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ANCORA SIGILLI DA CUPPARO

Game over: i carabinieri eseguono la revoca della concessione. oltre 50 dipendenti a casa. Reati ambientali: dopo le note vicende, la Cassazione stoppa l’azienda di famiglia

Dopo il sequestro preventivo effettuato, nel 2021, nei confronti dell’azienda C&P di Chiaromonte, di proprietà della famiglia dell’ex assessore regionale Franco Cupparo, un’altra tegola giudiziaria. Nello stabilimento della C&P, industria di prefabbricati e precompressi, i Carabinieri Forestali per notificare la sentenza con cui la Corte di Cassazione ha revocato la concessione d’uso degli impianti, al centro di un processo per presunte violazioni ambientali alcune problematiche di tipo ambientale come quella riguardante, in particolar modo, lo sversamento di acque di lavorazione, a causa della mancata tenuta stagna del sistema di tubazioni. Nuovo stop alla produzione e di nuovo a casa i 50 dipendenti della C&P Srl. Alla base della decisione della Suprema Corte ci sarebbero dei vizi procedurali nel provvedimento prima accordato dal Tribunale di Lagonegro. I legali della C&P fecero istanza di concessione dell’uso nell’udienza dello scorso 7 marzo, alla presenza anche della Pubblica accusa, ma prima di ottenere il provvedimento favorevole non fu formalizzata la richiesta di parere, obbligatorio ma non vincolante, alla Procura. Elemento, questo, che ha portato a giudicare non regolare la concessione dell’uso. La proprietà della C&P Srl ha scelto di non attivare gli ammortizzatori sociali confidando in una rapida soluzione della vicenda. Formalizzata una nuova istanza, questa volta di dissequestro.

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