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REGIONALI, IL CIVISMO COME ULTIMA SPIAGGIA

Pace e Zullino fanno rete per un nuovo progetto politico inclusivo, ma il dem Cifarelli si tiene alla larga

Manca poco meno di un anno alle elezioni regionali e i vari protagonisti della politica lucana iniziano a scaldare i motori. Oltre il giardino è il salotto politico per eccellenza di Cronache Tv, è qui che si analizza il percorso che porterà alle future elezioni che pare sarà all’insegna del civismo. Come accaduto per le elezioni comunali dello scorso maggio, anche in futuro i simboli di partito lasceranno il posto alle liste civiche? A parlarne con Paride Leporace sono Aurelio Pace, Roberto Cifarelli e Massimo Zullino.

IL RICORDO DI BERLUSCONI

Prima di entrare nel vivo della dibattito, si è ritenuto doveroso esprimere un parere su Silvio Berlusconi, un imprenditore e un politico molto controverso che per 30 anni ha dominato la scena. Roberto Cifarelli, consigliere regionale del Pd ricordando Berlusconi lo definisce «una personalità straordinaria, molto controversa che sicuramente ha inciso nella vita politica, in quella sportiva, in quella imprenditoriale, però, penso anche, che in questi giorni si sia un po’ esagerato. Sicuramente una persona che è stata Capo del Governo per 4 volte aveva diritto ai funerali di Stato ma, forse, il lutto nazionale era un po’ eccessivo. Ci sono state altre personalità importanti, anche più di Berlusconi che non hanno avuto questi onori». Anche Massimo Zullino che lo ha incrociato nel 2019 durante la scorsa campagna elettorale, ha ricordato Berlusconi. «Per me è una grande personalità. L’Italia ha perso un grande uomo, ha perso un pezzo della sua storia. Sembrava essere un uomo dalle mani d’oro, qualsiasi cosa lui toccasse riusciva a fare fortuna, ha toccato lo sport e siamo arrivati sul tetto del mondo, l’ultima sfida vinta anche con il Monza, per non parlare poi dell’aspetto imprenditoriale, Milano Due e non solo, la fortuna nel campo della comunicazione, ma anche nella politica. Per un uomo che arriva a diventare quattro volte presi- dente del Consiglio dei Ministri, secondo me, i funerali di Stato o meglio il lutto cittadino non è esagerato». Infine a ricordare il Cavaliere anche Aurelio Pace secondo cui: «Berlusconi ha rappresentato e ha sdoganato i pregi e i difetti degli italiani come pochi al mondo. Infatti le celebrazioni italiane stridono con alcuni commenti esteri che, ancora una volta, non perdono l’occasione per parlare dell’”Italietta”. L’Omelia ha raccolto diversi aspetti, una personalità complessa, articolata, di sicuro un uomo di successo, che alla politica nazionale mancherà e che consegna una coalizione ed un centro destra sempre più alla destra. Io ho conosciuto il centro destra. Sono stato un candidato di centro destra, “Pace per Berlusconi”, candidato presidente alla Provincia. L’ho conosciuto e ne sono rimasto oggettivamente impressionato per intelligenza e per empatia. Ritengo che la forza politica che lui rappresentava, rendeva quella destra più Europea e più moderna, e consegniamo adesso una destra che si articola con un estremismo differente e pericoloso».

ANCHE ALLE REGIONALI LA PAROLA CHIAVE SARÁ CIVISMO?

Iniziano a delinearsi le prime mosse che porteranno i lucani al voto l’anno prossimo per decidere chi sarà il prossimo governatore della Basilicata. C’è una parola chiave al momento ed è civismo. L’idea di dare la possibilità alle forze politiche di riunirsi attorno a un tavolo e provare ad andare oltre i partiti e parlare di temi concreti è alla base di Progetto Basilicata di Aurelio Pace. «C’è una grande volontà di fotografare l’esistente. Siamo uomini di questo tempo e operiamo in questo spazio geografico. Questo tempo ci chiede di poter partecipare alla vita politica attiva». La fotografia di Pace non appare in bianco e nero, anzi. «Nei comuni ormai non esistono più le liste partitiche, esistono le liste rappresentate da simboli civici che hanno un progetto e delle persone selezionate all’interno della nostra comunità lavorano per quel progetto, se funziona a livello locale perché non dovrebbe a livello regionale?». L’idea che ruota intorno a “Progetto Basilicata” appare chiara: «Il civismo è reclutare la parte migliore di questa regione, metterla a disposizione di un progetto politico aperto, chiedere la partecipazione più ampia possibile, lavorare su quel civismo che già a livello comunale ha prodotto risultati e offrirlo alla proposta regionale». A pensarla come Pace anche il consigliere regionale Massimo Zullino che ha raccolto l’invito di “Progetto Basilicata” nell’assemblea svoltasi a Craco: «Ero presente perchè credo che quando una persona riveste un ruolo istituzionale ed è invitato a partecipare ad un incontro deve farlo perchè all’interno dell’istituzione deve farsi portavoce di quelle che sono le istanze del territorio. Credo che oggi questa sia la strada da percorrere perché c’è un voto dettato probabilmente proprio da una mancanza di convinzione degli stessi partiti». Zullino che ha lasciato la Lega passando all’opposizione non ha lesinato critiche al governo regionale sostenendo che: «Dopo quattro anni il cambiamento che doveva esserci non ci è stato. Ancora oggi non c’è una maggioranza che riesca a dare una solidità a questo governo. Praticamente tutte le iniziative che volevamo mettere in pratica con il programma del 2019, non sono state realizzate. L’invito, ai cittadini è quello di appassionarsi ancora di più alla politica, perché il problema non è la politica ma alcune persone che fanno la politica in modo sbagliato. La politica è l’unico strumento, costituzionalmente previsto e garantito per lo sviluppo di una comunità. Quindi ci dobbiamo appassionare alla politica, magari meno ai personalismi». Nel panorama politico regionale, nonostante tutto, il Pd è ancora presente. Roberto Cifarelli consigliere regionale dem prova non solo a far sentire la voce dei democratici ma incita il suo stesso partito: «Io sono del parere che il Pd debba assumere l’iniziativa quanto prima. Avevamo da risolvere un po’ di problemi interni attraverso un congresso e le lezioni del nuovo segretario. Questo è avvenuto già da qualche mese, adesso è il tempo di cominciare a delineare un profilo della coalizione di centrosinistra. Ovviamente una coalizione aperta anche al mondo civico, per definire un progetto, una visione, un programma per presentarci al meglio alle prossime elezioni. I tempi stringono, il campo, quello del centrosinistra, non ci sono più le ideologie, ma ci sono gli ideali, ci sono i valori, ci sono le impostazioni culturali che vanno salvaguardate. Il civismo ha dei limiti, dal mio punto di vista, un conto è il civismo che contribuisce ad esprimere idee e progetti, altra cosa è la capacità del civismo di elaborare autonomamente un progetto politico». Il tema del civismo è complesso e merita sicuramente di essere approfondito.

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