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LUCIANA SCRIVE AL SINDACO DI VENEZIA

Abbiamo fatto tutti i pendolari, io continuo a farlo, ma se tu sei di Cosenza e fai il politecnico a Torino non è che puoi andare avanti e indietro tutti i giorni. A meno che tu non abbia un jet di proprietà

Per uno studente fuori sede, l’ho già detto e lo ripeto, ma anche per un giovane lavoratore in trasferta, ormai costa meno dormire un mese in gondola che affittare una stanza a Milano. 


Basta un luogo degno che consenta di non vivere nella muffa e permetta alla famiglia che paga di non svenarsi.

Abbiamo fatto tutti i pendolari, io continuo a farlo, ma se tu sei di Cosenza e fai il politecnico a Torino non è che puoi andare avanti e indietro tutti i giorni. A meno che tu non abbia un jet di proprietà.

E poi l’università non sono solo le lezioni, sono le relazioni umane, sono i rapporti, le amicizie che ti porterai dietro per tutta la vita…

Noi grandi dobbiamo smettere con sta lagna dei: “eh, ai miei tempi” …
Il nostro compito di adulti non è rimpiangere i nostri tempi… trascinandoci dietro gli stessi problemi in una perenne ruota della sfiga, ma risolverli…
Avete mai sentito un dentista negare un’anestesia dicendo “eh nell’800 toglievamo gli incisivi con le pinze e nessuno si lamentava”?

Mettiamoci nei panni di questi ragazzi: prima la pandemia, che li ha murati in casa due anni, poi escono per l’università e non possono permettersela perché le tasse sono pesanti e le case dei fuori sede hanno costi assurdi…
Come possiamo rovinargli ancora di più l’esistenza?

Lo studio è un diritto, ma se tutto quello che ci sta intorno ha costi altissimi, allora diventa un privilegio.

E meno studenti ci sono, più disoccupati ci saranno, più ignoranza dilagherà nel paese, più spritz per dimenticare si berranno, più gente andrà in giro senza neppure un tappeto da vendere e più diventeremo poveri, dentro e fuori.

– Luciana Littizzetto ❤️

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