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MURO: “BOTTA E RISPOSTA” OPPOSIZIONE-SINDACO

Ospedale Diocesano e Campo sportivo al centro della querelle raccontata in “metafora calcistica”

Si è consumato un “botta e risposta” in quel di Muro Lucano tra il gruppo di Opposizione “Per Muro” e il Sindaco Giovanni Setaro.

A “dare il La” alla querelle, la nota del gruppo consiliare dal titolo “L’Amministrazione nel pallone”, che tocca due temi caldi: il campo sportivo, e l’Ospedale Diocesano.

Sintetizzando andiamo nell’ordine. Il Gruppo consiliare in merito al primo punto scrive: «Dopo il triplice fischio del Ministero, che sancisce una sconfitta a tavolino, 3-0 ai danni del Comune, l’Amministrazione prova a giocare un’altra balzana partita. L’incontro perso è quello relativo al “Bando sport e periferie 2020” dove il Comune di Muro è stato escluso, estromesso, bocciato, depennato. Stiamo parlando della riqualificazione di tutte le strutture sportive del Rigamonti a costo Zero. Sì avete capito bene –incalzano– avremmo potuto avere anche un campo di calcio in erba sintetica senza gravare sul bilancio del Comune. Come comunità ci siamo visti sventolare in faccia il cartellino rosso per una violazione normativa. Ecco il referto dell’arbitro: “è stata determinata a causa dell’incompatibilità di cui all’articolo 26, comma 7, del d.lgs. n.50/2016 avendo il Geom. Mangone assunto contemporaneamente le qualifiche di Responsabile unico di procedimento, Verificatore e Validatore e Co-progettista, in insanabile difformità con quanto previsto dall’articolo citato”. Il Ministero ha risposto che l’allenatore non può essere anche calciatore e ricoprire i due ruoli: non è consentito dal regolamento. L’amministrazione tenta di nascondere la polvere sotto il tappeto – prosegue Per Muro- provando a realizzare il solo sacrosanto manto in erba sintetica con un mutuo di circa €600.000 a totale carico dei cittadini, in barba al tanto sventolato dissesto, magari dimenticando il solito e anomalo cumulo degli incarichi».

Non tarda la risposta di Setaro: «Cari cittadini, la minoranza ci ha regalato dei clamorosi autogol. È chiaro che il gruppo politico “Per Muro” continua ad essere un contenitore privo di temi, tanto è vero che in quanto degni eredi dell’esperienza politica targata “Mariani” continuano con la tradizione delle mezze verità e degli attacchi personali.

Il progetto del campo sportivo in erbetta sintetica è pari ad €594.985,70 e prevede il rifacimento del vespaio, della gestione delle acque, l’ampliamento dell’area di gioco, l’impianto di irrigazione, il miglioramento della tribuna, il manto in erba sintetica omologata FIGC e l’area parcheggi a servizio dell’intero centro sportivo. Non solo erbetta sintetica.

Ad onor del vero, il progetto è lo stesso portato in Consiglio comunale dall’allora Amministrazione Mariani a firma dello stesso Dott.Mariani e del Geom.Mangone con la differenza che all’epoca l’Istituto del Credito Sportivo non concesse il finanziamento a causa della disastrosa situazione economica che ci ha portati poi al dissesto. Cosa diversa accade oggi, dove il Comune di Muro vive una situazione economica in ripresa tanto da essere autorizzata dall’organo competente a procedere tranquillamente con il Finanziamento.

Personalmente non mi preoccuperei del mutuo a tasso zero, che grazie alla buona amministrazione di questi anni possiamo permetterci,tutt’al più mi preoccuperei del grave debito proveniente dal dissesto che tocca i 6 milioni di euro e costringerà, per obbligo di legge, a mantenere ancora per qualche anno le tasse al massimo a danno dei cittadini. Inoltre –sottolinea– Il Comune deve progettare (art.24), il Rup deve essere un funzionario della stazione appaltante e tecnico (art.31), però non può validare il progetto se è anche progettista pur essendo compatibile la doppia funzione (linee guida ANAC). Attenderemo il chiarimento degli organi competenti».

Altra querelle è l’Ospedale Diocesano, sul quale “Per Muro” incalza: «Questa palese violazione per il Comune di Muro è una prassi, tant’è che il cumulo di incarichi è stato adottato anche per l’Ospedale Diocesano, dove il Rup risulta essere progettista e direttore dei lavori. Oggi è un opera incompiuta ed è oggetto di contenzioso plurimilionario tra il Consorzio Stabile Valori e lo stesso Ente. Benché l’opera sia attualmente nello status di cantiere […] l’allenatore nel pallone ed i sui giocatori vorrebbero consegnare l’Ospedale Diocesano, o parte di esso, ad un privato, aprendo la strada ad ulteriori grovigli, contenziosi e alla generazione di matasse difficilmente districabili. […] La domanda sorge spontanea: “I soldi che ha speso per l’Opera il Comune di Muro sino ad oggi che fine fanno?” In sintesi: abbiamo speso i soldi dello Stato, li abbiamo spesi male perché l’opera, dopo 13 anni, non è stata né completata né collaudata, oggetto di contenzioso e non trasferibile a terzi. Oltre a rappresentare la nostra contrarietà nel metodo in Consiglio comunale -si avvia a concludere il Gruppo politico– assistiamo sempre più allibiti ad un modus operandi approssimativo, non sapendo se sia superficialità, incapacità o interesse nel gestire alcuni processi in modo poco limpido. Tra poco ci saranno i mondiali, ovvero il Piano Strategico Regionale e PNRR, abbiamo modificato lo Statuto comunale con l’introduzione dell’articolo 110, adesso avete gli strumenti per esonerare l’allenatore nel pallone e prenderne un altro sicuramente migliore, per giocare finalmente una partita con dignità».

A ciò il primo cittadino ribatte: «Siamo al ridicolo! La minoranza chiede alla mia Amministrazione che fine abbiano fatto i soldi? Come mai dopo 13 anni non sia stata ultimata? Probabilmente qualcuno inizia a soffrire seriamente di mancanza di memoria, forse è il caso che appendano le scarpe al chiodo. Ricordo alla minoranza che le somme sono proprio nella voragine da 6 milioni di euro.

Intanto, chiariamo che sono state avviate tutte le procedure utili al recupero del cantiere, che l’eventuale debito dell’impresa non coinvolge direttamente il Comune di Muro ma l’Organo Straordinario di Liquidazione, che il contratto con la Chiesa è un comodato d’uso gratuito cedibile a terzi ammesso che si raggiunga la finalità prevista dal contratto, che l’avviso pubblico ha regolarmente seguito le procedure a norma di legge e nel rispetto della trasparenza. Con la mia Amministrazione stiamo appunto sbrogliando quella matassa creata proprio dalla passata Gestione Mariani (gruppo Per Muro). […] Per quanto riguarda il PNRR, stiamo già correndo da mesi sul campo di calcio con ottimi risultati, tanto è vero che già siamo titolari di € 12.500.000,00 grazie alla vittoria della prima istanza di un bando proposto dal Ministero per il Sud. Mentre la minoranza è alla ricerca della porta avversaria, i Mondiali sono già iniziati da parecchio».

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