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ARRIVANO ANCHE LE PRIME POLEMICHE SUL FESTIVAL DI SANREMO 2022 IN PRESENZA

“Non stupisce peraltro che la drammatica povertà artistica ricorra costantemente a mezzi di fortuna per far parlare del personaggio e della manifestazione nel suo complesso”

FESTIVAL DI SANREMO 2022

Comunicazioni, IN Evidenza, Vescovo

Festival di Sanremo – Comunicato del Vescovo

Una triste apertura del Festival della Canzone Italiana 2022 ha purtroppo confermato la brutta piega che, ormai da tempo, ha preso questo evento canoro e, in generale, il mondo dello spettacolo, servizio pubblico compreso.

La penosa esibizione del primo cantante ancora una volta ha deriso e profanato i segni sacri della fede cattolica evocando il gesto del Battesimo in un contesto insulso e dissacrante.

Il brano presentato, già nel titolo – Domenica – e nel contesto di un coro gospel, alludeva al giorno del Signore, celebrato dai cristiani come giorno della fede e della risurrezione, collocandolo in un ambiente di parole, di atteggiamento e di gesti, non soltanto offensivi per la religione, ma prima ancora per la dignità dell’uomo.

Non stupisce peraltro che la drammatica povertà artistica ricorra costantemente a mezzi di fortuna per far parlare del personaggio e della manifestazione nel suo complesso.

Indeciso se intervenire o meno, dapprima ho pensato che fosse conveniente non dare ulteriore evidenza a tanto indecoroso scempio,

ma poi ho ritenuto che sia più necessario dare voce a tante persone credenti, umili e buone, offese nei valori più cari per protestare contro attacchi continui e ignobili alla fede;

ho ritenuto doveroso denunciare ancora una volta come il servizio pubblico non possa e non debba permettere situazioni del genere, sperando ancora che, a livello istituzionale, qualcuno intervenga;

ho ritenuto affermare con chiarezza che non ci si può dichiarare cattolici credenti e poi avvallare ed organizzare simili esibizioni;

ho ritenuto infine che sia importante e urgente arginare la grave deriva educativa che minaccia soprattutto i più giovani con l’ostentazione di modelli inadeguati.

Sono consapevole che la mia contestazione troverà scarsa eco nel mondo mediatico dominato dal pensiero unico, ma sono ancora più certo che raggiungerà cuori puliti e coraggiosi, capaci di reagire nella quotidianità della vita ad aggressioni così dilaganti e velenose.

Soprattutto sono convinto di dover compiere il mio dovere di pastore affinché il popolo cristiano, affidato anche alla mia cura, non patisca scandalo da un silenzio interpretato come indifferenza o, peggio ancora, acquiescenza.

Vero è, come dice il proverbio, che raglio d’asino non sale al cielo”, ma stimo opportuno sollecitare le coscienze ad una seria riflessione e i credenti al dovere della riparazione nella preghiera, nella buona testimonianza della vita e nella coraggiosa denuncia.

Sanremo, 2 febbraio 2022

    ✠ Antonio Suetta

Vescovo di Ventimiglia – San Remo

Italian singer Achille Lauro performs on stage at the Ariston theatre during the 72nd Sanremo Italian Song Festival, Sanremo, Italy, 01 February 2022. The music festival runs from 01 to 05 February 2022. ANSA/ETTORE FERRARI
Achille Lauro, Domenica: il testo

È come i cani che si annusano, oh no

Oppure i gatti che girano al porto

Negli occhi è rock ‘n’ roll

Sembra ti tocchino

Oh my God

Città peccaminose

Donne pericolose

L’amore è un’overdose

150 dosi

Oh sì, sì

Fanculo è Rollin’ Stone

Ah ah ah

È zucchero e lampone

Mi ingoia come un boa

Lei dice “come osi”

Poi mi spoglia

È come un ladro

No

Le tratto bene se no si innamorano ah, ah

Più tardi in camera

Sì poi ti chiamerò

È come fosse domenica

Baby, è ancora presto, presto

È come fosse domenica

Si domani poi vedrò

Come no

È come fosse domenica

Domenica

È come fosse domenica

Domenica

Oh no, no

E se li fisso non rispondono

Esco dal bagno con 3 figli e moglie

E mamma guarda come dondolo

Ho un brutto voto dopo il compito

La sposo? La sposo, come no

Le voglio bene ma mi dò per morto

Ah ah ah

Sta vita è un roller coaster,

Romanzo rosa, no piuttosto un porno

Oh

È come fosse domenica,

Baby è ancora presto, presto

È come fosse domenica

Sì, domani poi vedrò

Come no

È come fosse domenica

Domenica

È come fosse domenica

Domenica

Oh no no


Domenica: il significato della canzone di Achille Lauro

Domenica di Achille Lauro è una canzone che mescola alla perfezione il pop e il rock.
Il testo, ricco di metafore suggestive e decisamente ironiche, sembra in un certo senso collegato al precedente Rolls Royce. Il significato, portato all’estremo da un cambio di sound, parla della domenica come di un giorno di pausa dal mondo intero.

Una specie di momento di libertà dopo il turbinio vissuto durante la settimana.



“Per me la Domenica è l’essere liberi, ci si diverte, si esce fuori, si sc*pa, quello che ci va di fare“

ha dichiarato Achille Lauro

Italian singer Achille Lauro performs on stage at the Ariston theatre during the 72nd Sanremo Italian Song Festival, Sanremo, Italy, 01 February 2022. The music festival runs from 01 to 05 February 2022. ANSA/ETTORE FERRARI
FONTE ANSA : 
Sanremo 2022: Polemiche dei cattolici per l’esibizione di Achille Lauro
Il vescovo di Sanremo: ‘Penosa esibizione ha deriso segni sacri. Basta pagare il canone Rai”

Redazione ANSA SANREMO

02 febbraio 202213:49

Polmiche dal mondo cattolico per l’esibiizione di Achille Lauro che durante la sua esibizione alla prima serata del festival ha insscenao il suo battesimo.
Il vescovo di Sanremo, mons.

Antonio Suetta, critica l’esibizione di Achille Lauro che “ha purtroppo confermato la brutta piega che, ormai da tempo, ha preso questo evento canoro e, in generale, il mondo dello spettacolo, servizio pubblico compreso.

La penosa esibizione del primo cantante ancora una volta ha deriso e profanato i segni sacri della fede cattolica evocando il gesto del Battesimo in un contesto insulso e dissacrante”

“Ho ritenuto doveroso -dice-denunciare ancora una volta come il servizio pubblico non possa e non debba permettere situazioni del genere, sperando ancora che, a livello istituzionale, qualcuno intervenga”

Lo scorso anno il vescovo aveva criticato Lauro per la sua canzone.

All’ANSA ha aggiunto: “Basta pagare il canone Rai. Non possiamo, infatti, trovarci di fronte a un canone obbligatorio sulla bolletta della luce, per poi essere offesi a domicilio e questo sarebbe servizio pubblico?”

Anche quest’anno a Sanremo va in scena il Festival nazionale della blasfemia anticristiana, nonostante 360 milioni di cristiani perseguitati e discriminati nel mondo proprio a causa di quel battesimo che Achille Lauro ha vilipeso per puro sensazionalismo, e che la direzione artistica di Amadeus ha benedetto per lucrare sul sicuro effetto virale.
Cosa sarebbe successo se si fosse ridicolizzato un gay pride, un rito ebraico o islamico?
Giustamente il finimondo!

I cristiani invece sono l’unica minoranza discriminata contro cui tutto è lecito. Ma adesso basta!

Con lo scorporo del canone Rai dalla bolletta elettrica valuteremo se invitare con una campagna nazionale milioni di italiani che non ne possono più di questo scempio a non versare una tassa che viene usata contro di loro”

Questo il commento di Antonio Brandi, Presidente di Pro Vita & Famiglia.
“Per sensibilizzare l’opinione pubblica inoltre – aggiunge Jacopo Coghe, vicepresidente della onlus – da oggi e fino a domenica Pro Vita e Famiglia manderà camion-vela intorno al Teatro Ariston di Sanremo con messaggi contro il continuo abuso del canone Rai per trasmettere dissacranti blasfemie anticristiane e messaggi ideologici di stampo Lgbt. Chiediamo all’amministrazione aziendale e alla Commissione parlamentare di vigilanza Rai di mettere un freno a questa deriva oscena e violenta contro i cristiani italiani, i quali si troveranno altrimenti costretti alla disobbedienza civile evadendo un canone che viene usato contro la loro più intima identità religiosa”

Non c’è mai la volontà di veicolare trasgressioni. C’è sempre attenzione al prodotto

Stefano Coletta, direttore di Rai1, difende il festival dalle critiche e dalle accuse di monsignor Suetta, vescovo di Sanremo, dopo l’esibizione con battesimo di Achille Lauro. “Io voglio credere alla bontà di Achille Lauro, che ha dichiarato di aver fatto quel gesto per un messaggio a sua madre – ha aggiunto Coletta -. Non penso sia una scusa o un artificio: ogni arte ammette una libertà di espressione. Quindi accogliamo con dispiacere che la Chiesa legga l’esibizione come un affronto al sacramento del battesimo”

 

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