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BUONA SANITÀ PUBBLICA IN ITALIA : MIRACOLI DI NATALE

Il neonato era affetto da un raro tumore cardiaco fetale, che non gli avrebbe permesso di respirare appena messo al mondo

BUONA SANITÀ PUBBLICA NON SOLO A NATALE 


#miracolodinatale per #Marta


“Ciao mamma”

a #Siena #16enne si risveglia dal coma un mese e mezzo dopo un grave incidente
Sospiro di sollievo per la giovanissima Marta, ricoverata dall’11 novembre 2021 nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Le Scotte

A oltre un mese di distanza da un gravissimo incidente in cui era rimasta coinvolta insieme al fidanzato Federico, la 16enne Marta si è svegliata dal coma.

La meravigliosa favola di Natale arriva dal reparto di terapia intensiva dell’ospedale Le Scotte di Siena, dove la 16enne si trovava ricoverata dall’11 novembre.


“Ciao mamma”

sono state le prime parole pronunciate da Marta al risveglio.

❇️ L’incidente
Come riporta il quotidiano Il Tirreno, la 16enne è rimasta vittima di un sinistro stradale insieme al compagno Federico l’11 novembre, mentre la coppia stava rincasando verso Obertello (Grosseto): l’auto, guidata dal fidanzato di Marta, ha sbandato andando a impattare violentemente un guardrail.

❇️ Il ricovero e il risveglio
Immediati i soccorsi con il personale del 118 che ha subito diagnosticato un trauma toracico e diverse fratture a Federico e la frattura della base cranica a Marta. Poi la corsa in ospedale e il ricovero in terapia intensiva.


Il risveglio della 16enne era atteso da qualche tempo, in quanto le sue condizioni, seppur lentamente, continuavano a migliorare.

E finalmente, dopo giorni di angoscia e attesa, Marta ha riaperto gli occhi donando così alla famiglia, al compagno e a tutti gli amici e conoscenti il miglior regalo di Natale possibile.

#miracolidinatale c’è sempre tanta #buonasanità pubblica in Italia ??


❇️ Tumore nel cuore, neonato operato durante parto
❇️ Intubato attaccato a placenta, salvo a Torino con tecnica Exit

✅ Affetto da un raro tumore cardiaco fetale, che non gli avrebbe permesso di respirare appena al mondo, un neonato è stato intubato quando era attaccato alla placenta della mamma e operato durante il parto.

❇️ La speciale tecnica, denominata Exit, è stata eseguita all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino e ha salvato il piccolo paziente, che ha iniziato ad alimentarsi col latte della madre.

❇️ Un #miracolo di Natale, reso possibile dal gioco di squadra dell’équipe intervenuta, che fa della Città della Salute uno dei pochi centri in grado di trattare in modo adeguato anche i pazienti che escono dai percorsi di cura ordinari.

Intervento eccezionale al Regina Margherita: nei giorni scorsi sono stati salvati mamma e neonato grazie ad un eccezionale intervento cardiochirugico effettuato durante il parto.

Il neonato era affetto da un raro tumore cardiaco fetale, che non gli avrebbe permesso di respirare appena messo al mondo.

Grazie alla tecnica EXIT, il piccolo è stato prima intubato, quando ancora era attaccato alla placenta della mamma, per garantirne la sopravvivenza, e poi operato durante il parto stesso, grazie all’assistenza multidisciplinare di ginecologi – ostetrici, neonatologi, cardiologi, anestesisti rianimatori e cardiochirurghi pediatrici.

La malformazione

Il feto era affetto da una grave malformazione, diagnosticata in epoca prenatale, dalla dottoressa Simona Sdei dell’équipe della professoressa Chiara Benedetto, nel centro di Ecografia dell’ospedale Sant’Anna di Torino, di cui è responsabile il dottor Andrea Sciarrone, con la collaborazione della dottoressa Mariolina Tibaldi della Cardiologia pediatrica del Regina, diretta dalla dottoressa Gabriella Agnoletti: un raro tumore cardiaco potenzialmente fatale.

Si tratta di una patologia molto rara, in cui la sopravvivenza del neonato è possibile soltanto se il tumore viene immediatamente asportato alla nascita.
La massa tumorale, che occupava quasi tutto il torace e comprimeva cuore e polmoni, avrebbe impedito ai polmoni di espandersi ed al neonato di respirare.

Lavoro di squadra

Da qui la necessità di programmare il parto con l’équipe multispecialistica.

Nelle due settimane precedenti la nascita, in una lotta contro il tempo, la mamma è stata ricoverata per scompenso ingravescente del bambino nel reparto di Ginecologia e Ostetricia 1 universitaria, diretta dalla professoressa Chiara Benedetto, di cui è referente il professor Luca Marozio.

Durante il ricovero, per guadagnare giorni preziosi, vista l’importante prematurità del feto, sono state somministrate alla mamma, con successo, terapie innovative discusse collegialmente tra tutti gli operatori coinvolti per correggere lo scompenso fetale.
È stato così possibile arrivare a 33 settimane.

L’intervento

L’intervento è stato effettuato presso le sale operatorie dell’ospedale Infantile, per l’occasione riadattato alle esigenze ostetriche, grazie alla collaborazione dell’équipe infermieristica, coordinata dalla signora Roberta Gualandi.

Il parto cesareo è stato eseguito dalle dottoresse Simona Sdei e Donatella Ciochetto dell’équipe della professoressa Chiara Benedetto.

Il neonato è stato assistito dai dottori Francesco Cresi ed Elena Maggiora, dell’équipe della Neonatologia universitaria, diretta dal professor Enrico Bertino, e dal dottor Sergio Grassitelli, con gli anestesisti rianimatori della Anestesia e Rianimazione pediatrica, diretta dal dottor Giorgio Ivani

La tecnica

L’intervento di taglio cesareo è stato effettuato con tecnica EXIT, che prevede l’intubazione del neonato ancora collegato alla placenta al momento dell’estrazione della testa con un lavoro sinergico dei vari specialisti.

La presenza del tumore nel torace però non consentiva una adeguata ventilazione del paziente, in quanto i polmoni erano schiacciati dalla massa.

Per questo motivo il neonato, con un peso di 1,9 kg, è stato trasferito presso la sala attigua, dove è stato immediatamente sottoposto ad un delicato intervento cardiochirurgico dal dottor Carlo Pace Napoleone, Direttore della Cardiochirurgia pediatrica e delle Cardiopatie congenite nell’ambito del Dipartimento di Patologia e Cura del Banbino diretto dalla professoressa Franca Fagioli.

L’operazione, consistita nell’asportazione totale in sternotomia mediana del teratoma pericardico di 7.5 cm, è perfettamente riuscita ed il piccolo paziente è già stato dimesso dalla Terapia intensiva cardiochirurgica

COMPLIMENTI CONGRATULAZIONI E BUONE FESTIVITÀ 


#23DICEMBRE2021

#sapevatelo2021

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