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SALVIA FA INCETTA DI CONTRIBUTI MA NON VUOLE CHE SI INDAGHI

POTENZADate e dichiarazioni del consigliere-organizzatore per ottenere i finanziamenti non quadrano. E lui reagisce attaccando Cronache

POTENZA. «È deprimente assistere ad una campagna mediatica di un giornale costruita su falsità e cose non dette», parole e musica del Consigliere comunale della maggioranza guidata da Mario Guarente nel capoluogo di regione già assessore allo sport, già portavoce dell’ex sindaco De Luca e da circa 7 anni presidente del comitato “Più Sport”, con sede a Potenza, in via Mazzini, 1.
Il poliedrico Salvia si è detto indignato del la-voro d’inchiesta, già all’attenzione non solo dei nostri lettori, al punto di invocare l’intervento dei rappresentanti di categoria: «Io credo – ha tuonato un po’ goffamente Salvia – che l’Ordine dei Giornalisti dovrebbe intervenire».

TUTTI I MOTIVI DELL’INOPPORTUNITÀ
Niente di meno? E per cosa dovrebbe intervenire l’Ordine? Perché c’è una testata che legittimamente chiede, non tanto se ciò sia incompatibile, ma se sia quantomeno opportuno che un Consigliere comunale di maggioranza, ottenga, con affidamento diretto e senza previa consultazione di altri potenziali associazioni, da 7 anni contributi per realizzare manifestazioni sportive. Se è opportuno o meno che quel Consigliere resti legale rappresentante di quell’associazione che ha fondato quando era al governo della città di Potenza con De Luca, in un passaggio anche in quanto assessore allo sport, ed ha continuato ad esserlo con Guarente poi. Se è opportuno che quello stesso Salvia, continui a prendere contributi foraggiato dalla Giunta comunale della quale in quanto consigliere dovrebbe essere organo di controllo. Ma davvero dice Salvia? Che sui social ha continuato: «L’ultima notizia, pubblicata ovviamente in prima pagina è l’ennesima bugia» (il “collega” Salvia vorrebbe non solo zittirci, ma anche indicarci dove mettere le notizie?). «La richiesta di contributo fatta al Consiglio Regionale è datata 05-05-2021 mentre la delibera con cui è stato concesso il contributo dal Comune di Potenza è datata 12- 08-2021».

PERCHÉ AVREBBE DOVUTO DICHIARARE IL CONTRIBUTO DEL COMUNE ALLA REGIONE
Ecco che con la sua replica Salvia, con valore confessorio, si direbbe in altre sedi, Salvia ammette di aver chiesto (per l’ennesima volta perché negli archivi della Regione vi è copiosa documentazione anche su altri) contributi per le stesse manifestazioni anche al Consiglio regionale. Omettendo, come abbiamo raccontato nelle precedenti puntate, all’Ufficio di presidenza guidato dall’alleato politico Cicala, nelle “entrate stimate” il contributo del Comune di Potenza. «Credo proprio di non possedere il dono di prevedere il futuro», ha affermato strumentalmente Salvia. Ma a chi la vuole dare a bere? Come più volte da lui affermato, confermato anche dall’attuale assessore allo sport Guma in Consiglio e a Cronache, sono 7 anni che il suo comitato percepisce contributi dal Comune. Per questa ultima manifestazione aveva già finanche chiesto ed ottenuto con una delibera del dicembre del 2020, il contributo. Delibera, per la precisione la numero 329, della quale ha dato atto della esistenza l’assessore Guma rispondendo a una interrogazione del Consigliere Telesca nel febbraio del 2021. Una delibera che, è bene ricordare a Salvia, non è stata mai annullata, come lui usa strumentalmente ripetere. Tuttalpiù ad agosto 2021, causa pandemia, essa sarebbe stata rimodulata di concerto tra il Comitato di Salvia e il Comune amministrato da Salvia (che già detto così è un paradosso). Dunque il comitato “Più sport” quando ha chiesto il con-tributo alla Regione, a maggio 2021, aveva il dovere di dichiarare che avrebbe potuto ottenere (come già aveva ottenuto negli anni precedenti nonché per questo nuovo evento a dicembre 2020 e confermato con la sola rimodulazione dell’agosto 2021) anche il sostegno economico del Comune di Potenza.
D’altro canto, anche i 1000 € che a maggio 2021 Salvia dichiara alla Regione di poter prendere dallo sponsor Bcc Basilicata, mica erano stati già incassati. Eppure, nel bilancino di previsione Salvia, come norma prescrive, li ha messi. Anche perché il bilancio che si presenta alla do-manda è per sua natura un previsionale. La rendicontazione si fa dopo l’evento e non prima. La domanda resta, quindi, più che legittima: per-ché Salvia ha omesso la previsione del contributo comunale? Aveva paura che inserendolo, non avrebbe preso anche il contributo della Regione? O per opportunità essendo consigliere di quel comune e appartenente a Forza Italia, espressione del Presidente della Regione, aveva timore di dire che prendeva soldi da entrambi gli enti? La storiella che non poteva sapere che avrebbe preso i soldi dal Comune non regge. Li prende per quegli eventi ininterrottamente da 7 anni. La domanda al Comune l’aveva già fatta ed aveva ottenuto anche una prima delibera positiva. Non vogliamo dire, lungi da noi, che mente sapendo di mentire. Ma qualcosa non torna.

MA C’È ANCHE ALTRO CHE NON CONVINCE NEI DOCUMENTI PRESENTATI IN REGIONE
Ma in questa storia, la cosa davvero brutta, non è la questione tecnica delle promesse dichiarazioni e dei fiumi di contributi pubblici che vengono elargiti con questa leggerezza, ma che un rappresentante delle istituzioni, non reputi opportuno dismettere il ruolo di organizzatore di eventi, seppur benefici, ma privati. Andando a bussare sistematicamente alle porte del Comune che amministra o della Regione di cui è sostenitore politico. Anche perché pure a viale Verrastro lo schema si ripete. Spulciando le carte, per comprendere se questa testata avesse preso un abbaglio, oppure era Salvia a dire cose inesatte, ci siamo imbattuti in altri finanziamenti concessi, solo pochi mesi prima di quest’ultimo, sempre dal Consiglio regionale. E dei precedenti contributi abbiamo visto anche le rendicontazioni fatte da Salvia. Roba da far accapponare la pelle e di cui doverosamente diremo nelle prossime puntate. Continua…

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