Le Cronache Lucane
AttualitàBasilicata

I VOLI DEL “PIRO PIRO PICCOLO”

Il maschio rincorre la femmina per farsi accettare e formata la coppia si dedicano alla costruzione del nido in una buca

Durante una delle tante escursioni lungo il torrente Platano il documentarista Carmine Lisandro ha avuto occasione di vedere e riprendere il Piro piro piccolo, un volatile limicolo che, rispetto al merlo comune, ha dimensioni più ridotte. Per la maggior parte dell’anno è  solito condurre una vita isolata al contrario di altri uccelli acquatici che sono soliti frequentare il nostro territorio e con i quali, a volte, può essere confuso ad esempio con il Piro piro culbianco, la Pantana comune o  il Piro piro boschereccio.

“Il Piro piro piccolo è lungo dai 18 ai 21 cm., con un’apertura alare di 34/37 cm. che, dal punto di vista cromatico, non mostra differenze tra il maschio e la femmina; in entrambi il piumaggio superiore ha una colorazione verde-oliva e le parti inferiori sono bianche, singolare è una macchia bianca che si trova tra il petto e l’ala che lo contraddistingue dagli altri limicoli. Sulla testa, sproporzionata rispetto alla corporatura, ha  grandi occhi con un sopracciglio chiaro, il becco di colore nero è lungo quanto la testa mentre il collo, come le zampe verdastre, è corto e la coda è più lunga delle ali. Gli individui giovani hanno le parti superiori  grigio-bruno.

Alle prime luci dell’alba, percorrendo corsi d’acqua o nelle vicinanze di laghetti artificiali, è facile riuscire a riconoscerlo per alcune caratteristiche che lo contraddistinguono mentre, in solitaria,  va alla ricerca di prede: le ridotte dimensioni, l’andatura veloce, il movimento nervoso della testa e della coda che ritmicamente vanno in su e in giù ma anche  per il suo essere sempre attento e pronto a volare via, rasentando il pelo dell’acqua, al primo accenno di pericolo.

Quando non è il periodo riproduttivo oppure si trova  in zone in cui vi è abbondanza di cibo, è molto facile che il Piro piro piccolo frequenti questi ambienti insieme ad altri limicoli o rappresentanti della stessa specie formando piccoli gruppi con  al massimo una decina di soggetti che si contendono, con qualche piccolo litigio, le prede di una dieta fatta a base di piccoli invertebrati tipici degli  ambienti acquatici come insetti e loro larve, Lombrichi, Molluschi o Girini e se capita l’occasione anche grosse Libellule.

Tra aprile e giugno il maschio con brevi voli rincorre la femmina per farsi accettare e, una volta formata la coppia, si dedicano alla costruzione di un nido in una buca del terreno che viene riempita con erbe e foglie secche e dove vengono deposte, una volta l’anno, da 3 a 5 uova covate a turno dalla coppia per  circa tre settimane. Alla schiusa  i piccoli nidiacei, trascorsi alcuni giorni, si allontanano dal nido sempre sotto lo sguardo attento dei genitori.

Il Piro piro piccolo, soprattutto con la calura estiva, pur tenendo sempre lo sguardo rivolto all’insù, sente il bisogno ogni giorno di farsi un bagno rinfrescante per cui inizia a sbattere ripetutamente le ali nell’acqua per poi dedicarsi con molto scrupolo alla pulizia delle piume e delle penne.

In seguito, per riposarsi, si appoggia su una zampa nascondendo il becco tra le ali e solo dopo alcuni minuti, riprende a cercare le prede da catturare o si allontana in volo verso altre siti.

Il Piro piro piccolo è un limicolo che allo stato attuale non risulta avere grosse problematiche di conservazione e, comunque come specie, è tutelata da accordi internazionali per la  protezione e gestione”.

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