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IL PRESIDENTE SERGIO MATTARELLA HA RICEVUTO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SOCIALISTA DEL VIETNAM, VO VAN THUÖNG

Era presente il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli

VISITA DI STATO 

IL PRESIDENTE SERGIO MATTARELLA HA RICEVUTO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SOCIALISTA DEL VIETNAM, VO VAN THUÖNG 

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Presidente della Repubblica Socialista del Vietnam, Võ Văn Thưởng, in visita di Stato in Italia.

Era presente il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli.

Roma, 26/07/2023 (II mandato)

Dichiarazioni alla stampa del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine del colloquio con il Presidente della Repubblica Socialista del Vietnam, Võ Văn Thưởng, in visita di Stato

Palazzo del Quirinale, 26/07/2023 (II mandato)

Buongiorno. Per me è un onore ricevere al Quirinale il Presidente Thưởng ed è un onore per l’Italia averlo ospite qui a Roma e sapere che domani andrà anche a Firenze, ampliando così la sua presenza nel nostro Paese.

È per me anche personalmente un gran piacere ospitarlo in questa visita di Stato in Italia, in questo anno particolarmente significativo per le nostre relazioni. Perché ricorrono cinquant’anni di relazioni diplomatiche fra Vietnam e Italia, e dieci anni da quando si è deciso di dar vita a un partenariato strategico che abbiamo ben coltivato e sviluppato in questi anni.

Dai colloqui poc’anzi svolti con il Presidente e con la delegazione che lo accompagna abbiamo registrato che il livello dei nostri rapporti è eccellente sotto ogni profilo: quello politico, quello economico, quello culturale. Ed è un livello che cresce costantemente di ampiezza, quanto a ambiti di collaborazione, e di livello, quanto a intensità e qualità della collaborazione.

Vi sono state molte occasioni di incontri di alto livello tra i nostri Paesi. Io non posso non ricordare la splendida visita di Stato che ho fatto in Vietnam nel 2015 e quella successiva del Presidente di allora in Vietnam nell’anno successivo, come sottolineatura dell’amicizia che intercorre tra i nostri Paesi.

Vorrei aggiungere che il Presidente Thưởng mi ha cortesemente invitato a tornare in Vietnam, e io sarò felice di andare in Vietnam nuovamente, naturalmente. 

Questa collaborazione fra i nostri Paesi non è soltanto politica, economica e culturale, è anche una collaborazione di reciproca simpatia fra i nostri popoli che si è espressa, anche per questo, costantemente, in termini di solidarietà reciproca.

Il Presidente, qualche settimana addietro, cortesemente mi ha inviato una lettera di solidarietà per l’alluvione in Emilia Romagna.

E noi ricordiamo la prontezza con cui il Vietnam, all’inizio della pandemia, quando l’Italia era in grande difficoltà, ci ha fornito oltre 300.000 mascherine, aiutandoci sensibilmente, con un gesto di amicizia che noi ricorderemo sempre.

Vi è un legame economico di grande rilievo. Il Vietnam per l’Italia è il partner economico principale dell’area dell’ASEAN, un’area tra le più dinamiche e importanti del mondo sotto il profilo economico.

Vi sono molte aziende italiane che operano in Vietnam, e il numero degli interessi è crescente

Abbiamo espresso anche insieme – il Presidente Thưởng ed io – la soddisfazione per il livello delle relazioni culturali, della collaborazione anche sul piano archeologico, tra i nostri Paesi.

Io gli ho comunicato l’intenzione dell’Italia di aprire al più presto ad Hanoi, nell’ambito di ‘Casa Italia’, un Istituto italiano di cultura per intensificare la collaborazione, che è già molto alta, tra i nostri centri di ricerca e le nostre università anche sul piano tecnologico e scientifico.
Vogliamo ulteriormente ampliare questa collaborazione, anche con scambi di studenti e ricercatori, in misura maggiore.

Vi sono, sul piano scientifico e tecnologico, importanti versanti e settori in cui collaborare, proiettandosi verso il futuro.

Abbiamo parlato di questo, dell’industria 4.0, dello spazio, della transizione ecologica e di quella energetica, della tutela del patrimonio artistico

Vi sono tanti rapporti che intercorrono che intendiamo intensificare.

Così come intendiamo collaborare all’intensificazione dei rapporti tra Vietnam e Unione europea.

Per l’Unione, il Vietnam è un partner fondamentale perché è considerato in Europa il perno di stabilità dell’Indo Pacifico; è un elemento di propulsione economica nell’area dell’ASEAN. Questo apre a una collaborazione crescente tra Unione europea e Vietnam.

Vi sono due strumenti principali, soprattutto: l’accordo di partenariato e cooperazione in corso da tempo, e l’accordo di libero scambio, per il quale ho informato il Presidente Thưởng che questa mattina il Parlamento italiano autorizzerà in termini definitivi la ratifica dell’accordo da parte dell’Italia.

È un accordo che, appena entrerà in vigore, intensificherà molto le collaborazioni economiche tra Vietnam e Paesi dell’Unione europea.

Abbiamo parlato anche molto, naturalmente, del rapporto dell’Italia con l’ASEAN.

Ricordiamo che l’Italia ha un rapporto di partenariato con l’ASEAN che si è stabilito in un momento in cui era Presidente dell’ASEAN, un Presidente vietnamita. Il Vietnam ha aiutato l’Italia ad avere questo rapporto di partenariato così importante con l’ASEAN.

Abbiamo parlato anche molto delle questioni globali: dalla sfida climatica, dall’impegno per la transizione climatica per il contenimento dei mutamenti climatici. E l’impegno che il Vietnam sta spiegando in attuazione di quanto emerso alla COP26 è particolarmente importante.

Anche l’Italia è particolarmente attiva in questo versante.

Insieme siamo convinti che occorra intensificare gli sforzi della quota internazionale per contrastare il mutamento climatico

Così come siamo convinti che occorra collaborare molto tra i nostri Paesi sul fronte del mutamento energetico e dell’energia pulita per garantire anche gli aspetti climatici positivi.

Abbiamo anche parlato di altre questioni globali, sottolineando come Vietnam e Italia sono Paesi che credono molto nel multilateralismo, nella libertà degli scambi, nella serenità delle relazioni internazionali.

E questo è un elemento che accomuna la nostra sensibilità nella comunità internazionale.

Abbiamo, anche per questo, parlato di quanto sia alta in Italia l’angoscia per la guerra di aggressione che la Russia ha condotto contro l’Ucraina, di quanto questo stia turbando la vita del mondo, oltre che la vita dell’Europa, e la condizione del Paese oggetto di questa aggressione, di tante vittime che si verificano, di tante devastazioni, di una corsa al riarmo che sottrae energia ad altri e ad altri settori.

Ed è una condizione che richiede sforzi continui, costanti, ininterrotti per la ricerca di pace, di una pace giusta, secondo il diritto internazionale, perché questa condizione si sta riverberano negativamente sull’equilibrio mondiale, sulle relazioni nel mondo.

Tra l’altro, sul piano alimentare, con la decisione della Russia di non rinnovare l’accordo per il grano, le conseguenze drammatiche si rifletteranno sulla vita e la sopravvivenza di moltissime persone, in tanti Paesi, particolarmente dell’Africa e del Medio Oriente.

È quindi urgente un impegno comune di tutti perché si arrivi a una prospettiva di pace per superare questa condizione e ripristinare il diritto internazionale, essendo inaccettabile che un Paese più grande e più forte voglia imporre la sua volontà a un Paese meno grande e meno forte.

Abbiamo parlato quindi della nostra convinzione di quanto sia importante l’esempio di collaborazione che Vietnam e Italia forniscono, con una crescente e pacifica e amichevole collaborazione, che indica anche la strada attraverso cui si può convivere positivamente nella comunità internazionale

Per questo sono felice della presenza del Presidente Thưởng qui a Roma, lo ringrazio di questa visita e gli rinnovo il benvenuto, esteso alla delegazione che lo accompagna.

Benvenuto Presidente
Brindisi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del pranzo di Stato offerto al Presidente della Repubblica Socialista del Vietnam, Võ Văn Thưởng 


Palazzo del Quirinale, 27/07/2023 (II mandato)

Signor Presidente,

Autorità,

Signore e Signori,

esprimo il più caloroso benvenuto a Lei, Signor Presidente, alla Sua gentile Consorte e a tutta la delegazione vietnamita.

È con sentimenti di sincera amicizia che l’Italia riceve questa Sua visita, la prima di Stato che Ella effettua nel continente europeo.

A livello personale, sono onorato e lieto di poterLa accogliere al Quirinale a pochi mesi dall’assunzione del Suo alto incarico.

Il 2023 è l’anno di un anniversario cui entrambi annettiamo grande importanza.

Cinquant’anni fa, il 23 marzo del 1973, poco dopo la firma degli accordi di pace di Parigi, i nostri due Paesi stabilivano le relazioni diplomatiche.

Hanoi e Roma mossero così i primi passi di un cammino positivo che si è sviluppato ampiamente.

Possiamo essere giustamente fieri del percorso compiuto.

Al contempo, siamo entrambi consapevoli che il lavoro avviato in questi cinque decenni merita di essere ulteriormente sviluppato per approfondire e rendere sempre più articolato un rapporto bilaterale che già oggi abbraccia un ampio ventaglio di settori.

Vorrei ricordare anche un altro importante anniversario.

Dieci anni fa, in occasione della visita di Stato in Italia del Segretario Generale del Partito Comunista del Vietnam, i nostri Paesi hanno concordato l’avvio di un Partenariato strategico. È questa la cornice politica che ha consentito di portare le relazioni tra Hanoi e Roma al livello di eccellenza che rivestono.

Oggi celebriamo l’anniversario del riconoscimento diplomatico.

È però opportuno ricordare che questo rapporto porta anche il segno di un sincero sentimento di solidarietà nei confronti del Vietnam allora profondamente avvertito dalla società civile italiana e tutt’oggi patrimonio dei nostri popoli.

Da allora il vincolo che ci unisce si è tradotto in un’efficace e multiforme collaborazione e – nei momenti più difficili – in manifestazioni di reciproca, concreta amicizia.

È in questo spirito, ad esempio, che i nostri Paesi si sono offerti mutua assistenza nel pieno della pandemia da Covid-19 con donazioni di mascherine e di vaccini.

Come ho potuto constatare in occasione della mia visita di Stato in Vietnam – che resta per me indimenticabile – e come hanno nuovamente confermato i colloqui odierni, il dinamismo vietnamita e le eccellenze raggiunte in numerosi campi dall’Italia hanno incoraggiato i rispettivi settori produttivi ad avviare iniziative congiunte che oggi producono risultati di grande rilevanza.

Aziende italiane operano con successo in Vietnam, contribuendo alla sua crescita.

L’interscambio ha raggiunto livelli senza precedenti.

Esprimo grande soddisfazione, in particolare, per il rafforzamento della collaborazione scientifica e culturale. Sempre maggiore è il numero di studenti vietnamiti che scelgono l’Italia per proseguire gli studi universitari e che apprendono la lingua di Dante e Manzoni nelle università di Hanoi e di Ho Chi Minh City.

Numerose e proficue sono le intese tra istituzioni accademiche, formative e di ricerca che mettono a sistema le migliori energie e gli spunti di vivace creatività dei nostri studenti.

I rapporti bilaterali tra Vietnam e Italia guardano quindi al futuro con fiducia e ottimismo per cogliere tutte le potenzialità esistenti.

Energia, ambiente, sicurezza, turismo, giustizia, difesa: sono nuove, molteplici frontiere della cooperazione tra i nostri Paesi.

Signor Presidente,

in questi cinquant’anni il contesto internazionale è radicalmente cambiato, alternando fasi di forte integrazione a periodi di acute tensioni. Oggi il mondo, non soltanto l’Europa, è in tempesta a causa della scellerata e ingiustificabile aggressione russa contro l’Ucraina. Scatenando la guerra, Mosca ha violato regole poste a presidio della convivenza tra gli Stati, della loro indipendenza e integrità territoriale, della loro pari dignità quale che ne sia la dimensione.

Questo scenario ci consente di apprezzare con ancor maggiore chiarezza lo spessore del rapporto che ci unisce. Hanoi e Roma sono entrambe guidate nella propria azione internazionale dai valori della pace e del multilateralismo, valori essenziali per affrontare le grandi sfide dell’oggi e del domani, dalla lotta alla povertà e all’insicurezza alimentare ai fenomeni migratori, dal contrasto alla criminalità internazionale al cambiamento climatico.

L’Italia riconosce e apprezza l’efficacia dell’azione internazionale del Vietnam, che si esprime anche attraverso il significativo contributo alle missioni di mantenimento della pace delle Nazioni Unite.

Insieme restiamo impegnati a favore di un approccio costruttivo ed equilibrato sulle grandi questioni dell’agenda globale; insieme intendiamo offrire idee e contributi per costruire un orizzonte di stabilità, crescita sociale ed economica, sviluppo equo e sostenibile.

Il Vietnam è un interlocutore cruciale per gli equilibri e il progresso dell’Indo-Pacifico, un quadrante cui l’Italia guarda con crescente attenzione, in coerenza con la Strategia dell’Unione Europea.

Ne è un esempio la recente visita a Ho Chi Minh City del Pattugliatore d’Altura della Marina Militare italiana “Francesco Morosini”, la cui missione testimonia l’impegno italiano a favore della libertà di navigazione nella regione.

Siamo grati al Vietnam, membro attivo e influente dell’Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico, per la collaborazione che ci offre nel contesto del Partenariato di Sviluppo che, dal 2020, unisce l’Italia all’ASEAN e che dischiude opportunità sempre più approfondite di dialogo e di confronto.

In questo senso, la proposta di ospitare a Roma i Ministri degli Esteri dei paesi dell’Associazione, come già facciamo con gli amici di Africa e America Latina, si prefigge l’obiettivo di rafforzare i vincoli di amicizia e solidarietà alla vigilia della Presidenza italiana del G7.

Signor Presidente,

con questi auspici rinnovo a Lei, alla Sua signora e alla delegazione che l’accompagna, il più caloroso e sentito benvenuto in Italia.

Auguro benessere e prosperità al popolo vietnamita, con la certezza che il ricco tessuto di interazioni costruito in questi cinquant’anni rappresenta il patrimonio comune di due Paesi che desiderano di continuare a lavorare insieme, oggi e in futuro.

Xin-cam-on! Grazie!

 

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