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CHIETI, IL COMUNE DICHIARA DISSESTO

Urla e pugni sui banchi nel corso della sedua del consiglio comunale

E’ finita con sindaco e vicesindaco che urlano “vergogna” la seduta del consiglio comunale che riporta la città di Chieti in dissesto finanziario. La maggioranza lo ha votato, con 19 voti favorevoli, mentre la minoranza non ha partecipato al voto. La seduta si è aperta di fronte ai lavoratori e sindacati della società pubblica Teateservizi, in attesa di sapere quale sarà la loro sorte. Le scintille sono arrivate solo alla fine, quando ha preso la parola il sindaco Diego Ferrara che se l’è presa con la consigliera d’opposizione Carla Di Biase (FdI). E’ all’indirizzo di quest’ultima, però, che Ferrara ha iniziato a urlare “vergogna”, battendo i pugni sul banco e tirando in ballo una vicenda che sinora era rimasta nascosta, ma che evidentemente ha indignato a tal punto il sindaco da uscire fuori in un momento di rabbia. La vicenda è quella delle suore Vincenziane, conosciute in città per l’intensa opera di volontariato svolta a sostegno dei più deboli, che non sono state pagate per un’ingente cifra dalla precedente amministrazione. Il vicesindaco Paolo De Cesare ha ugualmente trattenuto l’indignazione per qualche secondo e poi è scoppiato anche lui, urlando e sbattendo i pugni. Al termine della seduta arrivano le scuse del presidente del consiglio comunale Luigi Febo per le intemperanze di alcuni consiglieri.

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