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«QUESTA È LA VITTORIA DI TUTTI»

Inaugurazione DIA, soddisfatto il Procuratore Curcio, la Ministra Lamorgese: «È questo il momento giusto»

POTENZA. La Ministra dell’interno Luciana Lamorgese ha inaugurato nella giornata di ieri a Potenza la nuova sezione della Direzione investigativa antimafia. Autorità civili e religiose hanno presenziato all’inaugurazione che si è svolta al civico 90 di via Vaccaro.

Ad accogliere la Ministra vi erano, tra gli altri, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, il Direttore generale della Dia, Maurizio Vallone ed il Procuratore distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, Francesco Curcio.

«La Dia è un’iniziativa che avevamo messo in campo un anno fa – ha spiegato la Ministra, Lamorgese – ma per queste cose ci vuole il momento ed il tempo giusto. Questo era il momento giusto anche perché ci sono molte risorse del Pnrr e quindi si potrà fare una grande attività investigativa cercando di preservare questo territorio dalle mafie. Abbiamo istituito da poco una sezione della Dia a Foggia e adesso era arrivato il momento della Basilicata.

Questa apertura giunge in un periodo particolare ed è per questo motivo che ritengo si debba parlare di una giornata molto importante per la Regione». Con la firma del protocollo per l’istituzione del numero unico di emergenza 112, ratificata nella stessa giornata in Prefettura, si è vissuta una giornata lucana davvero importante. «Due atti concreti – ha concluso la Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese – che dimostrano la grande attenzione rivolta dal Governo centrale per una regione come la Basilicata, che così come ha confermato il presidente Bardi, dimostra di non essere assolutamente una regione trascurata».

Soddisfazione espressa dallo stesso presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi: «Confermo che si tratta di una giornata storica perché nel nostro territorio viene istituito un ulteriore presidio di legalità fortemente voluto da tutti e da me in particolare. Credo sia un segnale che faccia anche capire l’attenzione del Governo nei confronti della Basilicata.

Ora avremo una regione più controllata e soprattutto saremo come tutte le altre regioni che hanno la Dia». «Non siamo una regione di serie B – ha sostenuto il governatore- ma al contrario una realtà che sta dando risposte significative, siamo una regione cerniera sul territorio e quindi era giusto che anche noi avessimo la Direzione investigativa antimafia».

Non ha fatto mancare il suo punto di vista sulla situazione della criminalità lucana il direttore della Dia Murizio Vallone: «Qui vi è una mafia nuova che è stata importata dall’esterno ma che ormai è radicata in alcune zone costiere ed a Melfi in particolare.

Questa mafia ha la sua importanza, ormai ha una sua storia e va affrontata con professionalità. La presenza della Dia sul territorio è assolutamente importante per raggiungere questo obiettivo.

Ora c’è questa forza e se necessario verrà implementata. C’è infatti tutto l’interesse da parte della Direzione centrale e del Dipartimento della Pubblica sicurezza a creare una forte struttura su Potenza e per questo motivo ne seguiremo l’andamento così da verificarne la necessità».

La giornata di ieri è stata particolarmente importante per il Porcuratore distrettuale Francesco Curcio che grazie alle sue importanti inchieste ha avuto il grande merito di far comprendere a Roma la necessità di avere la Dia in Basilicata.

«È certamente una grande giornata per la città di Potenza e la Regione – ha spiegato il Procuratore della Repubblica, Francesco Curcio – che ha un nuovo e importantissimo strumento di indagine rappresentato dalla sezione della Dia.

Siamo grati al direttore, Vallone al Ministro, Lamorgese che ha dato ascolto alle nostre richieste. Le priorità ora sono innanzi tutto le indagini patrimoniali.

Abbiamo detto e dimostrato che qui ci sono organizzazioni mafiose, penso per esempio a quelle dedite al traffico di stupefacenti. Le abbiamo individuate in gran parte e adesso si tratta di verificare dove siano stati messi tutti i soldi che hanno illecitamente guadagnato. La Dia è proprio lo strumento investigativo e la polizia giudiziaria più adatta per svolgere tali indagini mirate sulla criminalità organizzata ».

«Questa è la vittoria di tutti, dal primo all’ultimo cittadino della Basilicata, che oggi può e deve essere soddisfatto» ha concluso Curcio.


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