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SAN SEVERINO LUCANO, IL BORGO NEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO

Dicono di noi: natura e turismo, il binomio virtuoso

Per questa quarta puntata di “Dicono di Noi”, il format televisivo di Cronache TV che porta i telespettatori in un viaggio lungo i paesi lucani, alla scoperta delle tipicità e a conoscere i loro Sindaci, siamo andati nel Parco Nazionale del Pollino, a San Severino Lucano, paese amministrato dal sindaco Francesco Fiore. Di recente fondazione, sorge nei primi venti anni del secolo XVI, secondo lo storico Giacomo Racioppi. Sulle origini del paese ci sono due ipotesi: la prima sostiene sia stato fondato dai monaci cistercensi della vicina abbazia di Sagittario; la seconda fa risalire l’origine ad alcuni fuggiaschi, originari di Castelsaraceno, che vollero sottrarsi a gravi prepotenze del barone del loro paese. Con l’abolizione della feudalità, San Severino Lucano si organizzò in Comune e successivamente fu interessato dal brigantaggio. Oggi l’offerta turistica è variegata: resti dell’archeologia industriale dei Mulini, passeggiate tra i vicoli, visite ai musei, prodotti tipici, una natura tutta da scoprire fino al tempio solitario della Vergine del Pollino che richiama tantissimi fedeli. L’area del Santuario rappresenta il punto di partenza ideale per le escursioni sulle vette più alte del Parco. Dai ruderi dell’abbazia del Sagittario al tempio dedicato alla Vergine, numerose sono le testimonianze dell’arte e dell’architettura del luogo. A poca distanza da Mezzana è possibile visitare le sorgenti di Frida, che prima della captazione per l’acquedotto, davano il contributo principale ai diversi opifici ad acqua. Le farfalle fanno bella mostra di se nel Museo Laboratorio Fauna minore. Il Museo della civiltà contadina e quello dell’artigianato, raccolgono le testimonianze della cultura del passato. Nel Centro Visita, una bella esposizione di Cronologia geologico – paleontologico e tre plastici riguardanti il territorio del Parco. Posizionata a poca distanza tra San Severino e la frazione Mancini, e realizzata da Carsten Höller c’è “RB Ride”, una importante opera d’ Arte contemporanea costituita da una giostra panoramica dal movimento lentissimo per favorire la contemplazione dello straordinario paesaggio naturale. L’opera rientra in un percorso di arte contemporanea appositamente realizzato da artisti di fama internazionale, per i paesi del Pollino.

FIORE, IL SINDACO E MEDICO CHE HA INSTAURATO CON I SUOI CONCITTADINI UN RAPPORTO DI “GIUSTA COMUNICAZIONE”

«Mi sono laureato nel 1978 e sono tornato nel mio paese a fare il medico di medicina generale. Nel 1980 ho iniziato ad occuparmi anche di attività amministrativa, candidandomi e vincendo le elezioni con il gruppo di candidati. Sono dunque stato in Amministrazione da Consigliere e da Vicesindaco. Nel 1999 mi sono candidato come Sindaco ed ho ricoperto la carica per 10 anni, fino al 2009. Ho poi interrotto per 5 anni e mi sono ricandidato nel 2014 e ad oggi sono ancora Primo cittadino della comunità di San Severino Lucano. Chiaramente mi sono occupato di attività amministrativa perché sono legato a questo paese, a questi territori, peraltro ho avuto sempre un rapporto bello e di giusta comunicazione con tutta la gente del nostro comune, anche perché ho sempre fatto il medico di medici- na generale. Mi sono occupato anche del Parco del Pollino, dove sono stato vicepresidente per alcuni anni, sono vice- presidente in carica del GAL- La cittadella del sapere».

IL TURISMO E LE PECULIARITÀ DEL TERRITORIO DIVENUTE PUNTA DI DIAMANTE

«Quando sono tornato ho cominciato subito occupandomi di politica ed investire sul discorso del turismo, perché queste aree presentano tante peculiarità e tante emergenze. Avendo la conoscenza di altri posti che avevo visitato durante gli studi universitari, ho subito ipotizzato che lo sviluppo del turismo potesse essere una cosa utile nelle nostre realtà. Ho cominciato quindi ad “investire” politicamente in questa direzione, stimolando le persone a creare strutture ricettive, a diventare guide turistiche, e così di fatto noi oggi abbiamo la nostra economia che è relazionata prevalentemente e soprattutto all’offerta turistica. Da noi fortunatamente la crisi pandemica non ha creato problemi per le presenze turistiche, anche perché non essendo stata interessata questa area da forme di infezione massiccia, ci sono state molte persone che da fuori sono venute qui apposta. In ogni caso, subito dopo la pandemia le presenze in queste nostre aree sono notevolmente aumentate».

LA VALORIZZAZIONE DEL PASSATO CHE SI INTERSECA ALL’ARTE MODERNA

«Nel corso di questi anni ci siamo occupati di aspetti sociali, abbiamo potenziato alcuni servizi come il 118, la Guardia Medica e abbiamo garantito assistenza, sono sorte strutture di ristorazione e recettive, musei, e poi abbiamo investito su elementi di arte contemporanea cercando sempre di integrare ciò che abbiamo di arcaico e che rappresenta la nostra identità con forme di innovazione, penso all’area del Santuario della Madonna del Pollino completamente ristrutturato e alla statua della Madonna di un artista Belga; nei pressi della zona abbiamo la ruota panoramica realizzata da Carsten Höller che è arte contemporanea. In- somma un insieme di situazioni tutte positive. Abbiamo valorizzato antichi percorsi e ricollegandoci alla presenza della Ma- donna del Pollino sono stati realizzati dipinti murari che partono dal paese e attraversando le frazioni creano un percorso mariano di immagini. Abbiamo presentato progetti che so- no stati approvati, chiara- mente rispetto al PNRR va capita la modalità di esecuzione del tutto e il di- scorso di trasferimento delle risorse, perché alcuni problemi ancora non chiari esistono in merito. Sono tanti i lavori messi in campo, la viabilità, la pubblica illuminazione, il museo delle sculture in cera- mica oltre a quello di entomologia, la riqualifica- zione dell’area camping, l’adeguamento del campo sportivo di calcio, un progetto finanziato dalla Regione sull’area Magnano, i “Sentieri del benessere”, insomma tanti gli inter- venti che sono stati realizzati. Oltre a ciò abbiamo inoltre forme legate a capacità di produzione artigianale che non sono state dimenticate, ma che ancora vanno diffuse in maniera più adeguata. Si preparano per esempio anti- chi cesti secondo la tradizione, ma invece si è portato meglio avanti il discorso sulle produzioni agroalimentari, prodotti biologici, formaggi e salumi».

LA NATURA SELVAGGIA INCONTRA I SENTIERI NATURALISTICI

«Abbiamo tanti sentieri: questa parte di territorio è attraversata dal Sentiero Italia; c’è il percorso lento che col trekking portano alla “ruota panoramica” che permette di fare un giro sospesi per 15 minuti ed osservare tutta l’area circostante, la valle del Sinni e la diga di Monte Cotugno da un versante e le alte cime del Pollino dall’altro. Ma nello stesso tempo questo turismo lento lo relazioniamo a tanti altri aspetti quali le guide che accompagnano in giuste passeggiate, e questo per noi è un tema di gran- de rilievo e importanza in cui crediamo già da anni. In effetti oggi vengono confermate tante ipotesi che io da anni cercavo di portare avanti, il discorso di privilegiare queste aree interne e i momenti che permettono il contatto diretto con la natura e viver- la in modo pieno. Poi ci sono i mulini recuperati, quale per esempio quello Iannarelli che apparteneva ad un capitano della Guardia Nazionale che veniva intorno al 1860 inviato in queste nostre aree proprio per debellare e sconfiggere il brigantaggio».

COMUNE BANDIERA ARANCIONE E UN TURISMO CHE AUMENTA DALL’EUROPA E DAL MONDO

«Questa “bandiera arancione” ci viene riconosciuta proprio in ordine alle emergenze naturalistiche che abbiamo nel territorio, dalla capacità di offerta che proponiamo in maniera adeguata e chiaramente questa “bandiera arancione” ci da anche altre possibilità per far conoscere questa nostra realtà, tanto che visitatori e turisti aumentano sempre di più. Abbiamo un turismo fatto di gente che arriva dalle regioni limitrofe, ma rileviamo l’interesse anche di molti turisti che arrivano dai Paesi dell’Europa e del mondo che sono appassionati di natura. Chiaramente cerchiamo anche di animare i momenti di presenze turistiche con eventi e spettacoli, come per la prossima stagione per cui stiamo preparando un calendario: il 21 maggio avremo una corsa nazionale di Trail corto, il 17 giugno il “Cinecibo”, il 15 luglio il Pollino Music Festival, il 5 agosto il concerto “Gezziamoci” e poi stiamo organizzando per settembre un evento musicale con un gruppo di musicisti del- l’area “Radio Lausberg” che suonano strumenti antichi e allo stesso tempo abbiamo creato “Migrazioni sonore” che significa portare i nostri suoni, la nostra identità musicale e i nostri prodotti agroalimentari in tanti paesi stranieri. Sono già stati a Bruxelles, andranno a Parigi, in Québec in Canada, e sempre il 15 settembre avremo anche la presenza di un centinaio di canadesi per sviluppare quelle forme di turismo delle radici. Abbiamo la festa della Madonna del Pollino, un evento che raccoglie persone dalla Calabria e dalla Basilicata, e si svolge nella prima domenica di luglio, con tantissima gente che partecipa ad un evento che unisce religiosità ed elementi pagani, così che tutte le tradizioni vengono portate avanti in maniera adeguata. Poi ci sono gli eventi correlati al- la musica classica, come il Festival di Strozzi, perché qui a San Severino Lucano pare sia nato nel 1615 Gregorio Strozzi. E poi il Festival dei Briganti che ricorda la presenza del brigantaggio sul nostro territorio».

LE OPINIONI DEI CITTADINI

«È una persona che si è sempre impegnata per il proprio comune, ormai da tanti anni è sindaco e penso sia una persona eccellente» ed ancora «siamo contenti, ha fatto tanto per il paese, da tanti anni amministra ed ha fatto cose belle, quindi sì siamo contenti», un altro cittadino aggiunge che «questo sindaco si sta impegnando molto per il turismo, per promuovere il nostro Parco e sta davvero facendo parecchio».

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