EIPLI, IL DG F.F. FIRMA IL “PAGHERÒ” ALLA REGIONE CHE VALE 671MILA €
Canoni derivazione acqua, ecco quanto vale l’“oro blu” lucano: negli anni scorsi non pochi i problemi sui pagamenti
All’Eipli tra proroghe, facenti funzioni e «omissis», spunta il maxi assegno in favore della Regione Basilicata: 671mila e 928 euro. L’Ente per lo sviluppo e irrigazione di Puglia Lucania e Irpinia, istituito nel 1947, Commissariato dal 1979 e nel 2011 soppresso e posto in liquidazione, è titolare delle concessioni di derivazione d’acqua a scopo irriguo, industriale e potabile dei vari invasi gestiti dall’Ente, disciplinati dalle varie concessioni rilasciate dalla Regione Basilicata.
Come da relativo quadro normativo, per tali concessioni, ogni annuo c’è da pagare il canone. Per l’anno 2021, l’importo dei «canoni derivazione d’acqua», così come quantificato, ammonta a complessivi 671mila e 928 euro. Con riduzione binaria delle fasi di gestione della spesa, le operazioni possono essere così sintetizzate: impegno e pagamento. Il maxi assegno dell’Eipli, per ora è scritto a matita: il Direttore generale facente funzioni, ha appena autorizzato «l’assunzione dell’impegno».
Nelle precedenti annualità, sul tema, non sono mancati i colpi di scena. Nell’ottobre del 2018, per esempio, l’Eipli ha ricevuto la cartella dell’Agenzia delle Entrate che invitava, entro 60 giorni e su incarico della Regione Basilicata, a pagare i «i canoni per l’anno 2012». L’ottobre dell’anno prima, invece, nel 2017, dalla Regione Basilicata gli avvisi di accertamento e contestuale «intimazione di pagamento» per i canoni relativi agli anni 2013, 2014, 2015 per complessivi 2milioni e 61mila euro. Il Dg f.f. dell’Eipli, l’ingegnere Giuseppe Ferlisi, nominato dal Commissario in proroga, Antonella Guglielmetti, su «proposta» dell’ex Dg f.f., Franca Favia, dal 1 marzo in pensione, ha firmato il “pagherò”: sarà il tempo a consegnare la risposta sull’esito della vicenda.
