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FESTIVITÀ DI SANTA LUCIA IN POTENZA CAPOLUOGO DI REGIONE

Vergine e martire…
Protettrice di: ciechi, contro le malattie degli occhi e le carestie, elettricisti, oculisti

È SANTA LUCIA 2022

BUONA VISIONE E BUON ASCOLTO DIRETTE FACEBOOK CON LA DIRETTA INTEGRALE DELLA SANTA MESSA CELEBRATA DA S.E. SALVATORE LIGORIO 

Il 13 dicembre la Chiesa di San Michele Arcangelo con la chiesetta di Santa Lucia e l’intero borgo antico PORTASALZA in cui sorge sono fulcro dei festeggiamenti in onore di Santa Lucia, molto sentiti dal popolo potentino, che partecipa con intensa devozione alla processione lungo le principali strade della città.

Di origine medioevale, il Borgo di Santa Lucia è caratteristico per le piccole abitazioni affastellate intorno a stretti e tortuosi vicoli. Nel larghetto che si raggiunge percorrendo un breve tratto da Via Portasalza, si affaccia la piccola Chiesa di Santa Lucia, di epoca anteriore al 1200, collocata fuori dalle antiche mura del centro storico, sul versante occidentale all’estremità di Via Pretoria.

Viene definita, per la sua collocazione, ‘extra moenia’ (fuori le mura) in una relazione di una visita pastorale risalente al 1571.

Vi si venera la Santa martire siracusana Lucia, protettrice dei non vedenti, la quale ebbe, come molti altri martiri dei primi secoli, un culto antico nella città

Sede di una Confraternita laicale che ne curava il decoro, la Chiesa danneggiata dal terremoto del 23 novembre 1980, è stata restaurata.

La domenica viene officiata dai frati minori DON MICHELINO della vicina Chiesa parrocchiale di San Michele.

La Chiesa, di piccole dimensioni, è caratterizzata da un portale in pietra calcarea sormontato da un arco a sesto acuto rialzato e racchiude una statua di dimensioni ridotte di Santa Lucia.

La stessa, come molte opere potentine, – quali ad esempio la Statua di San Gerardo -, è da attribuire allo scultore potentino Michele Busciolano e dovrebbe risalire al 1881.

La Santa è rappresentata nell’atto di sorreggere con la mano sinistra appoggiata al seno una palma, e con la mano destra un piatto contenente gli occhi che, secondo la leggenda, la fanciulla siracusana si strappò per sottrarsi alle lusinghe del tiranno Pascasio innamorato di lei.

Sul tetto a due spioventi si trova un campanile a vela.

Di pregevole fattura è anche uno stemma araldico raffigurante un cavallo rampante con briglia e sella, raffigurato sulla facciata sinistra della Chiesa, tra la prima e la seconda delle tre monofore presenti.

Lo stemma, scoperto durante recenti lavori di restauro, risale al 1586.

La Chiesa internamente ha un’unica navata, un altare maggiore e un organo in legno. Il soffitto con un plafone ligneo è datato 1843, a sagome con doppia cornice ottagonale, nelle quali sono incastonati fioroni centrali a sei petali. Questi elementi sono intervallati con motivi floreali e fogliacei e da piccole stelle a sei punte.

L’altare marmoreo a pala è datato 1916, lavorato ad intarsio policromo, con due teste di puttini ai lati ed un’alzata al di sopra della mensa.

Vicino all’altare si trova anche una statua di Santa Lucia, di stampo seicentesco. Addossato alla parete di fondo, dove si trova la nicchia con la statua lignea di Santa Lucia, vi è una scultura di un ignoto artista meridionale del secolo XVII, da poco restaurata.

Altra statua lignea era quella raffigurante l’apostolo San Giacomo, ora scomparsa e appartenente forse alla vicina Chiesa omonima.

La Chiesa conserva diversi quadri del XVI e XVII secolo e un’acquasantiera del XV secolo, in pietra rosata, trasportata dalla Chiesa di Santa Maria del Sepolcro alla Chiesa di Santa Lucia.

La raffinata scultura presenta al centro della vasca tre piccole teste umane unite tra di loro ed un basamento formato da tre leoni accovacciati, che sostengono uno stelo decorato a motivi floreali.

Il pezzo è di notevole pregio è può essere attribuito a botteghe locali di artisti della pietra, attivi nel XV secolo.

Il 13 dicembre la Chiesa e l’intero borgo in cui sorge sono fulcro dei festeggiamenti in onore di Santa Lucia, molto sentiti dal popolo potentino, che partecipa con intensa devozione alla processione lungo le principali strade della città.

Le celebrazioni cattoliche hanno luogo il 13 dicembre e a maggio.
Santa Lucia, il cui nome deriva dalla parola latina “lux” che significa luce, si collega con questo elemento e con le giornate che crescono più a lungo dopo il solstizio d’Inverno. Santa Lucia è la patrona della città di Siracusa (Sicilia).

Festa di Santa Lucia in POTENZA : una manifestazione di fede che si perde nella notte dei tempi

Anche quest’anno grande partecipazione del popolo lucano ai festeggiamenti in onore di Santa Lucia, la martire siracusana che ha pagato con la vita la sua fede cristiana sotto le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano e che in ragione dell’etimologia del suo nome (Lucia, dal latino “lux”, luce) viene ritenuta patrona della vista.

Il culto di Santa Lucia in Potenza ha radici molto lontane

Un culto che ogni anno viene brillantemente rinnovato ed anche oggi con la presenza di S.E. il Vescovo Salvatore Ligorio

BUONA VISIONE E BUON ASCOLTO DIRETTE FACEBOOK 

VIDEO 1️⃣ Santa messa celebrata dal VESCOVO 

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🔴 13 Dicembre SANTA LUCIA‼️

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🔹Santa Lucia 🔹

Conserva la luce dei miei occhi perché io possa vedere la bellezza del Creato.

Vergine e martire…

Protettrice di: ciechi, contro le malattie degli occhi e le carestie, elettricisti, oculisti.

Fu martirizzata il 13 dicembre del 304

La festa cade in prossimità del solstizio d’inverno…

da cui il detto

“santa Lucia il giorno più corto che ci sia”
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