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LA VIA CRUCIS E I RITI PASQUALI

“La forma della croce” rievoca la passione del venerdì santo con immagini figurate ed allegoriche: l’incontro è metaforicamente rappresentato dall’incrocio di due aquile

Domani, in occasione del venerdì santo, a Castronuovo di Sant’Andrea andrà in scena la “Via Crucis-Forme della Croce” di Giuseppe Salvatori. Un artista che con la sua sensibilità e con un lavoro di ricerca, che spazia tra le pieghe dell’anima e quelle della natura, cerca attraverso l’arte la rievocazione della Passione cristiana per poi aprirsi alla luce della Resurrezione. Arte e fede ogni anno si incontrato a Castronuovo in occasione delle festività pasquali, dove un artista contemporaneo interpreta la sequenza murale della passione di Gesù, con un’intensa partecipazione dei cittadini che, durante la processione, assistono alsuo momento più emozionante caratterizzato dall’incontro del Figlio morto con la Madre, rappresentato dalle due statue in cartapesta del XVIII secolo. La rievocazione nelle vie del borgo partirà dalle ore 17.30 fino alle 23.00 e sarà l’occasione per apprezzare ciò che le istituzioni locali stanno portando avanti con lungimiranza, a favore della cultura e del loro territorio .Le opere di Salvatori rappresenteranno tutte le stazioni, significative alcune di esse, come la rievocazione della IV stazione, dove avviene l’Incontro tra Gesù e la madre. L’incontro è metaforicamente rappresentato dall’incrocio di due aquile in volo che, con alispiegate (l’aquila è simbolo cristologico) evocano l’immagine della croce in cui è inscritta, nel segno del destino, una croce più piccola. Un bracciale/corona d’oro le stringe lievemente. Nel disegno si apre una piccola testa di Cristo appena lambita dalla stella(simbolo mariano) e il cui riflesso è ancora una Croce. Un profilo femminile azzurro si affaccia come testimone di un dolore universale tutto materno. Nella XI stazione la crocifissione di Gesù viene rappresentata da un ramo dalle foglie a forma di cuore che scende per incrociare il chiodo. A rappresentanza delle stimmate una foglia d’oro. La stazione XII, la più commovente, rievoca invece la morte di Gesù. A rappresentarla una croce di rose che si salda ad una scarnificata spina dorsale( ciò che sostiene il corpo morto del Dio sulla Croce)che disperando nella sua fine, si è fatto totalmente uomo. Un’altra stazione significativa è la numero XIII, dove Gesù è deposto dalla Croce. Due profili ( i testimoni) aprono e racchiudono la scena della deposizione dalla Croce. La stella (che allegoricamente rappresenta Maria) è saldata alla collana che simboleggia il Cristo. In alto, in oro, vi è la cavalletta, simbolo biblico della redenzione dei popoli. Ed infine, nella stazione XIV, Gesù è deposto nel sepolcro. A rappresentanza del sepolcro vi è un confessionale dal colore viola, quello della passione, che è la chiesa fondata in Cristo. Una pianta, la stessa della prima stazione, s’adagia al suo centro come epilogo della lunga sequenza del cammino del Dio fattosi uomo. Una lucertola d’oro sostiene la composizione con la sua carica simbolica di resurrezione e di rinnovamento di ogni cosa.

Di Anna Tammariello

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