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FERRANDINA-MATERA, IL CASO FINISCE IN PARLAMENTO: «OK DA REGIONE, MA IL COMUNE È ASSENTE»

La mozione dei consiglieri Doria, Morelli, Scarciolla, Susi, Tosti e Violetto sul completamento della ferrovia


Nella “Sala Fodale” della biblioteca provinciale “Stigliani” di Matera, sei consiglieri comunali d’opposizione: Pasquale Doria di “Matera Civica”, Mario Morelli di “Fratelli d’Italia”, Cinzia Scarciolla e Milena Tosti di “Matera Trepuntozero”, Marina Susi di “Matera Futura” e Adriana Violetto di “Forza Italia” hanno illustrato alla stampa la mozione che essi hanno presentato al Sindaco affinché se ne discuta nel prossimo Consiglio Comunale.

Il documento avente ad oggetto le “Infrastrutture ferroviarie essenziali – completamento del raccordo Ferrandina- Matera e suo prosieguo verso la dorsale adriatica” che i sei consiglieri hanno sottoscritto, mira a ottenere dal Comune di Matera la modifica del Piano Regionale dei Trasporti 2016-2026 e la formalizzazione in ambito Recovery Plan Basilicata della prosecuzione della tratta ferroviaria Ferrandina-Matera. Inoltre la mozione si prefigge l’obiettivo di: «Ottenere l’impegno dell’amministrazione comunale ad essere in linea con le scelte europee e nazionali sulla mobilità ferrata sostenibile del Pnrr, ad adoperarsi attivamente per l’accelerazione dei lavori di completamento della tratta Ferrandina-Matera e infine ad esercitare le dovute pressioni sul governo nazionale per utilizzare la Ferrovia Statale per il trasporto di merci dalla Basilicata verso la Puglia e dorsale Adriatica ».

Relatore scelto per l’occasione è stato il consigliere Pasquale Doria che precisando che la somma disponibile per il completamento della tratta ad oggi è di 365mln di euro, ha aggiunto: «La Regione Basilicata e la Provincia hanno unanimemente approvato il progetto, i fondi ci sono, è impossibile che il Comune di Matera sia assente e non se ne occupi ».

È intervenuta poi la Consigliera Violetto (FI) che ha detto: «Non ci possiamo accontentare di un tronco di ferrovia. È necessaria l’alta velocità e l’alta capacità di trasposto merci. La necessità di veicolare beni tangibili – ha aggiunto Violetto – non va esclusa così come non va persa l’opportunità del Pnrr sulle infrastrutture ferroviarie». La dottoressa Marina Susi poi ha lanciato una frecciatina al Sindaco dicendo: «Siamo chiamati a essere concreti e spero che tra una ruota panoramica e l’altra si riesca a infilare le rotaie!».

A sollecitare la mozione di cui i sei consiglieri comunali si sono fatti portatori è stata l’associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, il cui presidente Nicola Pavese ha detto: «È vergognoso che a tutt’ora per raggiungere Bari da Matera, si debba fare scalo e cambio a Gravina!». Interessante è stato poi l’excursus storico-politico che della vera storia delle ferrovie “Appulo e Calabro Lucane” ha tracciato l’ex sindaco di Matera Francesco Di Caro presidente onorario dell’associazione “Matera ferrovia nazionale”.

Degno di nota anche l’intervento del prof. Giovanni Caserta che ha ribadito la necessità di portare anche a livello parlamentare l’attenzione sul completamento dell’importante tratta ferroviaria trasversale che unisca l’hinterland lucano con l’Adriatico


 

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