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MELFI PRONTA A FARSI ATTRAVERSARE DALLA 106° EDIZIONE DEL GIRO D’ITALIA

La 3a tappa oggi con partenza da Vasto ed arrivo, dopo un percorso lungo oltre 200 chilometri, nella città Federiciana

Ci siamo. Melfi è pronta a ricevere il Giro di Italia. È la terza volta che la corsa ciclistica più importante del- la penisola, fa sede nella città federiciana. La prima fu nel 1992, la Roccaraso- Melfi, allorquando Guidone Bontempi giunse in solitaria, staccando il resto dei fuggitivi, proprio sulle colline che circondano Melfi. Quel giro di Italia lo vinse il grande Miguel Indurain, che regolò i competitor italiani, capitanati da Claudio Chiappucci. Due anni dopo nel 1994, il giro di Italia, sponsorizzato Fiat, fece tappa all’interno dello stabilimento di San Nicola. Tappa per velocisti, che giungeva da Campobasso. A sorpresa si impose Endrio Leoni, sul re delle volate Mario Cipollini. Quell’anno nella famosa tappa dell’Aprica, l’Italia iniziò a conoscere un certo Marco Pantani. Il “ Pirata”, al- l’epoca 24 enne, fece un numero dei suoi, e per la prima volta, mise a dura prova la resistenza di Indurain. Proprio il nome di Marco Pantani, è ancora il più visibile sulle strade del Giro. Un manifesto gigantesco si nota in Via Aldo Moro, dove la carovana passerà a pochi chilometri dal traguardo. D’altronde Marco è ancora saldamente nel cuore di tutti gli appassionati, non soltanto Italiani. Saranno in tanti, presenti in Piazza Archimede, ad attendere l’arrivo della tappa. Molti provenienti anche da fuori regione. Il ciclismo, d’altronde, resta sport nazional-popolare, capace di richiamare folle di appassionati. Il Giro resta un evento di costume, che va ben aldilà dell’esclusivo effetto competitivo-sportivo. Una festa è stata giustamente definita, con il suo calore, il suo colore, l’ampia visibilità. Il tutto assolutamente gratis per tutti. Spettacoli itineranti, a fare da corollario. Ma c’è chi incredibilmente ha voluto guastare questa visione, prendendo spunto dall’arrivo del Giro, per fare polemica politica. Ci riferiamo al consigliere di opposizione Livio Valvano, che attraverso un post pubblico, ha pensato di fare ironia, proprio sull’arrivo del Giro. Per fortuna nessuno gli è andato dietro. La maggioranza, impegnata nell’allestire al meglio la location, strade comprese, perché è Melfi che deve fare bella figura, non chi comanda o chi sta all’ opposizione. Nè tantomeno la gente, che non ha battuto ciglio relativamente ai piccoli ed inevitabili “ sacrifici”, che occorre fare per farsi che l’evento si svolga al meglio ed al massimo delle sue potenzialità. La gente ha ben compreso che si lavora insieme per un evento che capita di rado, in cui è necessario mettersi a disposizione, per superare brillantemente l’esame. Alle spalle c’è un lavoro organizzativo enorme, capillare, difficile. Ma come detto Melfi, è pronta a rappresentare la Basilicata nel contesto di un appuntamento di caratura mondiale. Godiamoci lo spettacolo e mostriamo ancora una volta, che noi lucani, quando vogliamo non siamo secondi a nessuno

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