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ACQUA, AZIONE BIPOLARE: BOTTA E RISPOSTA TRA PITTELLA E COVIELLO

L’uno provoca, l’altro si dissocia dai colleghi pugliesi

Pensiero e azione vanno di pari passo, il primo produce il secondo e dalla qualità del primo è determinata la coerenza del secondo. Quando c’era il pensiero e dove ci sono i partiti di solito pensiero e azione di ogni partito vanno nella stessa direzione in ogni luogo. Se così non è ci si trova davanti ad una schizzofrenia politica che non può che essere dannosa. Era questo l’incipit di un ottimo pezzo di Massimo Dellapenna qualche giorno fa su queste colonne.

AZIONE A CASACCIO

Scriveva Dellapenna che: il partito di Calenda ha scelto nel suo nome di rifarsi all’azione, evidentemente ha dimenticato il pensiero logico e coerente producendo aporie e contraddizioni logiche che lasciano il vuoto del dubbio e l’incomprensibilita’ della posizione politica. Sulla questione acqua Azione Basilicata agisce in modo difforme da Azione Puglia quasi che la mano destra non deve sapere ciò che fa la mano sinistra. E, così, mentre i calendiani lucani si elevano a sostenitori della politica di Bardi sulla pretesa del pagamento dell’acqua (rivendicando la primogenitura della iniziativa), i calendiani pugliesi vivono di distinguo e differenze. Dalla Puglia il partito di Calenda ci tiene a fare sapere che le risorse date alla Basilicata in compensazione non potranno essere usate per ridurre il costo della bolletta ai lucani né per attività diversa da quella che loro ritengono essere giusta. Non sappiamo sul punto come la pensi Azione lucana alla quale va dato atto del merito di aver difeso il diritto lucano al pagamento ma che ancora non si è pronunciata sulla destinabilità delle somme.

IL SILENZIO DI AZIONE BASILICATA

Azione lucana aveva promesso di intervenire a chiarimento sul punto, dopo i nostri articoli. L’imbarazzo però creato dalla politica dei due forni (quello lucano è quello pugliese) ha consigliato evidentemente la consegna del silenzio, almeno a mezzo stampa. Perché Pittella, in commissione regionale sul bilancio proprio non ce l’ha fatta a tacere quando il capogruppo di FdI lo ha punzecchiato sul tema. Coviello all’ennesimo rimbrotto di Pittella aveva ammonito: «Non ne sto facendo una questione politica, sennò altrimenti dovremmo chiarire e parlare dei consiglieri regionali di Azione della Regione Puglia che ci hanno detto come dobbiamo utilizzare i soldi», invitando l’Assise a rimanere sui temi tecnici a cui la commissione è chiamata. A quel punto Pittella ha vuotato il sacco e riferendosi al suo partito pugliese ha sbottato: «Non deve dire mica a noi che cosa dobbiamo fare». Ci avevamo visto bene allora, è un Azione a due regimi: in Puglia non vuole onorare i debiti con la Basilicata a cantando le scuse più disparate, come quella inerente a come vengono spesi i soldi, mentre quella lucana non vuole che i colleghi mettano becco. Una confusione nel partito di Calenda, che quantomeno ci consegna il dato di un Vitel contrario ad intromissioni esogene nella gestione delle nostre risorse. Magra consolazione, ma è meglio di niente!

Di Gustavo Limone

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