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UNIBAS, NON C’È FINE AL PEGGIO

Fallimento Università lucana, anche il Censis lo conferma: l’Ateneo al penultimo posto in Italia

Fallimento dell’Università degli studi della Basilicata: un’altra conferma arriva dall’Istituto di ricerca socio-economica Centro studi investimenti sociali (Censis). Nell’edizione 2023-2024 della classifica delle Università italiane, l’Unibas, rientrante nella categoria “Piccoli Atenei statali” che comprende quelli fino a 10mila iscritti, in generale gli Ateni italiani sono stati suddivisi in 5 gruppi, rispetto all’edizione dell’anno scorso, «scende di due gradini» e col punteggio di 78 «va a occupare la penultima posizione in graduatoria, seguita dall’Università del Molise (77,3)».

PICCOLI ATENEI: UNIBAS AL PENULTIMO POSTO

Su 9 piccoli Atenei statali italiani, l’Unibas è quindi all’ottavo posto. La classifica Censis delle Università italiane è composta complessivamente di 70 graduatorie, a partire da una batteria di 948 variabili considerate. La valutazione degli Atenei è avvenuta attraverso l’analisi di sei famiglie di indicatori: i servizi, le borse di studio e i contributi, le strutture, comunicazione e servizi sociali, l’internazionalizzazione e, valutata solo per gli Atenei statali, l’occupabilità. Il punteggio di 78 ottenuto dall’Unibas, rispecchia la media dei 6 indicatori. Per l’Ateneo lucano, per esempio, drasticamente calato il tasso di occupabilità, intesa come tasso di occupazione dei laureati nel 2022, magistrali biennali e magistrali a ciclo unico, a un anno dal conseguimento del titolo: l’anno scorso a 77, quest’anno a 68. Stabile l’indicatore servizi, che comprende il rapporto tra il numero pasti erogati-iscritti, il numero di posti e contributi alloggio iscritti residenti fuori regione: 71 l’anno, 71 quest’anno. In calo di 10 punti le borse, contributi spesa dell’Ateneo e degli Enti del diritto allo studio per interventi a favore degli studenti e borse di studio-premi di Laurea-premi di studio con finanziamento da parte di privati sul totale degli iscritti: da 80 a 70. Sceso da 99 a 94, il punteggio dell’indicatore strutture che comprende rapporti quali posti aula-iscritti, posti nelle biblioteche iscritti, posti nei laboratori scientifici-iscritti e via discorrendo. In calo di 1 punto, da 70 a 69, anche l’indice internazionalizzazione.

LA DIDATTICA: DI MALE IN PEGGIO

Più nello specifico, il fallimento Unibas emerge dall’analisi quantitativa e qualitativa della didattica offerta sia in relazione alle Lauree biennali, che in relazione alle Lauree magistrali a ciclo unico. Impietoso il raffronto con gli altri Atenei italiani. Basilicata, per esempio, ultima in classifica per quanto riguarda la didattica inerenti l’indirizzo agrario-forestale. Non va molto meglio su “Architettura e ingegneria civile”, penultima in Italia: peggio soltanto Pisa. Se dello stesso indirizzo, “Architettura e ingegneria edilie-architettura” si considera la Magistrale a ciclo unico, Basilicata ultima in Italia. E ancora in relazione alle Magistrali a ciclo unico: indirizzo Farmacia e farmacia industriale, Basilicata quart’ultima in Italia. Peggio solo Catanzaro, Campania Vanvitelli e Catania. Scienze della formazione primaria, Basilicata penultima in Italia. Peggio soltanto L’Aquila. Nel disastro complessivo dell’Unibas, le uniche due note “positive”, tali solo se raffrontate agli altri dati dell’Ateneo lucano stesso, poichè negative comunque se confrontate con gli altri dati delle altre Università italiane sono, all’interno delle Lauree biennali: per l’indirizzo Letterario-umanistico, Basilicata (33esima su 40) in fascia bassa a 7 posizioni dalla maglia nera Catania, e per l’indirizzo economico, Basilicata ugualmente in fascia bassa, risultando 42esima su 51.

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