AbruzzoCronaca

SULMONA, TELEFONINI IN CARCERE

Agente penitenziario ai domiciliari, accusato di aver fatto entrare cellulari dietro le sbarre

Il tribunale del riesame dell’Aquila concede gli arresti domiciliari all’agente penitenziario di 53 anni, originario di Campobasso ma residente a Sulmona, finito sotto la lente della magistratura per aver introdotto tre micro cellulari nel carcere di massima sicurezza destinati, secondo l’accusa, ai detenuti. I giudici aquilani hanno accolto l’istanza dell’avvocato difensore e hanno sostituito la custodia cautelare in carcere con la misura degli arresti domiciliari. Secondo la difesa la violazione della norma, ovvero l’accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, appare chiara ma non vi sarebbe prova che quei telefoni erano destinati ai detenuti. Da qui l’alleggerimento della misura cautelare

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