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«NO AI DIKTAT DI MACCHIA»

Stadio Viviani ed ex Enaoli in concessione per 20 anni, a Cronache la risposta di Napoli. Il richiamo del vice sindaco al patron del Potenza: «Ragioniamo, ma senza imporre decisioni»

«Dal Comune voglio in concessione lo stadio Viviani per 20 anni altrimenti lascio tutto» così ha esordito il patron del Potenza Calcio Donato Macchia ad un mese dalla scadenza dell’intesa per questa stagione calcistica. Una affermazione forte che sembra quasi un ultimatum all’Amministrazione Guarente. Da anni si parla della riqualificazione dello stadio cittadino senza però mai giungere ad un vero e proprio progetto e ora il tema torna alla ribalta con le dichiarazioni del proprietario della squadra calcistica che dal suo ingresso in società, non ha mai fatto mistero dell’intenzione di migliorare il “Viviani”. Intento apprezzabile se non fosse per il modo in cui è stato esposto. Donato Macchia fa riferimento ad un incontro con l’Amministrazione comunale che sembrerebbe non essere mai avvenuta. «Non è pervenuta nessuna richiesta da parte di Macchia. – ha affermato il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici del Comune di Potenza Michele Napoli, contattato telefonicamente – Questa ipotesi non è stata mai oggetto di discussione all’interno della maggioranza nè tanto meno in Giunta. Ritengo che le dichiarazioni siano frutto di una sua volontà che però non si è tramutata in una richiesta formale avanzata al Comune di Potenza. Qualora ciò accadesse, ne discuteremo all’interno della maggioranza». Entrando poi nel merito del linguaggio utilizzato, Napoli ha sottolineato: «Il modo utilizzato è sbagliato a mio avviso. Siamo aperti al confronto e questa Amministrazione è ben felice di ricevere proposte da parte di privati che vogliono investire nella città ma lo si deve fare come si conviene e non attraverso un ultimatum. Si presenta un progetto, concreto, reale e fattibile e si intavola un confronto, avviando una discussione seria sul probabile investimento. Porre invece delle condizioni è totalmente sbagliato. Questo modo di fare non è concepibile e questa Amministrazione non si lascerà imporre decisioni di sorta». Tra gli “investimenti sostanziosi” annoverati dal Patron del Potenza Calcio c’è il rifacimento ex novo della parte sottostante la tribuna centrale, con area ristornate, relax e palestra, l’avvio dei lavori per una sala stampa situata a lato degli spogliatoi, il rinnovamento e allargamento del settore distinti, la copertura con i pannelli solari che renderà lo stadio green, l’adeguamento del manto in erba sintetica alla modalità mista, secondo i parametri che potrebbero consentire di ospitare eventi internazionali. In questo caso però bisognerà allargare il campo di 4 metri, ciò significa investire tempo ma soprattutto avere la possibilita di usufruire di una struttura alternativa per non «sottoporre il nuovo tappeto a troppo uso» ed è qui che entra in campo la richiesta di Macchia di allargare la convenzione ventennale anche alla struttura ex Enaoli che necessita anch’essa di interventi per poter essere utilizzata. Macchia ha puntato in alto nella sua richiesta che, ricordiamo, pare non sia mai stata formalizzata, forse però questa volta ha puntato troppo in alto? Ai posteri l’ardua sentenza.

Rosamaria Mollica

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