Attualità

BARAGIANO, CHIESTO MONITORAGGIO ARIA

I Consiglieri: «siamo limitrofi alla zona industriale, necessario monitorare emissioni di polveri, fumi, gas di scarico»


Mobilitazione in chiave ambientale per i consiglieri del gruppo “Valorizziamo Baragiano”, i quali scrivono all’Arpab, nella persona del Direttore generale Antonio Tisci e per conoscenza all’Assessore regionale all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa.

Il gruppo politico, composto da Rosanna Faraone, Orlando Galizia e Valerio Cocina, scrive «facendo seguito agli intercorsi colloqui per ribadire che l’inquinamento ambientale è un problema di grande attualità ed è strettamente connesso a quello della salute, motivo per cui siamo fermamente convinti che bisogna tenere alta la guardia e adoperarsi per scongiurare danni irreparabili alle persone e all’ambiente. Come lei sa -entrano nel dettaglio i consiglieri, rivolgendosi a Tisci- Baragiano Scalo ospita una zona industriale costeggiata dal fiume e localizzata a ridosso del centro abitato e pertanto vi è fondato motivo di ritenere che risulta necessario monitorare giornalmente le emissioni delle polveri in atmosfera ed i fumi e gas di scarico nell’aria. Considerato che l’Arpab sia il garante della salubrità dell’ambiente, laddove questa potrebbe essere minacciata e danneggiata, chiediamo l’installazione sul territorio con assoluta urgenza, di centraline fisse per il monitoraggio dell’aria».

L’area industriale nacque dopo il Terremoto dell’80 secondo la legge 219/81. Geograficamente il paese è diviso in due parti distanti tra loro: sulla collina si erge il centro storico con il Municipio e uffici amministrativi; A valle invece si trova Baragiano Scalo divenuto area rilevante per il commercio e per lo scalo ferroviario. Il territorio è anche bagnato dai fiumi Isca e Marmo che proprio alle pendici del massiccio roccioso su cui sorge il paese formano il fiume Platano. Sia il fiume che la stazione costeggiano l’abitato e la zona industriale in questione.

«In qualità di amministratori – concludono- abbiamo il dovere di tutelare e garantire la salubrità dei luoghi in cui viviamo, oltre che la massima trasparenza sulle informazioni relative alle attività inquinanti che possono mettere a rischio la salute di tutti i cittadini».

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