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LA FASCINAZIONE DELLA CENERE

TACCO&SPILLO

“Bisogna assicurare a tutti trasparenza e legalità, perché ogni cosa deve funzionare per il verso giusto”. Fa davvero un certo effetto risentire le parole con cui Vito Bardi già dal 2019 e col piglio comodo dei giustizialisti interessati chiedeva voti ai lucani pur di far trionfare il centrodestra ed acchiappare la seggiola più alta della Regione con la favoletta del cambiamento etico e col discredito propagandistico sul centrosinistra. Ora lasciamo stare il carico d’ironia sulfurea che sarebbe facile muovere, perfino col massimo del garantismo, ma le evidenze giudiziarie contestate dalla Procura di Potenza al centrodestra sono così terribili e largamente diffuse che sarà impossibile silenziarle, come pure si cerca furbescamente di fare grazie alla spacconata istituzionale dello storytelling dell’innocenza ed ancor peggio alla modulistica del bonus gas, uscita con una tempistica miracolosa. Eppure ben al di là del quadro d’accuse formulato è davvero raccapricciante che questa giunta a maggioranza indagata abbia la faccia tosta di voler sopravvivere proprio come l’araba fenice alle sue stessi ceneri, facendo finire la povera Basilicata in uno stato di minorità etica, istituzionale, politica. Canta Clementino: “Persi nella cenere, cenere, cenere!Ognuno del suo genere, genere, genere!”.

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