Una frode milionaria in materia di Iva intracomunitaria sarebbe stata realizzata da una società operante nel commercio di prodotti petroliferi, è stata scoperta dai funzionari dell’ufficio delle dogane di Viterbo. A seguito di un’approfondita analisi effettuata tramite le banche dati in dotazione all’agenzia e di attività sinergiche messe a punto con autorità fiscali estere, con l’ausilio del software per l’analisi delle indagini finanziarie, la società è risultata inesistente presso la sede dichiarata e il legale rappresentante si è rivelato irreperibile. L’attività di verifica, basata sulle informazioni attinte dal sistema elettronico comunitario di scambio di dati sull’Iva, avrebbe fatto emergere un’evasione sull’imposta del valore aggiunto pari a oltre 14 milioni di euro. La frode sarebbe stata commessa tra il 2019 e il 2020 tramite ingenti transazioni finanziarie operate dalla società. L’ufficio delle dogane sottolinea che per i rilievi di carattere penale sarà informata la competente autorità giudiziaria.

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