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ANCORA PROBLEMI DI NUMERI PER LA MAGGIORANZA SFUMA L’ELEZIONE DEL PRESIDENTE 6° COMMISSIONE

iente da fare per Iosca, ottiene le stesse preferenze della candidata dell’opposizione Tosti. Il sindaco Bennardi scricchiola

Risale a prima dell’approvazione del bilancio dello scorso 29 dicembre l’abbandono da parte del consigliere comunale Biagio Iosca dal gruppo Socialista. Un addio forse annunciato: era tangibile che i tre consiglieri del gruppo –Iosca, De Paolo e Stigliani- non fossero così affiatati tra loro. Mentre infatti questi ultimi due in aula sedevano sempre vicini, Iosca nelle ultime sedute ha preferito prendere posto in uno spazio più rifilato dell’emiciclo materano. Sempre dal lato della maggioranza, ma lontano dai suoi colleghi di partito. Una distanza fisica che forse preannunciava quella che sarebbe stata la sua mossa di lasciare i Socialisti materani. Dopo l’ingresso di Iosca nel gruppo misto, questo è diventato il secondo gruppo più grande della maggioranza, tanto che è in grado di esprimere, più o meno direttamente, due assessore nell’attuale Giunta Bennardi. E così Movimento 5 stelle, gruppo Misto, i due Socialisti ed il consigliere dei Ver- di, compongono adesso la maggioranza dei sedici eletti che, assieme al Sindaco, sostengono il lavoro di questa Amministrazione. In queste settimane, tuttavia, l’attività di Iosca è stata abbastanza silenziosa e pare, secondo le chiacchiere del Palazzo di Città materano, che non abbia ancora deciso davvero cosa fare del suo prossimo futuro in Consiglio Comunale. Alcuni sostengono che stia aspettando la disponibilità da parte del Sindaco di avviare il processo per un maxi rimpasto di Giunta, con la speranza che possa anche lui consigliare a Bennardi un nome da inserire nell’eventuale nuova squadra di Governo. C’è da dire che in effetti la situazione in Consiglio è cambiata molto da quando Bennardi ha presentato al Consiglio e alla Città l’attuale Giunta, e secondo alcuni il momento potrebbe essere utile per ridefinire nuovi equilibri all’interno della maggioranza. Ma pare che almeno per il momento il Sindaco non stia prendendo affatto in considerazione la cosa e preferisca continuare a lavorare con questa squadra fin quando gli sarà concesso. Del resto Salvatore, Capogruppo dei nove pentastellati in Consiglio, non si è mai espresso sulla vicenda, né tantomeno lo hanno fatto gli altri capigruppo di maggioranza; lasciando di fatto al Sindaco carta bianca per agire nel merito. Intanto, se con un colpo di testa Iosca dovesse scegliere di passare all’opposizione, la “minoranza” raggiungerebbe quota diciassette e la “maggioranza” quota quindici. I ruoli si invertirebbero e si aprirebbe una partita il cui risultato è tutt’altro che scontato. C’è qualche vecchia fiamma dell’Amministrazione che potrebbe decidere di fare rientro in maggioranza in cambio di qualche spazio in Giunta, ma c’è anche la possibilità che Bennardi si avvicini al Partito Democratico che anche solo con i suoi due consiglieri, sarebbe in grado di risolvere il problema dei numeri. È noto ormai che anche ideologicamente il Movimento 5 Stelle sia più vicino al centrosinistra che al centrodestra e da questo punto di vista una loro coalizione apparirebbe tutt’altro che innaturale. Tutto questo se non fossimo a Matera, Città nella quale i 5 Stelle vinsero contro tutti perché fino all’anno prima avevano governato “tutti” con De Ruggieri salvo 5 Stelle e qualche altro civico. L’ipotesi però più pericolosa per Bennardi e per l’intero Consiglio eletto nel 2020 riguarderebbe le dimissioni di più del cinquanta percento dei Consiglieri: una pratica che, secondo il Tar e la Cassazione, creerebbe le condizioni di ingovernabilità per il Sindaco costringendolo nel giro di poche ore a firmare le dimissioni. La notizia dell’ultimora che arriva direttamente dal palazzo di città, riguarda l’elezione del Presi- dente della Commissione Politiche Sociali. Il posto lasciato vacante proprio dall’incriminato Iosca, doveva essere riempito, secondo la maggioranza, dallo stesso ex socialista Iosca. Il voto, tuttavia, è andato in bianco perché il candidato della maggioranza e la candidata unitaria dell’opposizione Tosti hanno ottenuto entrambi sedici voti. Esempio tangibile della crisi numerica dell’amministrazione. Secondo l’interpretazione di una normativa ministeriale, il posto sarebbe dovuto essere assegnato al consigliere più anziano d’età, in questo caso la Tosti. Ma la normativa interna delle commissioni, non lo permette e pertanto si è concluso come un nulla di fatto. Se, dunque, Iosca passas- se all’opposizione e tutti e diciassette i consiglieri firmassero le loro dimissioni dal Consiglio, Matera sarebbe richiamata al voto nel giro di pochi mesi per rieleggere un nuovo Consiglio Comunale ed un nuovo Sindaco. Ma la politica materana sarebbe davvero pronta a questa ipotesi?

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