AttualitàBasilicataBlog

LA BASILICATA PIANGE DI MAURO

Per 7 anni vice presidente di giunta, per 8 assessore: per il socialista, cordoglio bipartisan. Si è spento ieri nella sua casa a Tramutola all’età di 82 anni, oggi pomeriggio i funerali

Gabriele Di Mauro non c’è più. Il “grande vecchio” del socialismo lucano è venuto a mancare ieri lasciando commozione e tanti ricordi nella politica della Basilicata. Un uomo con lo stigma dell’impegno e della conoscenza del Principe di Machiavelli. Di Mauro è stata l’esemplificazione delle chiave positiva delle relazioni corte lucane con il popolo e il Palazzo, del suo paese Tramutola e di Potenza città dei timbri del potere. Protagonista della Prima Repubblica, navigatore e padre nobile della Seconda, autorevole interlocutore della Terza ancora non nata pienamente. Grande conoscitore di sistemi e meccanismi elettorali. Capace di sviluppare con carta e penna qualunque proiezione di sistema elettorale in grande anticipo. Non aveva bisogno di sondaggi. Conosceva la tecnica elettorale in maniera portentosa. Un vero talento affinato negli anni della sua militanza. Interlocutore dei cronisti, ascoltato da consiglieri e dirigenti politici, rispettato e consultato anche dagli avversari. Aveva colto la modernità stando anche sui social con attenzione e affabilità come nella vita consumando caffè e analisi politica al bar. Presenzialista di ogni iniziativa, convegno, consiglio regionale, sapeva muoversi come un giovanetto cogliendo il fatto, il dato, la prospettiva. Veniva dalla sinistra socialista cui aveva dato organizzazione e coraggio in un Regione democristianissima e con un forte Pci da opposizione. Veniva da lontano Gabriele, ha fatto parte del nucleo di persone che ricostituì insieme ad Ennio Salvatore il partito socialista dopo la scissione del Psiup. Uno degli uomini che seppe fortificare una terza via tra le due principali chiese politiche lucane. Con Pittella senior e junior, Tuccino Pace, Nino D’Agostino e tanti altri scrisse quella storia da segretario per circa un decennio. Romano di formazione, studiò al mitico liceo Tasso della capitale, lo stesso dove si sono maturati Paolo Mieli, Vittorio Bachelet, Paolo Portoghesi tra i tanti, per poi laurearsi in Giurispudenza alla Sapienza. Fu di casa alla Svimez e al Formez, lavorò al Banco di Napoli. Sarà un protagonista dal 1985 al 1993 ricoprendo i suoi più importanti incarichi istituzionali regionali spaziando tra vicepresidenza e deleghe pesanti come Sanità e Ambiente. Ha anche diretto importanti agenzie regionali come Alsia e Arbea. Secondo le carriere politiche dell’epoca era partito dal territorio. Sindaco della sua Tramutola per circa un decennio (era profondamente legato al suo borgo) poi era diventato assessore provinciale ai Lavori pubblici per spiccare il volo verso il vertice del Psi in epoca craxiana arrivando nella stanza dei bottoni di Basilicata. Di quella esperienza aveva mantenuto saggezza e dialogo nel diventare il presidente dell’associazione degli ex consiglieri regionali che per lui non era un dopolavoro per pensionati, ma un modo di restare legato alla sua passione politica. Visse le sirene dei Laburisti di Valdo Spini e di Rinnovamento Italiano di Lamberto Dini. Ma era un uomo libero con il suo socialismo molto considerato nelle stanze del Pds, Ds, Pd che vedeva cambiare i leader e le sigle ma che trovava in Gabriele il vecchio compagno che va sempre ascoltato e consultato e magari mandato in missione da ambasciatore come spesso chiedeva Antonio Luongo che di lui molto si fidava. Ma dialogava sempre con i socialisti della diaspora di ogni generazione. Dispensando consigli, azzeccando previsioni, rampognando scelte sbagliate come quando aveva capito subito che per il Psi non avrebbe preso seggi alle ultime elezioni. Empatico, divertente, colto molto colto, una memoria di elefante e un’agenda telefonica preziosa per i mille contatti e conoscenza. Va via un protagonista della Basilicata con 82 anni vissuti intensamente. Gli sia lieve la terra da lui tanto amata. Ai familiari e ai suoi compagni le condoglianze vive e sentite di Cronache lucane. Anche per noi è stata una presenza cara e preziosa. Ci mancherà.

Di Paride Leporace

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti