola Evelina – la bambina ucraina di quasi sei anni morta in seguito ad un incidente stradale in via Orazio Gavioli a pochi passi dalla chiesa di San Giuseppe Lavoratore di rione Lucania – il dolore, la rabbia, lo sconcerto e soprattutto le polemiche dei residenti del quartiere non si placano. Evelina era scappata dalla guerra con la sua famiglia ed era arrivata a Potenza a marzo 2022. Accolta dall’intera Comunità del quartiere che i più dei potentini continuano a chiamare “Chianchetta”, aveva conquistato il cuore di tutti coloro che l’avevano conosciuta prima della sua tragica scomparsa avvenuta la sera del 20 luglio quando è stata travolta da un’utilitaria guidata da una donna di circa 50 anni residente nel rione. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio della Polizia, ma secondo i primi accertamenti la piccola è stata investita mentre stava giocando con il suo monopattino davanti la chiesa e che, vedendo la madre che si trovava dall’altro lato della strada con il fratellino nel passeggino, avrebbe attraversato la carreggiata per raggiungerla venendo, così, travolta dall’auto proveniente dalla direzione del viadotto che collega Rione Francioso con Rione Lucania. Un punto, quello, dove spesso ne è stata segnalata dagli stessi residenti una visibilità fortemente limitata a causa della costante presenza di vetture parcheggiate in quella che dovrebbe essere una zona di sosta non autorizzata. A seguito del triste quanto tragico episodio che ha colpito l’intera Comunità di Rione Lucania, il Comitato di quartiere – da sempre attivo nel segnalare le criticità per una fattiva risoluzione – ha sollecitato il Comune per un sopralluogo perché «la situazione è diventata di estremo pericolo per l’incolumità dei pedoni – spiegano dal Comitato di quartiere – anche a causa degli automobilisti che parcheggiano senza alcun rispetto per le elementari norme del codice della strada». Alla luce di tale potenziale pericolo, dunque, «su richiesta degli abitanti della zona e dopo un’attenta valutazione della situazione – proseguono dal Comitato -si è provveduto a richiedere un sopralluogo all’assessore competente». Di fatto, i residenti continua- no a lamentare disagi sulla questione chiedendo al Comune interventi mirati: «Dopo esserci confrontati fra Comitato e residenti – chiariscono -si è evidenziata la necessità di installare dei paletti de- limitatori che andranno a can- cellare il “ finto” parcheggio presente». Da qui il sopralluogo effettuato nel pomeriggio di ieri «per verificare la pericolosità del tratto» dell’ assessore con delega alla Viabilità del Comune di Potenza Massimiliano Di Noia «che si è impegnato ad installare i paletti nella prossima settimana dando, così, una visuale miglio- re del tratto di strada interessato», dichiarano dal Comi- tato di quartiere chiarendo, anche, come alla richiesta di installare dei possibili dossi che possano rallentare nello stesso punto la velocità degli automobilisti «nonostante le nostre insistenze, nel colloquio con l’assessore è emersa l’impossibilità installare i rallentatori in questa zona perché esiste un decreto che vieta l’installazione in strade principali». Ma soli i paletti non bastano. «L’installazione dei paletti – rimarcano dal Comitato – è sicuramene un deterrente importante ma non è la soluzione». «Parliamo di proposte di riconfigurazione della sicurezza, che andranno valutate e tarate su segnalazioni e criticità individuate assieme ai cittadini», concludono dal Comitato di quartiere di Rione Lucania. Intanto la discussione sulla questione prosegue e pare senza sosta sui social dove c’è chi commenta questa «situazione è davvero pericolosa». «Sono anni che, noi residenti, facciamo presente che la piccola discesa dalla fine del Francioso al palazzo dell’ex Pesarini ha: punti ciechi, eppure viene percorsa (in discesa) a folle velocità con le strisce pedonali immediatamente dopo l’entrata laterale della chiesa che si rendono così pericolose per dove so- no posizionate e che i bidoni del palazzo con la sbarra, in fase di manovra fronte chiesa, non danno visibilità per chi viene in direzione del Francioso. Ed ora, dopo una tristissima tragedia, il punto “pericoloso” e che va palizzato, è il “finto parcheggio”? Dopo che il rifacimento del- la chiesa ha ridotto i già scarsi parcheggi per i residenti e che quelli su strada, alla fine della discesa, sono distrutti- vi…Si è quindi giunti che il punto pericolo è quel pezzo di strada limitato, dove al più stazionano 3 macchine. Io non ho veramente parole», conclude un altro commento.

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