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ATTENTATO CON ESPLOSIONE IN ISTANBUL ZONA CENTRALE ALMENO 6 MORTI ED 81 FERITI

Il vicepresidente Oktay:
“È stata una donna kamikaze”
È successo nella trafficata via dello shopping di Istiklal, nel cuore della metropoli turca.
Erdogan: “Vile attentato”
Tajani: “Al momento non risultano italiani coinvolti”

L’esplosione – ormai è certo che si tratti di un attentato – è avvenuta in Istiklal Caddesi, nel quartiere di quartiere Beyoğlu, tra piazza Taksim e la Torre di Galata, sulla sponda europea di Istanbul, un’area commerciale molto frequentata.

Attentato tra la folla a Istanbul, in una zona commerciale: 6morti e 81feriti

Esplosione attorno alle 16 di oggi, domenica pomeriggio 13 novembre, a Istanbul, in Turchia.


Nella stessa via si trova anche la sede del Consolato russo.

Molte squadre sanitarie e di polizia sono state inviate sul posto.

Secondo i media locali ci sarebbero almeno sei morti e 81 feriti.


Lo ha confermato lo stesso presidente turco Recep Tayyp Erdoğan.

Secondo una prima ricostruzione della polizia, sarebbe stata una donna a depositare un pacco-bomba, poi esploso

LE DICHIARAZIONI UFFICIALI 

Recep Tayyp Erdoğan 68 anni, presidente della Turchia :
“Per il momento, secondo il governatore di Istanbul, tutto fa pensare ad un vile attacco terroristico. Le prime indagini indicano il ruolo-chiave di una donna. 
Gli autori di questo vile attentato saranno smascherati. Il nostro popolo deve essere certo che i responsabili saranno puniti”

Fuat Oktay Vice presidente Turchia :

“Secondo le prime informazioni, si tratta di un attacco terroristico causato da una bomba fatta esplodere da un assalitore che si ritiene essere una donna”

Tra le prime reazioni all’attentato, da registrare quella del minsitro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, afferma il titolare della Farnesina in una nota :

“Il Consolato Generale, in stretto raccordo con l’Unità di Crisi, si è immediatamente attivato per verificare l’eventuale coinvolgimento di connazionali. Al momento non risultano italiani né tra le vittime né tra i feriti”

Scrive in un tweet il Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg :

“Immagini scioccanti da Istanbul. I miei pensieri e le mie più sentite condoglianze a tutte le persone colpite e al popolo turco. La Nato è solidale con la Turchia nostro alleato”

Forte esplosione nel centro di Istanbul: 6 morti e 53 feriti.
Il governo:

«È terrorismo, una donna il kamikaze»

Il presidente Erdogan ha confermato il numero di persone coinvolte:

«La nostra nazione deve essere sicura che i responsabili della situazione in Istiklal saranno puniti come meritano»

Un attentato terroristico in piena regola quello registrato oggi pomeriggio, 13 novembre, nel centro di Istanbul.
Il conto delle vittime ha continuato a salire per almeno un paio d’ore.
I media locali, in un primo momento, hanno parlato di almeno 11 persone rimaste colpite dalla deflagrazione.

Poi, a distanza di un’ora dall’accaduto, il governatore di Istanbul Ali Yerlikaya ha diramato il bollettino:

«Secondo le prime informazioni, 4 persone hanno perso la vita e 38 sono rimaste ferite» 

Ulteriormente aggiornato da RECEP TAYYIP ERDOGAN in persona, due ore dopo i fatti. Il presidente turco, parlando di un vile attentato, ha detto che i morti sono stati 6 e 53 i feriti:

«La nostra nazione deve essere sicura che i responsabili della situazione in Istiklal saranno puniti come meritano»

ha sottolineato lasciando il G20 di Bali


ha aggiunto :
«Non siamo sicuri sia terrorismo ma ci sono forti sospetti in questo senso. Ci sarebbe una donna coinvolta»

La ricostruzione

L’ipotesi della presenza di una donna kamikaze è stata poi confermata dal governo. «Si è trattato di una donna kamikaze», ha dichiarato il vicepresidente turco Fuat Oktay, ed ha aggiunto : 

«È stata lei a far detonare la bomba»

I soccorsi

Sul posto sono arrivate le squadre di soccorso e decine di agenti di polizia.


Ai civili, immediatamente dopo i fatti, è stato chiesto di abbandonare rapidamente la zona.


È ancora ignota la dinamica dell’accaduto. Yerlikaya ha pubblicato un tweet in cui identifica le 16.20 come orario della deflagrazione, mentre circola in rete un video di una telecamera di sorveglianza che ha ripreso, alle 16.14, il momento esatto della deflagrazione.

L’esplosione, avvenuta nel distretto di Beyoğlu, è stata così forte da essere avvertita anche nei distretti di Beşiktaş e Şişli.

Secondo la Cnn Turk, gli inquirenti sono concentrati sulla pista del terrorismo.

Tra le ipotesi vagliate, quella di un kamikaze confusosi tra i passanti o di una bomba abbandonata su una panchina.

Se all’inizio sembrava accreditata la seconda ipotesi, ora il governo turco conferma la presenza di una kamikaze.

L’esplosione è avvenuta su Istiklal Caddesi o, in italiano, viale Istiklal.

Si tratta di una delle arterie più famose di Istanbul, meta prediletta ogni weekend da centinaia di migliaia di persone che la frequentano per fare shopping, sedersi al ristorante o fare un passeggiata.

La verifica sugli italiani in Turchia 🇹🇷 

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo aver dato conto delle verifiche in corso sugli italiani presenti in Turchia e in particolare a Istanbul, ha confermato che sul luogo dell’attentato non erano presenti nostri concittadini.

Cordoglio del Presidente Mattarella per le vittime dell’attentato a Istanbul

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso al Presidente della Repubblica di Turchia Recep Tayyip Erdoğan il più sentito cordoglio per le vittime dell’attentato di Istanbul e per la morte di cittadini innocenti

Roma, 13/11/2022 (II mandato)

Attentato Istanbul, Tajani:

«Non risultano italiani coinvolti»

Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri

Esplosione in centro a Istanbul, almeno 6 morti e 81 feriti

Il vicepresidente Oktay:

“È stata una donna kamikaze”

È successo nella trafficata via dello shopping di Istiklal, nel cuore della metropoli turca 

Erdogan: “Vile attentato”

Tajani: “Al momento non risultano italiani coinvolti”

Si segue la pista terrorismo per chiarire le cause dell’esplosione che ha ucciso almeno 6 persone e ne ha ferite 81 sulla centralissima via Istiklal, a Istanbul.
Lo ha riferito ai media il vicepresidente turco, Fuat Oktay spiegando che a compiere l’attentato è stata una donna suicida che si è fatta saltare in aria con l’esplosivo.

“Un’indagine accurata, approfondita e rapida è partita e tutte le poste saranno vagliate meticolosamente. Tutte le istituzioni coinvolte sono mobilitate per chiarire le cause dell’esplosione verificatasi oggi a Istanbul”

 Oktay ha spiegato che, dei sei morti, quattro sono deceduti sul luogo dell’attentato e altri due dopo il ricovero in ospedale.
Tra gli 81 feriti, ha aggiunto, due sono in condizioni critiche.

La fortissima esplosione in via Istiklal, nel pieno centro di Istanbul, potrebbe essere stata dunque causata da una bomba lasciata in un sacco o da un kamikaze.
Lo scrive Cnn Turk. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha parlato di “vile attentato”.

Il presidente turco ha anche rivelato che una donna avrebbe avuto un ruolo nell’esplosione.
“Dalle prime indagini si è accertato che alcuni elementi si sono dati alla fuga, in questo attentato abbiamo verificato che una donna ha avuto un ruolo”, ha detto Erdogan prima di partire per il G20 di Bali.

Meloni, immagini terribili, sentite condoglianze

“Sono terribili le immagini di Istanbul, voglio esprimere le nostre più sentite condoglianze alla Turchia per l’attentato subito e la morte di cittadini innocenti”. Lo afferma la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Tajani, al momento no italiani coinvolti

“L’Italia condanna con la massima fermezza il vile attentato che ha sconvolto oggi la città di Istanbul. Nell’esprimere solidarietà alle famiglie delle persone colpite e auguri di pronta guarigione ai feriti, l’Italia riafferma la sua vicinanza alle istituzioni e al popolo turco e ribadisce, nel giorno dell’anniversario della strage del Bataclan, il suo risoluto impegno nella lotta al terrorismo.
Il Consolato Generale, in stretto raccordo con l’Unità di Crisi, si è immediatamente attivato per verificare l’eventuale coinvolgimento di connazionali. Al momento non risultano italiani né tra le vittime né tra i feriti”

Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani

L’esplosione si è verificata nella trafficata via dello shopping nel cuore della città poco dopo le 16 (le 14 in Italia), quando la folla in Istiklal Street è particolarmente densa.
Sul luogo sono subito arrivate square dei vigili del fuoco e numerose ambulanze. 

Le autorità turche hanno imposto un divieto temporaneo di pubblicazione di notizie sull’esplosione di Istiklal Street a Istanbul

Lo riferisce la Tass citando un comunicato ufficiale


Esplosione in centro a Istanbul, almeno 6 morti e 81 feriti
IN AGGIORNAMENTO 
La dinamica e le testimonianze

Degli 81 feriti, 5 si trovano adesso in terapia intensiva. Due sono in gravi condizioni, mentre altre 39 persone sono state rilasciate dagli ospedali dove erano state portate.

“Passeggiavo in centro con mia moglie approfittando della bella giornata di sole e poi è scoppiato l’inferno” Così racconta un testimone di 70 anni.

“Ero a 50 metri di distanza e ho sentito un rumore fortissimo, assordante, poi ricordo molta confusione, suoni di sirene delle macchine della polizia, ho visto tre o quattro corpi a terra mentre si alzava un fumo nero”, ha detto un altro ragazzo che aveva raggiunto il centro di Istanbul con alcuni.

Un fotoreporter straniero, che al momento dell’attacco si trovava a casa, non lontano da Istiklal Street, dice di aver “subito capito che non si trattava di fuochi d’artificio o altro perché il rumore era davvero troppo forte.
Sono sceso subito in strada e mi sono diretto verso la via dove ho trovato le forze di sicurezza che stavano chiudendo la zona mentre i soccorritori erano già sul posto e gli ultimi passanti se ne andavano”

Divieto ai media di trasmettere sull’esplosione

Il Consiglio Supremo della Radio e Televisione di Turchia Rtuk ha fatto sapere che è stato imposto a tutti i mezzi di comunicazione un divieto temporaneo, “per motivi di sicurezza“, sulla trasmissione di informazioni riguardanti l’esplosione.

Si riscontrano inoltre limitazioni e rallentamenti nell’utilizzo di internet in Turchia.
Le problematiche sono state confermate anche dal sito di monitoraggio del funzionamento del web ‘Net Blocks’, che riporta come nelle ore successive all’esplosione sia stato limitato l’utilizzo dei social media più utilizzati, come Twitter, Facebook e Instagram.

 

 

Strage in Turchia, arrestata l’attentatrice di Istanbul.

Il governo: “Ha confessato, è stato il Pkk”

Il ministro dell’Interno di Erdogan ha accusato il Partito dei lavoratori del Kurdistan dell’attentato che ha provocato 6 vittime. Decine di arresti. Ankara respinge condoglianze Usa: “Aiutano il Pkk”

E’ stata arrestata la persona che avrebbe piazzato la bomba in Istiklal Caddesi, a Istanbul, uccidendo almeno sei persone nella affollata via dello shopping. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Soumeylan Soyluall’agenzia ufficiale di Anadolu.

L’attentatrice è una siriana: si chiama Ahlam Albashir

Si chiama Ahlam Albashir, ed è una donna di nazionalità siriana. Secondo il governo, avrebbe confessato di essere stata addestrata dal partito curdo armato Pkk e dalle milizie curde siriane dello Ypg.

Albashir è stata arrestata questa mattina insieme ad altre 46 persone, tutte accusate di aver preso parte all’attentato che ieri ha sconvolto la Turchia, e tutte legate all’organizzazione terroristica separatista curda Pkk/Ypg, in fuga verso il nord della Siria.

Un attentato dunque orchestrato secondo il governo turco a Kobane, città a maggioranza curda che si trova nel nord della Siria, in un’area in cui la Turchia ha gradualmente allargato la propria sfera di influenza negi ultimi anni. All’arresto dei sospetti si è giunti analizzando le immagini di 1.200 telecamere di sicurezza.

Il governo turco: “Il Pkk è responsabile

“Soylu ha accusato il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) di aver causato l’attacco. “Secondo le nostre conclusioni, l’organizzazione terroristica del Pkk è responsabile. Riteniamo che l’ordine per l’attacco sia stato dato da Kobane”

Il ministro della Giustizia, Bekir Bozdag, ha poi fatto riferimento a una “borsa” appoggiata su una panchina: “Una donna si è seduta su una panchina per 40-45 minuti, e qualche tempo dopo c’è stata un’esplosione. Tutti i dati su questa donna sono attualmente sotto indagine”, ha continuato. “O questa borsa conteneva un timer o qualcuno l’ha attivato da remoto”, ha aggiunto.

Il presidente Erdogan è stato il primo a denunciare un “vile attacco”, poco prima partire verso l’Indonesia per partecipare al vertice del G20 a Bali: “Gli autori saranno smascherati. Che la nostra gente stia sicura che sarà punita”, ha promesso il presidente turco che aveva già affrontato una campagna di terrore in tutto il paese nel 2015-2016.

Turchia respinge condoglianze Usa: “Aiutano il Pkk”

La Turchia ha respinto le condoglianze degli Stati Uniti per la morte di sei persone nell’attentato dinamitardo di ieri a Istanbul che Ankara ha attribuito ai curdi del Pkk.

“Non accettiamo il messaggio di cordoglio dell’ambasciata americana. Lo rifiutiamo”, ha detto il ministro dell’Interno Suleyman Soylu alla televisione.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan accusa spesso Washington di fornire armi ai combattenti curdi nel nord della Siria, considerati “terroristi” da Ankara.

Nessuno straniero tra le sei vittime

Le sei persone che hanno perso la vita a causa dell’attentato nel centro di Istanbul sono tutti cittadini turchi. Lo ha fatto sapere il prefetto cittadino Ali Yerlikaya esprimendo vicinanza alle famiglie delle vittime, tra cui ci sono una madre e sua figlia, un padre e sua figlia, una coppia sposata e un’altra persona. Su 81 feriti in tutto, 50 sono stati dimessi mentre 31 si trovano ancora in ospedale e due sono gravi, ha aggiunto Yerlikaya.

Sono le quattro e venti di pomeriggio quando un boato squarcia l’aria a Istanbul in Istiklal Caddesi, la via pedonale dello shopping che va da piazza Taksim a piazza Tunel, a due passi dalla Torre di Galata e che come ogni domenica è affollata di turisti, famiglie con bambini,ragazzi e ragazze in cerca di divertimento, suonatori ambulanti. Chi ha potuto si è dato alla fuga, tra le lacrime e le urla. Sull’asfalto sei morti e più di 80 feriti(non ci sono stranieri tra le vittime): delle 81 persone ricoverate in ospedale, 50 sono state dimesse. Cinque dei feriti stanno ricevendo cure di emergenza e due di loro sono in pericolo di vita. «Quando ho sentito l’esplosione mi sono pietrificato — ha raccontato alla ReutersMehmet Akus, 45 anni proprietario di un ristorante sul viale —, la gente si è guardata negli occhi, poi ha cominciato a correre. Che altro si poteva fare?».

Le parole di Erdogan

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha subito parlato di «vile attentato» e ha affermato di «avere il sentore» di un attentato anche se per ora non ci sono conferme ufficiali: «Sarebbe sbagliato se dicessimo con certezza che si tratta di terrorismo, ma i primi sviluppi indicano quella pista». E subito attacca: «La nostra nazione deve essere sicura che i responsabili saranno puniti come meritano». Più tardi il vice presidente Fuat Oktay ha parlato di «una donna kamikaze con una borsa», ripresa dalle telecamere, che avrebbe fatto esplodere la bomba. In serata il ministro della Giustizia turco Bekir Bozdag aveva aggiunto che la donna è stata seduta su una panchina per 40 minuti e poi si è alzata. L’esplosione è avvenuta un paio di minuti dopo». Quindi le possibilità, ha spiegato, sono due: «O la borsa aveva un meccanismo all’interno per esplodere autonomamente oppure è stata fatta esplodere con un comando a distanza, l’inchiesta segue entrambe le ipotesi». L’esplosivo utilizzato era a base di tritolo, secondo quanto si apprende dai risultati delle analisi condotte dal laboratorio scientifico delle forze di polizia.

Nella notte gli arresti, accusata una donna

Ventidue gli arresti nella notte, per un totale di 47 dopo i fermi di questa mattina. Il ministro dell’Interno turco Suleyman Soylu ha accusato il Partito dei lavoratori del Kurdistan e annunciato l’arresto di una ventina di sospetti, tra cui una donna di nazionalità siriana che avrebbe compiuto l’attentato. Secondo media turchi avrebbe già confessato di essere stata addestrata dal Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan), che Ankara considera un’organizzazione terroristica, e dalle milizie curde siriane dello Ypg. Il ministro ha accusato le forze curde che controllano gran parte della Siria nord-orientale, che Ankara considera terroristi, di essere dietro l’attacco: «Riteniamo che l’ordine per l’attacco sia stato dato dalla città di Kobane».

Lo scontro con gli Stati Uniti

«A coloro che ci hanno fatto passare questo dolore sarà inflitto molto più dolore», ha detto il ministro Soylu, accusando anche gli Stati Uniti: un messaggio di cordoglio dalla Casa Bianca è simile a un «assassino che si è presentato per primo sulla scena del crimine», ha detto il ministro dell’Interno. La Turchia rimprovera agli Stati Uniti di sostenere i gruppi curdi siriani dello Ypg. E per questo «rifiuta» le condoglianze degli Usa. «Non accettiamo, rifiutiamo, le condoglianze degli Stati Uniti. La nostra alleanza con uno Stato che mantiene Kobane e sacche di terrore (…) deve essere discussa», ha dichiarato Soylu.

Allerta lungo la frontiera

I miliziani del Partito dei lavoratori curdi (Pkk) e le milizie dello Ypg nel nord della Siria sono in massima allerta dopo le accuse rivolte nelle ultime dalle autorità turche al movimento armato curdo di essere responsabile dell’attentato di Istanbul. La mobilitazione militare è intensa soprattutto nella zona di Ayn Arab (Kobane), epicentro delle tensioni tra forze turche e Pkk lungo la frontiera siro-turca. Si teme l’avvio di una campagna militare turca nella zona, come più volte annunciato da Ankara sin dalla primavera scorsa. In Siria lo Ypg guida da anni, con il sostegno statunitense, una coalizione di combattenti curdi e arabi con l’obiettivo di controllare la regione siriana nord-orientale, ricca di petrolio e altre risorse energetiche. La Turchia, che considera il Pkk e lo Ypg delle formazioni terroristiche, ha condotto ripetute operazioni militari nel nord della Siria e controlla, nel settore occidentale della zona di frontiera, ampie zone anche grazie alla cooptazione di miliziani siriani locali anti-curdi.

La partita

Come è accaduto in passato, dopo l’attentato a Istanbul sono state varate delle rigide restrizioni delle notizie, delle immagini e dei video che possono circolare su giornali, radio e tv per evitare che la popolazione rimanga traumatizzata ma anche per limitare la circolazione di voci e notizie non verificate. Nei ristoranti, ieri pomeriggio, tutti i televisori erano sintonizzati sulla partita di calcio Kayserispor-Konyaspor che si giocava in Cappadocia. Solo un bar trasmetteva la dichiarazione di Erdogan che parlava di «vile attentato».

Le condoglianze del mondo

Ad Ankara sono giunte le condoglianze da tutto il mondo, tra cui Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Nato, Ue e anche dalla vicina Grecia con cui le relazioni sono particolarmente tese. Come ricordato qui sopra, la Turchia ha rifiutato le condoglianze degli Stati Uniti: «Ora ci occuperemo dei nostri cadaveri. Abbiamo ricevuto il messaggio che ci è stato dato e sappiamo qual è il messaggio. Non accettiamo le condoglianze dell’ambasciata americana». La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso su Twitter la vicinanza del popolo italiano alle famiglie delle vittime e al governo turco. E il presidente Sergio Mattarella ha inviato un messaggio a Erdogan. Ieri sera, comunque, nel quartiere di Beyoglu la vita continuava come sempre. «Non ho paura — ha detto all’AfpDerin, direttore di un hotel situato non lontano dal luogo dell’esplosione — ma provo rabbia perché il mio Paese si trova di nuovo in questa situazione». Uno dei cavalli di battaglia di Erdogan è il suo successo nella lotta al terrorismo. A metà dell’anno prossimo ci saranno le elezioni presidenziali.

Operazioni militari

Il Paese della Mezzaluna aveva vissuto la stagione del terrore tra il 2015 e l’inizio del 2017 quando più di 500 persone hanno perso la vita in diversi attentati, alcuni compiuti dall’Isis, altri dai militanti curdi del Pkk. Allora la Turchia aveva risposto lanciando una serie di operazioni militari contro i curdi sia in Siria che nel nord dell’Iraq, mentre in patria erano state approvate leggi anti-terrorismo, anche in risposta al fallito colpo di Stato del 2016, che avevano consentito di perseguire politici, giornalisti e attivisti, curdi e non, facendo gridare alla censura e alla repressione. Ma, fino a ieri, quella stagione sembrava ormai un triste ricordo e non c’era stato, in questi mesi, alcun sentore di una recrudescenza.

Istanbul, l’attentato nella via dello shopping: 6 morti, 47 gli arresti
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