POLITICA REGIONALE, COSTANTI E VARIANTI

LE COSE MERAVIGLIOSE DELLA POLITICA LUCANA

Ci sono cose meravigliose nella nostra regione. E non mi riferisco solo alle stupefacenti bellezze lucane, ma anche con un po’ di ironia al contenuto del dibattito pubblico. A partire da quello politico. Sono mesi che facciamo analisi e previsioni e purtroppo, non appaia poco modesto, i fatti continuano a darci ragione. Anche di più di come alcune valutazioni previsionali potrebbero contenere. La Basilicata delle intraprese e delle imprese nella sostanza sembra prendere le distanze dal “potere” politico.

ANCORA SU CONFINDUSTRIA

In effetti Confindustria della Basilicata crocevia di rapporti storici e consolidati con buona parte della classe dirigente lucana sembra collocarsi in un “limbo” autonomo. I vertici ed i tecnici come gli aderenti della maggiore organizzazione imprenditoriale erano notoriamente e limpidamente collegati alla gloriosa storia del centro sinistra. L’aneddotica sul tema sarebbe lunga. Mettersi nel limbo per loro significa aprirsi ai nuovi interlocutori. Oggi come sempre guardano al “Governo” ed in attesa di registrare lo sconcludente risultato dei campi larghi lucani si distanziano ed apro- no, con garbo ed intelligenza, a Bardi ed al Governo nazionale. A Matera solo in pochi, superficiali ed illusi, presenti in sala non hanno capito la nuova linea di marcia.

IL GIOCO A CARTE CONFUSO DEL CENTRO SINISTRA

La sintesi del dibattito sulla nostra rete di autorevoli dirigenti del campo all’opposizione ha manifestato tutto il coacervo di distingui, differenze, allusioni alternative, difficilmente superabile. Cifarelli gioca a coppe, i Verdi rispondono a bastoni. I civismi vari continuano a giocare a spade. La cosa meravigliosa è che Zullino da Venosa lancia una intemerata accusa a Bardi, invitandolo a dimettersi. Tant’è! Si dovrebbero dimettere dal dibattito inutili figuri che hanno animato e continuano a farlo la politica lucana. Ci permettiamo di segnalare: superficialità, evanescenza e nulla molti- plicato a niente nella cronaca politica del consiglio regionale. Ci sembra che in tanti vedano il mondo capovolto.

ANCORA IL PD

Alla domanda incombente di che succede nel Pd qualcuno sa rispondere? Il nuovo segretario regionale che si insedia che fatica sta facendo? Lavora ad un’epico rilancio programmatico del partito o fa il gioco so- lito dell’acrobata fra tanti militi noti di quel sistema. Da Matera a Potenza, da Articolo Uno (ex) ai vertici delle quattro mozioni congressuali, che mappa utilizza per orientarsi? Un labirinto depistante e senza uscite.

BARDI

In questo tempo la linearità e la semplicità sono le cose più potenti. E chi le maneggia meglio senza tema di smentita è il Presidente della Regione. Non sottovalutiamo i movimenti patinati ed insidiosi che girano intorno al Palazzo più importante di Via Verrastro. Ma la domanda sarà: incriniamo un assetto per offrire ai deboli e confusi avversati uno spazio di speranza? O facciamo uno sforzo di coesione e di pragmatismo rilanciando il buono di questi anni in una prospettiva vincente dove tutti trovano spazi? Il partito di Meloni ha un’organizzazione gerarchica e solida da vecchia repubblica. Scenderà in campo per prendersi anche la Basilicata? La questione ha un suo perché… ma ci sono fasi nella storia e nella politica che pretendono misura e pragmatismo. A noi appare così la prospettiva de centro destra. Ci sono cose meravigliose in questa terra che le tante opposizioni raccontano. A nostro parere senza nessuno ascolto. Affermare che la misura del gas non è una storica iniziativa significa vivere in un altro pianeta. Surreale. Manco il lavoro professionale e quotidiano di una rete televisiva che sconfina in tutto il Paese come Cronache riesce a far capire a tante menti semplici che mondo viviamo. Noi continueremo a raccontarlo orgogliosi del nostri lavoro e fiduciosi che indovineremo ancora una volta quello che accadrà!

Di Fausto Devoti