AttualitàBasilicata

IL CIF DI MURO PER L’EMERGENZA UMANITARIA

Tarricone: “La Storia evidentemente non ci ha insegnato nulla se si continuano a ripetere gli errori del passato”

Anche il Cif di Muro Lucano ha celebrato le donne e si è mossa a favore di tutti coloro che stanno patendo questa terribile guerra che vede l’Ucraina macchiata di sangue e di morte.

Presso la Chiesa Sant’Andrea Apostolo, la Santa Messa e la riflessione sul tema “Custodire l’umano ed una raccolta fondi da inviare insieme a tutta la parrocchia, alla Caritas Diocesana per l’emergenza umanitaria.

La Vice presidente regionale Cif Antonietta Tarricone ha ricordato «la morte delle donne operaie nelle fabbriche tessili. Da allora tante sono state ancora le donne vittime di soprusi. Associazioni come la nostra ed altre, si battono e lavorano per il rispetto dei diritti, l’uguaglianza formale e sostanziale tra l’uomo e la donna, i diritti, la libertà della donna e la parità di genere. Intanto, le statistiche riguardanti la disoccupazione, le violenze, la marginalizzazione, sono sempre più preoccupanti, nonostante gli sforzi per il raggiungimento dei predetti obiettivi. La pandemia ha causato ulteriori conseguenze negative sulle donne: chi ha lasciato il lavoro per seguire i figli in Dad, chi i genitori anziani, disabili. Esistono ed insistono barriere strutturali, culturali e sociali che ostacolano la piena realizzazione. Pur avendo acquisito i diritti politici del secolo scorso, non sono riuscite a far parte, in maniera consistente, delle istituzioni più rappresentative».

Sul piano attuale della cronaca più nera, il pensiero di Tarricone va alle donne dell’Ucraina: «Alle donne che vedono partire i propri uomini per combattere, alle donne in fuga con bambini ed anziani, a quelle donne che partoriscono negli scantinati, alle donne che costruiscono bottiglie incendiarie, alle donne che si battono imbracciando le armi. Ma pensiamo anche alle donne russe, le mogli degli oligarchi, sperando che si facciano portavoce del pensiero di pace. Una guerra non scoppia all’improvviso, ma viene covata da chi pensa di avvantaggiarsene, dilagando con forza distruttiva. Tutte le guerre per la follia di qualcuno, seminano morte e miseria. La Storia evidentemente non ci ha insegnato nulla se si continuano a ripetere gli errori del passato. Mentre il mondo della scienza e della medicina si spendeva per salvare le vite altrui, altri si spendevano per vendere e acquistare armi. In questo scenario ci sentiamo di dire che la Pace non può essere promossa più in forma di appello, ma deve essere costruita con comportamenti quotidiani e rispetto. Alla preghiera per le donne uniamo l’azione concreta di una raccolta fondi da inviare insieme a tutta la Parrocchia alla Caritas Diocesana per sostenere l’emergenza umanitaria».

Anche il Parroco Don Mimmo ha avuto un pensiero per tutte le donne ed in particolare per le donne ucraine e per le Ciffine che non ci sono più, ma che hanno lasciato traccia della loro presenza e del loro servizio prestato nel Cif e nella Comunità.

Hanno partecipato all’evento la vice sindaco Rosalba Zaccardo e la presidente del Consiglio comunale Lucia Lombardi. Rametti di mimose sono state distribuite alle presenti, preparati con cura dalla segreteria Amelia.  Altre socie del Cif hanno letto la lettera alle donne di Giovanni Paolo II.

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