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LA SENATRICE M5S ALOISIO SUL MUSEO DI MURO

«Oltre ogni colore politico auspicio che il Governo dia risposte rapide; Farò una interrogazione parlamentare”

La senatrice del Movimento 5 Stelle Vincenza Aloisio è intervenuta martedì in aula per portare all’attenzione del Governo «il grido d’allarme lanciato dal Sindaco di Muro Lucano Giovanni Setaro, e da molti suoi colleghi dei Comuni limitrofi, secondo cui il Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano rischierebbe di chiudere, alla luce dell’esiguità del personale in servizio, a cui si aggiungerebbe la prossima quiescenza di alcuni lavoratori in servizio».

Dalle colonne di Cronache avevamo raccolto l’allarme del Sindaco di Muro Lucano prima, e del collega Primo cittadino di Ruoti poi, per scongiurare la chiusura del Museo che raccoglie preziose testimonianze archeologiche e storiche di molti territori lucani.

E dunque così prosegue Aloisio: «Il Museo di Muro Lucano, meravigliosa città a cui devo i miei natali, è un eccellente presidio culturale e un punto di riferimento della storia antica dell’intero comprensorio territoriale della Basilicata Nord-Occidentale. Un territorio denso di arte e cultura, che affonda le proprie radici in millenni di storia. Qui nei secoli si sono stratificate diverse culture e popolazioni che hanno lasciato traccia di sé, impreziosendo la nostra storiografia di reperti dal pregiato valore archeologico, perciò la creazione di un Museo Archeologico Nazionale è stata la risposta più ovvia all’esigenza di un territorio che reclamava a gran voce un luogo in cui poter sfogliare i capitoli più significativi della propria esistenza».

Si tratta di un territorio complesso e interessante, abitato dai Peuketiantes tra il VII e il VI secolo a.C, ma anche dai Longobardi, dal VI al XI secolo, a cui fecero seguito i Normanni. Un area confinante, tra l’altro, con le limitrofe regioni Puglia e Campania, che conserva reperti doviziosamente catalogati, fruibili a chiunque voglia godere di tale immenso patrimonio di valore archeologico.

Anche sulla sede del Museo la Senatrice incalza: «Non fu scelto un luogo qualsiasi per il Museo, bensì il cinquecentesco Seminario Vescovile della città, che accoglie da anni numerosi reperti catalogati, restaurati e preservati. In questo sito di interesse nazionale, ad esempio è possibile ammirare la ricostruzione di un settore della Necropoli arcaica di un insediamento di Baragiano, in cui sono stati riposti i più significativi corredi funerari. Così come reperti rinvenuti nell’area Raia San Basilio –luogo in cui si tenne lo scontro tra Annibale e il Console Marcello nel 210 a.C- e presso il Santuario ellenistico di Fontana Bona di Ruoti. Ma sono questi solo alcuni esempi dei beni più preziosi che annualmente migliaia di turisti, tra i quali numerosi istituti scolastici ammirano presso questo centro di eccellenza».

Ed ancora: «Se da un lato è un onore illustrare nella sacralità di quest’Aula l’elevato pregio del museo, dall’altro è un onere lanciare un appello al Ministero della Cultura».

Non si ferma a ciò la Senatrice e in chiusura evidenzia: «All’intervento seguirà una mia interrogazione parlamentare in cui chiederò al Ministero della Cultura quali iniziative intenda intraprendere al fine di tutelare il Museo e se condivida l’opportunità di sostenere l’assunzione di nuove unità lavorative. Al di là di ogni colore politico, l’auspicio è che il Governo dia risposte rapide e immediate, perché la cultura non deve essere perimetrata all’interno di steccati partitici ma è patrimonio universale e come tale va tutelata».

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