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PALAZZO SAN GERVASIO, VIA I QUADRI DALLA PINACOTECA: È SUBITO BUFERA

L’ex conservatore Saluzzi denuncia l’accaduto. Il sindaco Festino e il nuovo responsabile Sotera replicano: «Dobbiamo effettuare lavori al sistema di videosorveglianza»

PALAZZO SAN GERVASIO. La Pinacoteca “Camillo d’Errico” è ormai da anni il punto di riferimento culturale non solo della cittadina ma anche di tutto l’Alto Bradano e della regione. Sotto la gestione con impegno, passione, amore e solerzia di Mario Saluzzi, la Pinacoteca ha raggiunto traguardi inaspettati e si è fatta conoscere fuori dai confini regionale e nazionali. Ora Mario Saluzzi non è più il Conservatore, al suo posto c’è Salvatore Sotera. Saluzzi ha denunciato nei giorni scorsi la chiusura della struttura per il ponte del 25 aprile e primo maggio cosa, a detta sua, mai accaduta prima: «Zitti zitti vanno via tutti i quadri della Pinacoteca, così per il ponte del 25 aprile e del 1° maggio sono giustificati a restare chiusi. Adesso attendiamo la data di apertura della nuova mostra e di quanti quadri sarà composta. Speriamo che la “Colomba del Maestro di Palazzo” resti dov’è». Un messaggio al vetriolo che ha immediatamente portato Sotera, Conservatore, e Festino, sindaco, a replicare e chiarire il perchè i quadri abbiano lasciato la struttura. «Saranno effettuati i lavori ai sistemi di video sorveglianza e antifurto, forse chi c’era prima non lo considerava importante. La nuova mostra sarà regolarmente aperta i primi di giugno» ha affermato Sotera. «In qualità di Presidente del CdA, con grande soddisfazione, comunico che è iniziato il processo di rinnovo dell’offerta culturale della nostra Pinacoteca. La nuova mostra avrà un concept assolutamente innovativo in un contesto pronto ad accogliere le nuove opere in assoluta sicurezza. Per poter realizzare il nuovo progetto, quest’oggi, la vecchia collezione tornerà a Matera. L’avvicendamento contemporaneo tra i dipinti del- la vecchia mostra e quella nuova non è sta- to possibile in quanto si è reso necessario che le sale fossero vuote per realizzare un nuovo sistema di sicurezza all’avanguardia e in linea con gli standard richiesti per ospitare le straordinarie opere della nostra importante collezione. Al termine dei lavori, le nuove opere raggiungeranno le nostre sale e saranno pronte a scrivere una nuova e gloriosa pagina della storia dei nostri capolavori» ha, invece, spiegato il sindaco Festino. «Senza alcun dubbio il nostro unico obiettivo è riportare tutte le opere a Palazzo e i suddetti lavori vanno spediti verso quella direzione per essere pronti ad ospitarle e non da- re alibi a nessuno per impedire ciò. – conclude Festino – Un grande grazie a tutti co- loro che seguono con passione e amore le vicissitudini del nostro inestimabile tesoro a prescindere dai posizionamenti e dalle strumentalizzazioni». Per il momento la querelle termina qui an- che se Mario Saluzzi promette di vigilare sulle attività poste in essere dalla nuova “governance”.

Rosamaria Mollica

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