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INAUGURATA LA MOSTRA PER I “50 ANNI DELLE RADIO IN FM” IN RICORDO DI NINO

Presso la Biblioteca comunale fino al 31 agosto sarà possibile scoprire i ricordi di quella stagione che portò in tutta Italia giovani tra la clandestinità ad esplorare le “Radio Libere”. L’esposizione di Sapri è dedicata al potentino Bonaventura Postiglione pioniere delle libere emittenti ed è organizzata da Luppino della REA: «Un’occasione per far riflettere»

È stata inaugurata sabato nei locali della Biblioteca comunale “Biagio Mercadante” a Sapri – in provincia di Salerno – la Mostra “50 anni di Radio in Fm, nel ricordo di Nino Postiglione”, primo pirata-pioniere in Italia delle epiche “Radio Libere”. «Ma libere veramente», come cantava e continua a cantare tutt’oggi Eugenio Finardi raccontando di quelle stagione di libertà di espressione e di impresa, che caratterizzò, dal punto di vista sociale, politico e culturale il Bel Paese dagli anni ‘70 in poi. La mostra è stata organizzata dallo storico speaker radiofonico e giornalista saprese Tonino Luppino – Consigliere Nazionale della REA (Radio Televisioni Europee Associate) – e resterà aperta fino al 31 agosto. Luppino ritiene che «questa mostra possa essere un’occasione per far riflettere i giovani su una stagione di grande libertà che ha caratterizzato i decenni a venire dal punto di vista sociale, culturale e politico». «È per me sempre motivo di emozione – osserva il Consigliere Nazionale della REA – ricordare quella fantastica stagione di libertà, che onorò gli articoli 21 e 41 della nostra Costituzione Repubblicana. Ed è sempre bello comunicare, soprattutto ai giovani, che la prima Radio in Fm è nata al Sud, cioè a Potenza, grazie al mitico Nino Postiglione, volato in Cielo nel 2013, che ha tolto la primogenitura radiofonica a Radio Milano International e Radio Parma». Non si tratta – dunque – solo di una mera celebrazione della storia delle Radio Libere, ma anche di un’occasione per riflettere sull’importanza della libertà di espressione e della diffusione delle idee in una società democratica come quella italiana, oggi date finanche troppo per scontate e abusate tra social media ed altre diavolerie 2.0.

LA STORIA DELLE RADIO LIBERE

L’esposizione – dedicata a quello che venne definito l’“Istrione Lucano” dell’Etere, Bonaventura Postigione – racconta i 50 anni (1973-2023), della Radio attraverso una raccolta di foto, immagini, video, quadri esplicativi e radio d’epoca – messe a disposizione dal collezionista di apparecchi radiofonici Nicola Spolzino di Sala Consilina – ricordi di quella stagione che portò un manipolo di giovani esploratori in tutta Italia, e quindi anche nei piccoli paesi del Cilento – e nel caso di Postiglione, in Basilicata – ad opporre con pochi mezzi e tanta passione le loro programmazioni e le loro selezioni musicali al dominio imperante della Rai, tra clandestinità e sperimentazione. Erano gli anni ‘70 quando, infatti, anche Nino Postiglione – tra gli altri – decise di scommettere sulla Radio: quel potente mezzo di informazione che attraverso le frequenze fm poteva portare ovunque la voce di un popolo, le proprie idee, le proprie istanze e le proprie storie. Ed era il 1973 quando iscrisse la sua “Radio Potenza Centrale Uno” alla Camera di Commercio di Potenza e dalle montagne potentine trasmetteva con lo pseudonimo di Istrione. Un’avventura pericolosa, ma sicuramente coraggiosa e stimolante che poi è stata legittimata nel 1976 con la sentenza della Corte Costituzionale che pose fine al monopolio Rai. Ed è proprio alla luce di tutta questa storia, che è bene ricordare come anche questa mostra a lui dedicata è solo l’ennesimo riconoscimento destinatogli.

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