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BARDI BIS, ALLEATI SUL CHI VIVE

Il leader del Carroccio: «Non Roma, ma i lucani scelgono il candidato presidente». Quarto: «Le pseudo strategie non vanno in ferie». A Salvini serve l’alta velocità per il presente, è rimasto al 2019: «Voglio la Lega 1° partito»

«Fratelli d’Italia oggi parla solo di programmi, domani e solo domani si individueranno gli uomini per realizzarli». Ad affermarlo il coordinatore e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Piergiorgio Quarto, che prova così a stoppare il toto nomi per la presidenza ciroclato in vista delle prossime regionali. Da un lato la Lega che sembrerebbe puntare su Pepe, commissario regionale del Carroccio lucano, e uomo di punta di Salvini in Basilicata. Dall’altro Forza Italia che senza indugi ha già fatto sapere che il suo uomo resta e resterà Vito Bardi. In questo toto nomi al momento i meloniani sono stati a guardare anche se in molti li hanno tirati in ballo, motivo che ha spitno Quarto a sottolineare che: «Il perdurante caldo di questo mese di luglio e le temperature ormai di impronta africana la fanno da padrone, ma la politica con le sue pseudo strategie non va in ferie. Impazza infatti – dice Quarto – per fortuna solo per alcuni, il toto presidente, chi sarà il prossimo candidato della coalizione di centro-destra alle prossime regionali, previste nella tarda primavera 2024? Fratelli d’Italia ritiene, al momento, più opportuno concentrarsi sul programma di fine legislatura, tanti sono infatti i provvedimenti ancora in attesa di piena realizzazione». «Sono convinto ad esempio – afferma Quarto – che il cittadino lucano guardi con grande interesse e attesa ad un piano di piena attuazione dei cosiddetti bonus idrici, considerata la perdurante crisi economica che continua a regnare imperterrita tra le famiglie lucane in particolare e italiane in generale. Per quanto riguarda la sanità, annosa problematica da valutare a livello nazionale, Fdi continuerà a battersi per un Piano sanitario regionale che comprenda un consistente rafforzamento dei presidi a livello territoriale, non trascurando affatto l’innovazione tecnologica nelle strutture a più elevata specializzazione. Siamo ad unisono protesi poi, a dare risposte certe sulle molteplici criticità presenti nella struttura della Biblioteca Stigliani a Matera, da tempo ‘tenuta in vita’ da solo quattordici dipendenti che si avvalgono dell’ausilio di ‘valorosi’ volontari. Questi e molti altri sono gli obiettivi da raggiungere e che vedono Fdi impegnata in prospettiva futura: ossia la politica dei fatti al servizio dei cittadini. Altri invece, inseguono scoop di stagione, credendo di impossessarsi di imprimatur privi di logica ma, soprattutto, di fondamento costruttivo». «Sia ben chiaro – puntualizza Quarto – non esprimo giudizi di alcun genere sulla validità dei nominativi portati all’onore delle cronache, ma qualcuno dimentica, purtroppo, con estremo pressapochismo che all’ interno di una coalizione si ragiona in un’ottica di partecipazione e condivisione. Non voglio tralasciare o non considerare prioritario poi, che Fdi rappresenta da tempo il partito di maggioranza relativa non solo in Regione ma, soprattutto in Italia e siamo, inoltre, in un Governo capeggiato dalla nostra premier Giorgia Meloni, particolari questi di non poco conto. Pertanto arrogarsi ruoli di vertice, indipendentemente da un consenso dovuto ma, soprattutto, nei tempi dovuti, lascia margine a discussioni, o meglio a chiacchiere, tante chiacchiere. Le chiacchiere, si sa, è ovvio sono destinate ad essere portate via dal vento. Oggi, invece, l’obiettivo primario deve essere quello di partecipare agli interessi dei lucani e delle loro famiglie». «Occorre conclamare – sostiene Quarto – una politica di benessere e di sviluppo effettivo per tutti, evitando in ogni modo di lasciare qualcuno, i più deboli e poveri soli abbandonati al loro destino. Successivamente, sarà cura di ciascuno, ad unisono, come si fa in una coalizione vincente, di creare le condizioni per bissare il successo delle regionali del 2019. Certamente ogni partito è chiamato a dare il suo contributo, in considerazione dell’importanza e del con- senso riscosso tra i cittadini. Non dimentichiamoci che solo nove mesi fa, settembre 2022, Fdi ha riportato a livello nazionale suffragi in misura tale da essere di gran lunga il primo partito della coalizione di centro- destra. Gli stessi sondaggi di questi giorni vedono ancora au- mentare in termini percentuali il nostro peso politico, parliamo di numeri non discutibili e i numeri, purtroppo, costituiscono per alcuni de- gli ostacoli o dei macigni non facili da supera- re. In conclusione – dice Quarto, le scelte, quel- le vere vanno fatte con i tempi giusti e opportuni, la fretta, la storia lo insegna si rivela spesso una cattiva consigliera».

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