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A MATERA CONTINUA LA GUERRA IN AZIONE L’EX DIRETTIVO SI SCAGLIA CONTRO DI LENA

Dura replica al neo commissario cittadino: «Commissariamento appreso dalla stampa. Non abbiamo mai dato le nostre dimissioni»

Lo scontro all’interno di Azione a Matera non si placa. Dopo il commissariamento del direttivo cittadino da parte del partito nazionale l’ex segretario cittadino Giuseppe Gravela e alcuni consiglieri hanno deciso di lasciare il partito «che ha smarrito completamente gli obiettivi descritti nel manifesto fondativo, snaturandosi, diventando un semplice contenitore come quelli che tanto il Segretario ha spesso denigrato. Competenza, buona amministrazione, serietà, pragmatismo programmatico, antitrasformismo, coerenza… sono diventate soltanto parole, prive di significato e di concreta attuazione». La polemica certamente ridondante considerati gli altri adii sul territorio nazionale, come il caso delle dimissioni di massa a Modena e Riccione, sembrava finita con la nomina del nel commissario cittadino Di Lena. La nomina avvenuta in meno di 24 ore serviva a zittare la lunga lettera di denuncia che gli ex componenti della direzione cittadini avevano inviato alla stampa con tanto di accuse per un interesse più “poltronistico” che altro. Per snellire l’imbarazzo creatosi a livello locale il neo commissario Di Lena ha detto la sua riguardo alla vicenda, smontando la tesi degli uscenti sostenendo che le dimissioni di massa hanno fatto scattare il commissariamento. Insomma, a distanza di poche ore due versioni contrastanti. Azione probabilmente credeva che con la nomina di Di Lena la questione si fosse appianata ma non aveva fatto i conti con le conseguenze che le sue dichiarazioni avrebbero prodotto agli uscenti. E così i Consiglieri uscenti R. Amodio, V.A. Ausilio, F. Colucci, E. D’Adamo, M. Galante, A. Demma, G. Fragasso, G.R. Gravela, R. Gravela,P. Ilvento, G. Lafasanella, N.M. Paolicelli, P. Rondinone, F. Schiuma, F. Vespe, hanno replicato duramente smentiscono il neo-coordinatore cittadino Eustachio Di Lena ed il Direttivo Nazionale di Azione affermando «di non aver mai dato le proprie dimissioni dal ruolo e di aver sempre sostenuto e condiviso tutte le scelte politiche operate fino ad oggi dal già Segretario Cittadino Giuseppe Gravela. Di seguito la nota integrale. “Il commissariamento coatto effettuato dal Direttivo Nazionale, di cui abbiamo avuto notizia soltanto a mezzo stampa, è considerato atto intollerante e del tutto arbitrario rispetto alle regole statutarie del Partito di Azione». «Alla luce di quanto acquisito, l’intero Direttivo coglie l’occasione per accettare il dispositivo perché ritiene che la gestione di Azione abbia tradito tutti i valori fondanti che sono stati alla base della originaria adesione al Partito. Pertanto si invitano i nuovi dirigenti di Azione, cittadini e nazionali, ad informarsi adeguatamente prima di fare affermazioni non veritiere relative allo stato politico e funzionale di soggetti terzi. Per quanto denunciato, pur avendo titolo e facoltà di opporsi al commissariamento, l’intero Consiglio Direttivo uscente comunica di voler interrompere la propria attività politica in Azione» conclude la nota.

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