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LA BASILICATA NELLA CLASSIFICA CITTÀ LAVORO

Potenza e Matera non spiccano tra i territori migliori in cui trovare occupazione

Potenza non svetta tra le migliori città per il lavoro in Italia. È quanto emerge dalla classifica dei 110 capoluoghi di provincia, stilata dalla Fondazione Aidp. La prima classifica italiana sulle migliori Città del Lavoro 2023 è suddivisa in tre fasce cromatiche: verde, gialla e rossa. Nella prima fascia (verde) i 40 promossi,  in quella gialla le città che si attestano su valori intermedi; la terza fascia, infine, è quella a cui appartengono le città con i punteggi più bassi.

Nel dettaglio, Potenza e Matera rientrano tra le città in cui si lavora mediamente. Le cessazioni dei rapporti di lavoro nei primi dieci mesi del 2022, in Basilicata, sono state 43.157 su un totale di 6,28 milioni, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono dati dell’Osservatorio Inps sul precariato che, per la segreteria regionale della Uil, confermano la necessità di contrastare il precariato in tutte le sue forme.

Decisamente alto anche il numero dei licenziamenti dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato: 9568 (6295 per la provincia di Potenza e 3273 per quella di Matera) che, sempre a parere della Uil, introduce un nuovo allarme per la tenuta dell’occupazione. Inoltre, sarebbero gli stagionali a soffrire maggiormente di una condizione di precarietà: in 5130 hanno smesso di lavorare, in molti casi dopo poche settimane (2754 nel Materano e 2376 nel Potentino). Per la segreteria della Uil, il Patto per il Lavoro, proposto da troppo tempo alla Giunta Regionale insieme a Cgil e Cisl, non è più rinviabile.

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