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EMERGENZA CINGHIALI, MARRESE: «SITUAZIONE AL COLLASSO»

Appello del presidente della provincia di Matera alle forze politiche: «servono provvedimenti urgenti e più risorse»

«L’emergenza cinghiali va affrontata con provvedimenti emergenziali e maggiori risorse». È il parere del presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, che fa appello alle forze politiche affinché «lavorino sinergicamente per affrontare questa vicenda visto che la situazione è al collasso». Gli ungulati mettono a rischio l’incolumità delle persone, la sicurezza della circolazione stradale e danneggiano l’agricoltura. La loro presenza è sempre più un’emergenza da affrontare, quindi, sotto vari profili. Lo ha ribadito il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, che ha dichiarato: «Per giovedì 25 maggio è stato convocato un incontro al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata: parteciperò e chiederò di valutare l’istituzione di un tavolo regionale permanente, che operi fino alla risoluzione del problema, al quale partecipino sia il Dipartimento Agricoltura che quello della Sanità, tenuto conto del- l’aumento dei casi di peste suina. Più in generale, l’emergenza cinghiali necessita di maggiori risorse: solo così si potrà affrontare con serietà la questione ed evitare che l’evolversi della situazione arrechi ulteriori danni». C’è poi la questione relativa ai fondi per le opere di difesa a protezione dai cinghiali. «Il Metapontino, zona da sempre vocata alla produzione di colture di pregio – ha rimarcato Mar- rese – è penalizzato perché nel PSR il criterio di selezione per formare la graduatoria attribuisce a quest’area il punteggio in assoluto più basso rispetto al resto della regione. Bisogna riconsiderare il sistema di attribuzione dei fondi perché anche nel Metapontino, purtroppo, la presenza dei cinghiali è considerevole». Per il presidente della Provincia di Matera la questione dovrà interessare anche il Governo. «L’esecutivo nazionale lavori alla dichiarazione dello stato di emergenza. Faccio appello a tutte le forze politiche, affinché si crei un fronte comune per affrontare il problema e rinnovo la piena disponibilità di Provincia e Comuni a collaborare per valutare ogni azione utile ad adottare le misure necessarie». Infine, una proposta operativa: «Si dia ai selecontrollori la possibilità di essere operativi tutti i giorni, magari con la previsione di un indennizzo da corrispondere, legato al numero dei capi abbattuti».

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