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IMPONENTE PIANO DI SALVAMENTO A MARGHERITA

Nella località termale pugliese la parola d’ordine è “sicurezza”: pronti 60 addetti, mezzi navali e unità cinofile

Mezzi navali e unità cinofile, 26 postazioni per vigilare su oltre 4 chilometri di costa e, in più, una sessantina di addetti alla sicurezza in mare: Margherita di Savoia (capitale pugliese della balneazione attrezzata) presenta il Piano collettivo di salvamento, uno dei più articolati ed imponenti dell’intera Puglia.

La stagione estiva è ormai alle porte. Con il flusso di turisti che ogni anno in questo periodo si riversa sulle spiagge, nella rinomata località termale la parola d’ordine non può che essere “sicurezza”.

Cambiano anche le tradizionali mansioni del bagnino, che diventa figura specializzata per il salvamento in mare: non più il factotum che viene distratto da mille mansioni, ma un professionista attento, sempre all’erta e preparato perché l’immediatezza dell’intervento (nell’ordine dei 3, massimo 5 minuti) e l’appropriatezza delle manovre di soccorso aumentano l’efficacia del salvataggio.

È necessario, dunque, che gli aspiranti addetti alla sicurezza sulle spiagge sostengano uno specifico corso di preparazione. I titolari degli stabilimenti balneari, attraverso il loro Sindacato, hanno deciso di sostenere il costo per il conseguimento del brevetto per 16 studenti del liceo Scientifico, che hanno già trovato lavoro.

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