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AZIONE BIPOLARE, ORA TOCCA ALLA DIGA DI MONTE COTUGNO

Consiglieri regionali pugliesi «sull’acqua sprecata»

Dighe piene in Basilicata. Nei sei invasi operativi della regione attualmente sono raccolti circa 465 milioni di metri cubi d’acqua, una quindicina in più rispetto allo scorso anno. Anche per la prossima estate, quindi, Puglia e Basilicata avranno acqua a sufficienza, cosa non scontata vista la situazione preoccupante in altre aree del Paese. Persiste però, e va evidenziato, il problema della ridotta capacità d’invaso, conseguenza delle limitazioni di carattere tecnico e strutturale che costringe ormai da anni a svuotare regolarmente quasi tutti i bacini lucani. Nel solo invaso di Monte Cotugno, uno tra i più grandi d’Europa, da gennaio saranno andati persi oltre un centinaio di milioni di metri cubi d’acqua. Un vero peccato, per- ché le piogge regolari ed abbondanti dell’ultimo semestre sul nostro territorio avrebbero permesso di portare al massimo livello questa e tutte le altre dighe della regione. La questione però strutturale non è passata inosservata ai consiglieri regionali pugliesi di Azione Fabiano Amati, Sergio Clemente, Ruggiero Mennea e al responsabile regionale di Azione del dipartimento Acqua e depurazione Nicola Di Donna che senza mezzi termini denunciano come: «Continuiamo a buttare a mare miliardi e miliardi di litri di acqua per alleggerire cinque dighe bisognose di lavori già finanziati ma in clamoroso ritardo e da una di queste – Monte Cotugno – solo una piccolissima parte in eccesso è utilizzata (ma solo per sperimentazione) per riempire l’inattiva diga Pappadai; un’opera idraulica terminata tanti anni fa e che potrebbe invece servire sia al servizio irriguo che al potabile, attraverso un accordo tra Consorzio di bonifica e AQP. Uno scenario incredibile. Si butta l’acqua a mare – in attesa di lamentarsi in concomitanza con la prossima siccità -, non si giunge a concludere nessuna attività per garantire il riempimento della diga e non si procede in conseguenza a realizzare il potabilizzatore di San Paolo per rendere potabile l’acqua invasata. In altre parole, si perde risorsa idrica a portata di mano, senza avere un bilancio idrico puntuale in grado di valutare il fabbisogno aggiuntivo e quindi an- che l’investimento di 100milioni per la realizzazione del dissalatore del Tara». «Stiamo aspettando la prossima contabilità sul delitto dello spreco d’acqua, ma nei mesi scorsi abbiamo già buttato a mare 35 miliardi di litri per alleggerire le dighe di Monte Cotugno, Pertusillo e Conza, perché assoggettate a una decisione del registro dighe di riduzione del limite d’invaso, a causa della mancata realizzazione di varie opere di adeguamento sismico e manutenzione. E tutto questo nonostante si disponga delle risorse per effettuare i lavori. Ad esclusione delle quantità di acqua che si stanno sprecando in queste ore, ecco il dettaglio analitico per le cinque dighe d’interesse per la Puglia, comprendendo quantità di massimo invaso, riduzione della capacità di raccolta, finanziamento per lavori e risorsa sprecata. Diga di Conza della Campania: massimo invaso 61,81 miliardi di litri d’acqua; invaso autorizzato 45,50 miliardi; si sprecano, quindi, un potenziale di 16,1 miliardi di litri l’anno, nonostante un finanziamento per manutenzione di 2 milioni di euro. Nell’ultimo anno e prima degli eventi di questi giorni, sono stati buttati a mare 51 miliardi di litri, per manovre di alleggerimento. Diga del Pertusillo: massimo invaso 155,00 miliardi di litri d’acqua; invaso auto- rizzato 104,72 milioni; si sprecano, quindi, un potenziale di 50,28 milioni di metri cubi, nonostante un finanziamento per manutenzione di 1,5 milioni di euro. Nell’ultimo anno e prima degli eventi di questi giorni, sono stati buttati a mare 48 miliardi di litri, per manovre di alleggerimento. Diga di Monte Cotugno: massimo invaso 480,70 miliardi di litri d’acqua; invaso autorizzato 285,70 miliardi; si sprecano, quindi, un potenziale di 195 miliardi di litri, nonostante un finanziamento per manutenzione di 5 milioni di euro. Nell’ultimo anno e prima degli eventi di questi giorni, sono stati buttati a mare 67,8 miliardi di litri, per manovre di alleggerimento. Diga Saetta: massimo invaso 3,48 miliardi di litri; invaso autorizzato 2,53 miliardi; si sprecano, quindi, un potenziale di 0,95 miliardi, nonostante un finanziamento per manutenzione di 2,5 milioni di euro. Nell’ultimo anno non sono state effettuate manovre di alleggerimento. Diga del Locone: massimo invaso 118,49 miliardi di litri d’acqua; invaso autorizzato 57,00 miliardi; si sprecano, quindi, un potenziale di 61,49 miliardi di litri, nonostante un finanziamento per manutenzione di 1,5 milioni di euro. Nell’ultimo anno non sono state effettuate manovre di alleggerimento» concludono.

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