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IMPAZZANO I TAMPONI PER LE FESTIVITA’

Boom di prestazioni nelle farmacie. La Basilicata con numeri più alti di no vax rispetto ad altre regioni

Con la variante Omicron alle porte e i 5 casi accertati a Potenza, i 2 a Lavello ed uno ciascuno a Melfi e Venosa, sale la paura del contagio soprattutto in questi giorni di festa quando ci si riunisce in famiglia con anziani e bambini. Motivo per cui, i presìdi in cui si effettuano i tamponi vengono presi d’assalto: le farmacie in particolare dove con una spesa minima di 8 euro per i minori ed una variabile tra 10 e 15 euro per gli adulti ci si sincera sulla negatività. Queste sono le immagini di oggi nei pressi di una farmacia del capoluogo dove la procedura documentale si effettua all’interno, il tampone nell’unità mobile per garantire l’incolumità agli utenti nel caso in cui venga rilevato qualche caso di positività.

Con la nuova normativa, anche i vaccinati per accedere a locali pubblici e ristoranti devono dimostrare di essere negativi perché la vaccinazione non dà la certezza dell’immunità. Ad oggi la Basilicata è al centro di una classifica nazionale sulla copertura vaccinale da terza dose che la attesta al 52,4% della popolazione vaccinata ma sono ancora tante le persone che in regione hanno deciso di non vaccinarsi o che non hanno fatto nemmeno la prima dose: in base ad uno studio, i no vax over 18 in Basilicata rappresentano il 4.9%, una percentuale sostanzialmente alta in rapporto alla popolazione, considerato che nel Lazio chi ha scelto di non vaccinarsi è solo il 2.8%, nelle vicine Campania e Puglia siamo al 7.2 e al 3,4%.

Il tampone dunque rende più sicuri a prescindere anche perché chi ha il green pass non deve abbassare la guardia considerato che può essere positivo senza saperlo e quindi contagiare gli altri. Soprattutto alla luce proprio di omicron che colpisce anche i già guariti dal Covid.

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