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MONSIGNOR NOLÈ TORNA ALLA CASA DEL PADRE

Il cordoglio di De Filippo per il prelato devoto al beato Bonaventura: «uomo esemplare nella sua umiltà». Nato a Potenza, era l’Arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano: è morto a Roma a 74 anni

È morto a Roma, in un reparto del Policlinico Gemelli, dove era ricoverato dal 30 agosto scorso, l’Arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, monsignor Francesco Nolè. Il prelato ha combattuto negli ultimi mesi con una grave malattia. Era nato in provincia di Potenza il 9 giugno del 1948. Il presule, che aveva 74 anni, è stato nominato vescovo il 4 novembre 2000 e consacrato il 10 dicembre 2000. Monsignor Nolè era stato anche vescovo della diocesi di Lagonegro. Poi il passaggio in Calabria, dove dal 2015 ricopriva la carica di arcivescovo di Cosenza. È stato legato visceralmente a Ravello fin dalla giovane età. Nolè ha continuato a sostenere le iniziative del Convento di Ravello, favorendo i rapporti di amicizia fraterna tra le comunità di Ravello e Potenza nel nome del Beato Bonaventura di cui è stato devoto. Il 30 giugno del 2014 presiedette la solenne celebrazione in occasione dell’annuale pellegrinaggio dei potentini a Ravello con l’accensione della lampada a olio posta dinanzi all’urna del Beato Bonaventura. Di recente aveva mostrato rammarico il declassamento del glorioso Convento di Ravello Solo poche settimane fa la Curia aveva chiesto ai fedeli cosentini di pregare per il suo Pastore affidandolo all’intercessione della Madonna del Pilerio. A darne l’ufficialità è stata la Curia di Cosenza con un messaggio nel quale ha scritto: «S. E. Rev.ma Monsignor Francescantonio Nolè, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano – si legge in una nota ufficiale della Curia – è morto alle ore 15.00 circa di oggi 15 settembre 2022 a Roma, presso il Policlinico “A. Gemelli”. Dopo alcuni giorni di intensa sofferenza offerta con grande lucidità per la sua Sposa di Cosenza-Bisignano e per l’intera Chiesa all’età di 74 anni l’Arcivescovo Metropolita bruzio si è addormentato nel Signore. L’intera Chiesa cosentina – prosegue il comunicato – si unisce in preghiera per l’anima benedetta del Suo amato Padre e Pastore ed invoca con fede il premio dei giusti al Signore della Vita. La Vergine Addolorata presso il Suo Figlio consoli la nostra Chiesa particolare, la sua famiglia e la sua mamma». Numerosi e sentiti i messaggi di cordoglio da parte di associazioni, movimenti e da tutto il mondo religioso e politico lucano e calabrese.

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