BasilicataBlog

PNRR LUCANO, ECCO IL QUADRO

Corte dei Conti, ricognizione investimenti: in testa il dissesto idrogeologico, ma ora bisogna spendere bene

La Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti con la “Relazione sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale complementare nella regione Basilicata nell’anno 2022” ha delineato un primo quadro sul Pnrr lucano. L’attività istruttoria è servita ad una ricognizione in ordine al complessivo stato di attuazione al 31 dicembre scorso dei progetti del Pnrr e del Pnc di cui sono soggetti attuatori gli Enti presenti nel territorio regionale lucano.

COMUNI PROTAGONISTI

È emerso che in Basilicata la stragrande maggioranza dei progetti vede come soggetti attuatori i Comuni. Sono loro i «principali attori dell’intero Pnrr». Dell’oltre 1 miliardo di euro destinato alla Basilicata, i Comuni hanno avanzato progetti per finanziamenti pubblici complessivamente pari ad oltre 943milioni di euro. Poi ci sono gli Enti sanitari (quasi 93milioni di euro), le Provincie (oltre 78milioni di euro), e la Regione (quasi 47milioni di euro). In “classifica” anche la voce Comunità montana (54milioni e 881mila euro) e l’Unione di Comuni (5milioni e 644mila euro).

MISSIONI: DISSESTO IN TESTA

Dall’analisi dei dati relativi agli interventi ricadenti nelle diverse tipologie di Missioni e componenti, la misura che ha ricevuto la maggior parte dei finanziamenti è quella denominata “Tutela del territorio e della risorsa idrica” (32,79%). Come rilevato dalla Corte dei Conti di Basilicata, all’interno della Misura citata gli investimenti più consistenti sono rivolti alla realizzazione di infrastrutture ambientali, e nello specifico quelle tese alla difesa del suolo, per un importo di 99milioni e 140mila euro: «Invero, il dissesto idrogeologico rappresenta uno dei maggiori rischi ambientali per la Regione Basilicata, sulla quale insistono numerosi interventi per la mitigazione degli effetti di frane e smottamenti». Segue immediatamente la Misura “Digitalizzazione, Innovazione e Sicurezza nella Pubblica Amministrazione” (28,92%). «Gli interventi ricompresi in tale misura – hanno rimarcato i magistrati contabili – rappresentano uno dei pilastri portanti dell’intera struttura del Piano a livello nazionale ed anche la Regione Basilicata intende sfruttare questa occasione unica per rimodernare la Pubblica amministrazione al fine di renderla più efficace, efficiente e proiettata verso il futuro». In tale ambito gli investimenti più consistenti sono volti a fornire servizi e applicazioni informatiche per i cittadini e le imprese nonché ad offrire nuovi servizi e tecnologie per l’informazione e comunicazione. Altro «pilastro fondamentale» del Piano è rappresentato dalla Misura “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università”. Questa Misura rappresenta nella Regione Basilicata il 10,92%, «a dimostrazione dell’estrema importanza che riveste il potenziamento dell’istruzione a livello regionale». La parte preponderante degli investimenti è costituita dall’intervento sulle infrastrutture scolastiche per oltre 207milioni di euro di finanziamenti, mentre sulla formazione sono investiti 11milioni e 794mila euro. A seguire, la misura “Turismo e cultura 4.0” (6,31%). In questo caso gli investimenti più ingenti, calcolati in 103milioni e 555mila euro, riguardano il restauro e la valorizzazione dei beni culturali presenti nella regione. Altri importanti investimenti attengono alla realizzazione di infrastrutture ambientali ed alla formazione per il lavoro in questo ambito.

INFRASTRUTTURE: LA BASILICATA «SOFFRE»

Con una fetta pari a 5,42%, la Misura “Interventi speciali per la coesione territoriale” che rappresenta, «o dovrebbe rappresentare», come precisa la Corte dei Conti di Basilicata, «il “collante so- ciale” per la regione in quanto il territorio lucano “soffre” storicamente della cronica carenza di infrastrutture di collegamento e di idonei mezzi di trasporto; pertanto, gli investimenti in questo senso potrebbero rivelarsi insufficienti a colmare il gap di coesione socio-territoriale». In merito, la maggior parte degli investimenti riguarda le infrastrutture so- ciali (oltre 49milioni di euro), «ma che risultano tuttavia distribuite su vari sottosettori di intervento che spaziano dalle soluzioni abitative, alla difesa, sanità, beni culturali, pubblica sicurezza» e via discorrendo. Gli investimenti di cui alla misura “Infrastrutture sociali, famiglie comunità e terzo settore”, «rappresenterebbero per la Regione Basilicata davvero l’occasione per offrire maggiori servizi e assistenza ai cittadini che versano in condizioni di disagio, ma costituiscono soltanto il 5,15% del totale assegnato». Per la Misura “Agricoltura sostenibile ed economia circolare” (4,57%), la parte più consistente delle risorse finanziarie è destinata allo smaltimento dei rifiuti, oltre 62 milioni e 510mila euro, ed alla realizzazione di infrastrutture per la produzione di energia (21milioni e 497 mila euro). Le risorse residue afferiscono alle infrastrutture ambientali e tecnologie informatiche.

SANITÀ

La misura “Innovazione ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario” (2,83%), come evidenziato dalla Corte dei Conti, riveste notevole rilevanza «stante l’impatto diretto sulla prestazione dei servizi sanitari essenziali, che le regioni devono garantire ai propri abitanti». «Il servizio sanitario della Regione Basilicata – hanno appuntato i magistrati contabili -, a seguito dei tagli alla spesa subiti nel corso degli anni e di politiche sempre più restrittive, presenta un notevole gap rispetto alle altre regioni. Gli investimenti oggetto di questa particolare misura in ambito lucano riguardano sostanzialmente gli interventi relativi alle strutture sanitarie: con riferimento a questa specifica voce sono previsti finanziamenti per 53milioni e 763mila euro». Gli ulteriori interventi, che non raggiungono il milione di euro, riguardano la formazione del personale sanitario e la ricerca. Tutte le risorse, 33milioni e 256mila euro, di cui alla Misura “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale” (1,20%) che ricade nel medesimo ambito della precedente, riguardano le infrastrutture sanitarie, “Case di comunità” e “Ospedali di comunità”. Le ultime due misure sono: “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici” (1,16%) e “Transizione energetica e mobilità sostenibile” (0,74%). Nel primo caso, gli investimenti per la Regione Basilicata sono in gran parte concentrati sulle ristrutturazioni e l’efficientamento energetico delle infrastrutture scolastiche . Si tratta di poco più di 38milioni di euro. In relazione alla seconda misura citata, considerata di «fondamentale importanza per la Regione Basilicata, che, come noto, sconta gravi carenze a livello infrastrutturale, rete viaria e trasporti pubblici, le risorse di questa misura sono, trattasi di 20milioni e 824mila euro, per la maggior parte destinate all’implementazione dei trasporti multimodali e di altri tipi di trasporto. Il resto dei finanziamenti attiene anche in questo caso alle infrastrutture energetiche di produzione e solo in minima parte alle infrastrutture stradali e sociali, sportive e per il tempo libero. Tracciata la cornice, riguardo ai contenuti, la Corte dei Conti, che dovrà vagliare nel corso del tempo una mole di documenti e di scritture contabili, è pronta a «far emergere le eventuali difficoltà nella attuazione degli interventi del Pnrr in Basilicata» e, nell’ottica di un «controllo collaborativo», di suggerire rimedi ai fini della attivazione delle misure di impulso necessarie per il superamento delle inefficienze riscontrate. Anche se, nel caso estremo di «gravi ritardi ed o disfunzioni» provvederà alla loro segnalazione per l’attivazione dei poteri sostitutivi. Sarà, in conclusione, un’attività di controllo che coniugherà la necessaria verifica del rispetto delle tempistiche di esecuzione degli interventi «con la informata consapevolezza della sussistenza di “lacune di sistema” potenzialmente in grado di compromettere l’ordinato svolgimento delle programmate attività, indipendentemente dalla rilevazione di sacche di inefficienza attribuibili ai soggetti attuatori». Entro il 1° ottobre prossimo, dovranno essere elaborate e fornite le informazioni relative alla programmazione ed allo stato di attuazione degli interventi nel primo semestre dell’anno in corso

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti