AttualitàBasilicata

ACERENZA TRA I 17 FIRMATARI DI “GEZZIAMOCI”

Scattone: “Ci piacerebbe far rivivere i centri storici come residenze artistiche di artisti internazionali”

Si è svolta nella Città di Matera, presso Palazzo Bernardini, la cerimonia ufficiale per la firma del protocollo d’intesa tra l’associazione “Onyx Jazz Club” e i 17 enti lucani aderenti alla Rete culturale del Gezziamoci.

Nell’occasione è stata presentata l’ultima produzione discografica targata Onyx “Pepe canta Battiato”.

Il protocollo, sottolinea il Sindaco di Acerenza, Fernando Scattone “mira a promuovere lo sviluppo delle realtà locali attraverso la cultura e la valorizzazione delle risorse tangibili e intangibili del territorio”.

“Non barriere ma reti sul territorio e con il territorio, attraverso l’universalità della musica e della cultura”, ribadisce il Sindaco di Acerenza, “quale strumento per avvicinare le nostre comunità che oggi più che mai soffrono di carenze di energie fresche e di spopolamento.
La musica e il suo  linguaggio universale, lo si sente ripetere spesso, perché i successi musicali travalicano le frontiere spesso senza bisogno di tradurre il testo e soprattutto perché in molte occasioni capita di verificare che le emozioni suscitate da un brano non dipendono dalla cultura in cui è stato prodotto.
Lo spopolamento della regione è una piaga che affligge piccoli e medio grandi comuni della Basilicata.
La conseguenza diretta ti tale fenomeno che, da decenni impoverisce i nostri territori, di forze giovani e menti fresche, è tra l’altro, l’abbandono dell’immenso patrimonio immobiliare che contraddistingue i nostri antichi borghi e ciò che resta invece sono case, che senza chi le anima, diventano mattoni pericolanti.
E’ forse la ferita più grande e per certi aspetti anche pericolosa che lo spopolamento lascia nelle nostre comunità.
Un patrimonio immobiliare di grande elevatura storica e culturale che potrebbe ritornare a vivere proprio grazie alla musica, attraverso residenze musicali sparse e diffuse su tutto il territorio regionale; un patrimonio che potrebbe ritornare a vivere attraverso le noti e i brani di grandi artisti internazionali che spesso trovano nei nostri borghi tanta accoglienza, affetto e  perchè no, la musica per eccellenza, il silenzio”.

Ed ancora: “Storicamente, l’idea di residenza artistica nasce proprio dall’esigenza degli artisti di viaggiare, muoversi, spostarsi verso nuove e diverse realtà e culture.
Un concetto eternamente legato al concetto di  “mobilità” che si intende come l’attitudine, capacità e facilità a muoversi e spostarsi”.
Il Primo cittadino Scattone aggiunge e sottolinea: “Nelle prime pagine dell’Agenda europea per la Cultura, pubblicata nel2014, si dichiara che le residenze artistiche sono istituzioni culturali che forniscono agli artisti e ad altri professionisti creativi: spazio, tempo e risorse per lavorare, individualmente o collettivamente all’interno delle aree, che permettano una riflessione ed un’attenzione maggiori, nelle quali sono ubicate.  Il concetto appena espresso e riportato nell’agenda costituisce l’essenza stessa della residenza artistica. Viene, inoltre, affermato che il concetto di residenza artistica è aperto e fluido, “comprende un’ampia gamma di attività:  alloggio, coachigartistico e supporto alla realizzazione delle opere, da parte di altri professionisti sia del settore artistico culturale che di altri settori e la messa a disposizione di luoghi sia per l’ideazione dell’opera che per la sua esposizione.

Le residenze artistiche sono diventate, si tratta palesemente di un processo in continua evoluzione,  intrinseche ed essenziali per la carriera di molti artisti. Hanno un ruolo fondamentale perché permettono agli artisti di viaggiare, non solamente per puro svago, ma per scoprire nuove realtà di lavoro e di produzione artistica, sia a livello locale che globale.
Ecco, ci piacerebbe -conclude il Sindaco Scattone- far rivivere i nostri centri storici come le future residenze artistiche di artisti internazionali; un’ idea da subito sposata dall’amministrazione comunale di Acerenza e che ha già avuto piccole e interessanti sperimentazioni negli ultimi anni nella nostra comunità.
Trasformare alcuni immobili in residenze artistiche al fine di poter realizzare eventi pubblici, iniziative ma soprattutto coinvolgere i giovani e meno giovani ad amare la musica e suonare insieme, facendo squadra sul proprio territorio può e deve rappresentare il futuro per le nostre comunità”.

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