SONO LISTE ELETTORALI O DI COLLOCAMENTO?
La riflessione di Antonella Pellettieri
In Basilicata, su 14 paesi al voto per le elezioni del nuovo sindaco e dei nuovi consiglieri vi sono circa 400 candidati distribuiti su 31 liste: di essi circa 250 sono uomini e circa 150 donne. Dei 31 sindaci candidati solo 7 sono donne. Siamo migliorati notevolmente cercando di raggiungere la parità di genere, a Genzano e Pietrapertosa vi sono solo candidate sindaco donne, due a Lagonegro e una a Scanzano e, dunque, solo in 4 paesi su 14 ci sono liste con candidate donne sindaco. Vi raccomando donne votate le altre donne, quelle brave e capaci, ovviamente, ma bravi e capaci devono essere anche gli uomini che desiderano essere votati. In un paese si è candidata solo una lista… sono i duri sintomi dello spopolamento? Sono importanti queste elezioni specie nei paesi a rischio spopolamento, chissà cosa potrà succedere fra 5 anni e quanti saremo in Basilicata. Le 31 liste all’apparenza sono civiche ma, in realtà, evidenziano un forte bipolarismo e alcune sono l’unione di scontenti e delusi da destra e da sinistra che si sono uniti perché in lotta con i loro partiti di appartenenza. Conta poco l’ideologia o le idee, conta solo appartenere a gruppi di potere “bipolari”. Non ho ancora potuto osservare i logo scelti e i nomi dati alle liste. Ecco le liste sono elettorali e spero non di collocamento. Perché continua a succedere che si sceglie di “scendere in campo” per cercare lavoro che al Sud manca, eccome se manca. E così succede che individui, donne o uomini, senza nessun lavoro o esperienza lavorativa e senza avere titoli di studio che implicano anni di studio, si facciano avanti prepotentemente e sciorinando la loro mercanzie e mostrando quella capacità che hanno ben sviluppato e cioè di sapersi vendere: vendere fumo, vendere apparenza e nessuna preparazione. Altri sono solo vanesi che è dote fondamentale e necessaria per intraprendere la carriera politica. Cursus honorum? Magari! Nell’antica Roma i cittadini rivestivano cariche pubbliche, ciascuno nella propria condizione: potrebbe essere una forma di democrazia da utilizzare anche a nostri giorni! Oggi, spesso, ci lamentiamo che le cariche politiche sono affollate da veri incapaci ma, come in tutte le democrazie, sono una fedele rappresentazione della base…
Di Antonella Pellettieri