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MENSA SCOLASTICA, PIÙ DI MILLE ALUNNI RESTANO SENZA SERVIZIO

Ripartono le lezioni, ma il passaggio di consegne tra le ditte non si è ancora concluso per il tempo prolungato. Malumori tra i genitori

Migliaia di bambini e ragazzi, oggi, a Matera come in tutta Italia sono ritornati tra i banchi dopo il lungo periodo di interruzioni delle lezioni per le festività natalizie. Nella Città dei Sassi, tutta- via, sono più di mille i bambini che per una settimana non potranno usufruire del servizio mensa a scuola. Dopo il disagio della scuola Bramante, oggi l’Amministrazione comunale si trova ancora una volta a dover fronteggiare un problema nella gestione del servizio scolastico locale. Sono migliaia in Città le famiglie che iscrivono i propri ragazzi al cosiddetto “tempo prolungato”, servizio che assicura lo svolgimento delle lezioni anche nel primo pomeriggio. Un ausilio molto importante per tutti quei genitori che a causa del lavoro, affidano per qualche ora in più i propri figli nelle preziose mani della scuola. A Matera però, a causa del cambio di guardia della società che gestisce il servizio mensa nelle scuole, il pranzo tra i banchi non sarà garantito per la settimana che va dal 9 al 14 di gennaio. Ovviamente sono tante le famiglie nelle quali si registrano malumori per il disservizio e per questo il Comune, in una nota, ha ritenuto opportuno spiegarne le motivazioni. Spiega l’Amministrazione che il disagio è causato dal passaggio di consegna tra la società barese uscente “Ladisa Srl” e la nuova vincitrice del bando, la società romana “Vivenda Spa”. “Ad oggi – fa sapere il Palazzo di Città – la ripartenza del servizio dipende solo dal perfezionamento delle trattative per il passaggio di consegna (di personale e beni strumentali) dal vecchio al nuovo gestore, e l’Amministrazione sta sollecitando la massima riduzione dei tempi, per non creare troppi disagi alle famiglie.” Tuttavia sarebbe stata la società “Ladisa Srl” a creare il disservizio, venendo meno a quelli che erano stati gli accordi presi in occasione del bando di affidamento del servizio. Secondo il Comune l’azienda uscente avrebbe garantito di assicurare il servizio anche se avesse perso il bando per un periodo di decorrenza di sei mesi; dando, stando così le cose, la possibilità di subentrare alla nuova società vincitrice entro il 5 aprile 2023. “All’indomani dell’aggiudicazione a Vivenda, la società Ladisa ha inviato una pec agli uffici comunali, in cui rendeva noto di non poter più garantire la proroga tecnica fino alla data limite”. L’Amministrazione registra l’accaduto come una doccia fredda: ha subito chiesto alla società subentrante di agevolare i tempi d’ingresso nel servizio (erano previsti 60 giorni). La “Vivenda Spa” ha risposto positivamente al Comune, tuttavia non è stato possibile far coincidere il ripristino del servizio con l’inizio delle lezioni. Dei malumori di alcuni genitori sulla vicenda, si fa portavoce il Consigliere comunale di Minoranza Toto (FdI) che ammonisce l’Amministrazione sulle tempistiche strette dei bandi. Secondo Toto il problema della Giunta con i bandi sarebbe una consuetudine orami consolidata, parte di un disegno politico incorretto e poco sufficiente nel soddisfare le esigenze amministrative della Città. Del problema che ha coinvolto più di mille famiglie materane, non sarebbe – secondo il Consigliere di Fratelli d’Italia- responsabile la ditta uscente “Ladisa Srl”, ma l’Amministrazione che dovrebbe anticipare i tempi di presentazione e di esecuzione dei bandi.

Di Stefano Melodia

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