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CRIMINOLOGA FRANCO: OLINDO E ROSA SONO GLI AUTORI DELLA STRAGE DI ERBA

“La Statement Analysis ci conferma che Olindo e Rosa sono gli autori della strage di Erba.
Noi analisti partiamo dal presupposto che la gente parli per essere compresa, Olindo e Rosa non hanno mai negato in modo credibile di essere gli autori della strage”

UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE CON LA SQUISITA COLLABORAZIONE DELLA CRIMINOLOGA DOTTORESSA URSULA FRANCO 

Dottoressa URSULA FRANCO

CRIMINOLOGA FRANCO: OLINDO E ROSA SONO GLI AUTORI DELLA STRAGE DI ERBA

Olindo Romano e Rosa Bazzi rimpiangono di aver confessato perché credono che, pur avendo compiuto la strage, se non avessero confessato avrebbero potuto farla franca.

Dottoressa Franco, Olindo Romano e Rosa Bazzi sono vittime di un errore giudiziario?

No. Olindo Romano e Rosa Bazzi sono gli autori della strage di Erba e sono due cosiddetti “mostri“, “mostri” perché capaci di atti riprovevoli e perché privi della capacità di provare empatia, senso di colpa e rimorso. All’epoca dei fatti erano in preda ad un disturbo psicotico condiviso, detto anche folie à deux, una sindrome che si riscontra prevalentemente nei nuclei familiari e generalmente coinvolge due persone.
In estrema sintesi: una convinzione paranoica o delirante del soggetto dominante, in questo caso Rosa, viene trasmessa all’altro che vive in modo passivo e dipendente la relazione.

Ci spiega il perché rimpiangono di aver confessato?

Rimpiangono di aver confessato perché credono che, pur avendo compiuto la strage, se non avessero confessato avrebbero potuto farla franca.

Che cosa si evince dalle intercettazioni ambientali?

La loro colpevolezza. Le intercettazioni ambientali non sono interessanti solo per ciò che i due coniugi hanno detto, ma anche per ciò che non hanno detto e che ci saremmo aspettati che dicessero. Aggiungo che, dopo aver compiuto la strage, i due coniugi, in specie la Bazzi, per circa un mese, vissero in uno “stato di esaltazione” dovuto all’act out del loro piano criminale e all’errato convincimento di aver compiuto la strage perfetta. Lo si evince dalle intercettazioni ambientali durante le quali si prendono gioco degli inquirenti e dal seguente invito di Olindo a Rosa durante un colloquio in carcere: “Tu cerca di ricordarti tutto quello che abbiamo fatto, pensa a tutto quello che abbiamo fatto e tutto… Mm? Tu quando ti senti un pochino triste pensa a quello e vai avanti, non lasciarti andare. Mm? Prometti?”, parole che provano che i due coniugi traggono godimento e la forza di andare avanti dal rivivere la strage.

In questo scambio tra Rosa e l’amica Nanda emerge il convincimento di Rosa di aver compiuto la strage perfetta:
Amica: Non lo so, secondo me vi conviene cominciare a pensare di nominare un avvocato serio.
Rosa: Ma non abbiamo niente da temeeere, se ci chiamano, per l’amor del cielo,… però prendere un avvocato, no, Nandaa.
Nanda: Eh lo so Rosy ma…
Rosa: Cioè io sono sicura che non abbiamo da… niente da temere, ooooh.

Si notino “Ma non abbiamo niente da temeeere” e “io sono sicura che non abbiamo da… niente da temere, ooooh

Perché Rosa non nega di aver compiuto la strage, ma dice soltanto “non abbiamo niente da temere”? Non nega per non mentire e dice di non avere niente da temere perché è convinta di aver compiuto la strage perfetta.

Che può dirci del mancato reperimento di sangue delle vittime a casa dei due coniugi?

È stato Olindo a dire “Io non avevo tutto il sangue che dicono, un po’ in faccia, un po’ sui pantaloni”

È un luogo comune credere che in casi come questi gli assassini si allontanino dalla scena criminis intrisi di sangue, la casistica docet.
Il sangue presente sulla scena criminis fuoriuscì in massima parte non nell’immediatezza del ferimento.

Che può dirci sull’imprecisione delle loro confessioni?

Le confessioni di Rosa e Olindo furono imprecise non solo a causa di un’amnesia di fissazione dovuta al ritmo con cui si svolsero i fatti la sera del quadruplice omicidio, ma anche perché entrambi cercarono di coprire il ruolo dell’altro attribuendosi tutti e 4 gli omicidi ed il tentato omicidio di Frigerio.
Lo stress colpisce tutti, anche gli assassini, e può produrre un disturbo del processo di memorizzazione di comune osservazione, ovvero il blocco della memorizzazione a lungo termine che impedisce ai ricordi, fissati inizialmente nella memoria a breve termine, di imprimersi in quella a lungo termine. Questa forma di amnesia, definita psicogena, è un sintomo di facile riscontro in soggetti che hanno subito un evento emotivamente stressante ed è collegata ad una alterazione dei processi di registrazione mnestica (amnesia di fissazione).
La traccia mnestica, una volta formatasi, richiede un certo tempo per essere consolidata e quindi ritenuta, attraverso meccanismi biochimici. Si riconoscono due distinti stadi nel processo di formazione della memoria, lo stadio della memoria a breve termine (memoria primaria), durante il quale si formano le tracce mestiche, ma solo temporaneamente, e lo stadio della memoria a lungo termine (memoria secondaria), in cui le tracce si consolidano e vengono ritenute in codici mnestici più duraturi. La durata della memorizzazione di un dato materiale mnestico dipende da molti fattori, ripetizioni, associazioni, affettività del soggetto, livelli di vigilanza, attenzione, attività svolta dal soggetto tra il momento dell’apprendimento e quello della rievocazione. Se il soggetto è impegnato in attività intellettive la ritenzione è minore di quella di un soggetto a riposo, questo a causa dell’effetto frenante che nuovi elementi esercitano su quelli appresi precedentemente (La memoria, pag.128, Manuale di Psichiatria, Pietro Sarteschi e Carlo Maggini).

Rosa Bazzi durante un’udienza ha detto: “Ho cercato di difendermi più che potevo, lui (Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna ndr) mi ha preso, mi ha sbattuto sul divano, mi ha strappato i vestiti, mi ha detto che avevo un corpo molto più bello di sua moglie e mi ha strappato le mutandine, lui si è abbassato i pantaloni e ha fatto quello che aveva da fare, niente… cioè…. ha detto che lui… non ce la faceva più a stare senza toccarmi, perché ha detto, fa… che voleva ammazzare l’Olindo, perché ha detto che io avevo da essere sua moglie, lui ha detto chee… era una cosa bellissima, perché ha detto che lui mi voleva a tutti i costi e rideva, perché ha detto, fa: “non sono mai venuto così veloce con la Raffaella”, che può dirci?

Rosa Bazzi non raccontò del rapporto sessuale con Azouz per apparire seminferma, la relazione con Azouz rientrava nelle sue credenze illusorie. In caso di disturbo delirante il funzionamento psicosociale del paziente non appare compromesso in modo marcato e il paziente appare lucido sebbene sia incapace di valutare oggettivamente il sistema di credenze illusorie da cui ha origine il delirio. Le confessioni sono invece credibili in quanto la strage compiuta rientra nel dato di realtà, così come la cena da McDonald’s.

Dall’analisi di interviste ed intercettazioni dei due rei confessi condannati in via definitiva cosa emerge?

La Statement Analysis ci conferma che Olindo e Rosa sono gli autori della strage di Erba.
Noi analisti partiamo dal presupposto che la gente parli per essere compresa, Olindo e Rosa non hanno mai negato in modo credibile di essere gli autori della strage.

Negare in modo credibile significa negare di aver ucciso la/le vittima/e di un omicidio, “io non ho ucciso Raffaela Castagna”, “io non ho ucciso il piccolo Youssef”, “io non ho ucciso Paola Galli”, “io non ho ucciso Valeria Cherubini”, “io non ho sgozzato Mario Frigerio” sono negazioni credibili e non sono mai state pronunciate né dalla Bazzi, né dal Romano.

Ci faccia alcuni esempi

Quando Olindo Romano dice “Noi non abbiamo ucciso nessuno” non solo non nega di aver compiuto la strage, ma lascia spazio a “finché non abbiamo compiuto la strage

Quando Rosa Bazzi dice “Io e l’Olindo non siamo mai saliti, non abbiamo fatto niente” non nega di aver compiuto la strage.

Quando Rosa Bazzi dice “è meglio… due stupidi in carcere cheee… ammettere che ci sono degli assassini a spasso” non nega di aver compiuto la strage con Olindo, non dice che lei e Olindo sono i “due stupidi in carcere” e neanche che gli autori della strage di Erba sono “a spasso” 

Infine, da dove fuggirono Olindo e Rosa?

Dalle scale prima che arrivassero i soccorritori. I soccorritori evidentemente raggiunsero il pianerottolo dopo che i due coniugi si erano dileguati.
È facile smontare le ipotesi alternative, se infatti a compiere la strage fosse stato un altro soggetto e i soccorritori fossero arrivati mentre uccideva la signora Frigerio, questo fantomatico assassino alternativo sarebbe comunque dovuto scappare dalle scale.

Dottoressa che può dirci ancora riguardo alle confessioni?

C’è un dato dirimente riguardo alle confessioni di Olindo e Rosa ed è quello relativo alle armi usate, le confessioni sono sovrapponibili su questo punto, ovvero entrambi riferirono che Rosa usò un coltello e Olindo una spranga. Quando i due coniugi si confrontarono sulle confessioni erano intercettati pertanto sappiamo che non si accordarono su cosa dire, dunque è chiaro che entrambi riferirono la stessa cosa semplicemente perché le cose andarono proprio così, ovvero Olindo colpì le vittime con una spranga e Rosa con un coltello.

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